“Era tutto previsto. Un danno terribile alla campagna vaccinale, in ore in cui il Covid avanza e le persone si ammalano. La decisione politica non deve mai scostarsi dalla prova scientifica, soprattutto in materia sanitaria. E tale prova scientifica diceva che il vaccino era sicuro ed efficace e che lo è anche oggi proprio in virtù dei dati ulteriori sui casi di trombosi rara: 25 su 20 milioni d’inoculazioni, cioè lo 0,000125%”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l’esito dell’indagine suppletiva dell’Agenzia europea per i medicinali – EMA.
“Abbiamo vissuto tre giorni di paura collettiva sulla base di un’esigenza di precauzione decisa per ragioni politiche e non per l’evidenza della prova scientifica.
E tutto ciò ha avuto come effetto collaterale il rallentamento della campagna vaccinale, fiaccando il morale e l’entusiasmo di tanti operatori sanitari all’opera.
Non si può parlare di attività rischiosa quando è solo qualche rara aneddotica, nemmeno provata, a oscurare le percentuali quasi totali del beneficio. Un clamoroso errore di ragionamento, infatti, ci porta a enfatizzare gli effetti altamente improbabili e remoti senza nemmeno compararlo con quelli enormemente possibili e prossimi.
Ogni giorno accettiamo in modo spensierato decine e decine di rischi per migliaia di volte superiori alla percentuale del vaccino AstraZeneca; basti pensare al consumo di farmaci, di cibo, di alcool o all’uso dei più vari mezzi di trasporto.
Sapere tutto ciò, addirittura ribadirlo, come ha fatto il DG AIFA, e però sospendere le procedure della più grande campagna di trattamento sanitario a valore collettivo, è stato un durissimo colpo che speriamo di poter superare al più presto”.