“I dati sul rischio idrogeologico che continuano ad essere pubblicati e che puntualmente dimentichiamo sono utili per affermare la priorità delle opere di mitigazione, perché strettamente legate alla vita dei Cittadini”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, commentando i dati forniti dal primo ‘Rapporto sullo stato del territorio italiano, realizzato dal centro studi del Consiglio nazionale dei Geologi (Cng), in collaborazione con il Cresme, presentato oggi a Roma.
Il rapporto evidenzia che circa 6 milioni di italiani abitano nei 29.500 chilometri quadrati del nostro territorio considerati ad «elevato rischio idrogeologico», che 1.260.000 edifici sono «a rischio frane e alluvioni e che 6 mila scuole e 531 ospedali sono a rischio.In particolare, secondo la mappa delle regioni italiane, in Puglia esiste il rischio per 167.139 abitanti, 162 scuole e 11 ospedali.
“Sappiamo bene che la Puglia, per sua stessa natura, presenta molte zone a rischio idrogeologico ed idraulico- ha detto Amati – ed è proprio per questo che la guardia resta sempre altissima.“La nostra priorità è la salvaguardia della incolumità dei cittadini pugliesi e per questo solo nel 2009 abbiamo finanziato opere di mitigazione del rischio nei vari comuni per circa 135 milioni di euro tra fondi regionali e fondi comunitari, utilizzati per migliorare la sicurezza di centri abitati, scuole e ospedali.“Tanto c’è ancora da fare però, come risulta da tutti gli atti di programmazione e per questo speriamo che nei prossimi giorni si possa sottoscrivere, così come promesso, l’accordo con il Ministero dell’ambiente per l’utilizzo di ingenti risorse.”
Mer, 13 Ottobre 2010 @ 14:58