“Tutti diciamo di volere l’idrogeno ma nel frattempo si bocciano tutti i progetti per la realizzazione di impianti per fonti rinnovabili, anche in aree inquinate e quindi non disponibili alla coltivazione agricola. Ma si sa che per produrre idrogeno c’è bisogno di energia da fonti rinnovabili? Ma si sa che i maggiori impegni del PNRR sono su questi argomenti? Non so se siamo di fronte a menzogne o incompetenza”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Salvo che non si pensi a produrre idrogeno dal carbone oppure di andarlo a prendere direttamente dal sole, è notizia di tutti i giorni la stroncatura di tutti i progetti per eolico, fotovoltaico e biomasse; cioè le tre componenti di produzione indispensabili per ottenere l’idrogeno.
Nei giorni scorsi è stato addirittura bocciato un impianto in provincia di Brindisi, peraltro proposto su area dichiarata non idonea per la produzione agricola.
In queste ore, inoltre, si leggono preoccupazioni diffuse, con interviste a tutta pagina, sulla capacità reale di spendere i soldi del PNRR, dimenticando però che il grosso di queste risorse è indirizzato proprio alla rivoluzione energetica.
Com’è noto l’idrogeno è un vettore energetico e per la sua produzione c’è bisogno di slegarlo dall’ossigeno, attraverso una notevole carica elettrica. Ora, questa carica elettrica può essere prodotta o dal carbone, ma in tal caso non cambierebbe nulla sulla strada della riconversione energetica, oppure dalle fonti rinnovabili.
È dunque evidente quanto inquinante e poco compatibile con il nuovo mondo green, sia l’ostilità nei confronti delle fonti rinnovabili, anche quando vengono proposte su aree da sottoporre a bonifica.
A ciò si aggiunga che tutti i programmi futuri e relative risorse, a partire dal PNRR, sono fondati sulla nuova rivoluzione industriale green, per cui ogni ostacolo al raggiungimento degli obiettivi equivarrà a preservare tutte le attuali condizioni d’inquinamento e a perdere tutti i finanziamenti pubblici.
Nel dibattito pubblico dei prossimi mesi non si potrà dunque separare, pena la menzogna o l’incompetenza, l’idrogeno dalle fonti rinnovabili, il Pnrr e i suoi fondi da eolico, fotovoltaico e biomasse”