“Se siamo per le rinnovabili, e quindi per l’ambiente e contro l’inquinamento, dobbiamo dichiarare il nostro parere favorevole sull’obiettivo, lasciando ai procedimenti di autorizzazione tecnica la valutazione su distanze dalla linea di costa, potenza e ampiezza, nel rispetto delle leggi e relative linee guida. Affermare di essere teoricamente d’accordo sulla tecnologia per poi esercitare il concetto di ben-altro-luoghismo, purtroppo mai specificato, o interferire con valutazioni di tipo strettamente tecnico, significa usare un espediente per dire no-e-basta. E tale condotta contraddice peraltro il parere del Comitato europeo delle regioni del 26 e 27 giugno 2019, con relatore Michele Emiliano, e mette in discussione le politiche ambientali e di prosperità dell’Europa”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“È stupefacente che, in concomitanza con la più recente modifica costituzionale in materia di tutela ambientale, si possano contrastare in via generale e preventiva interventi che servono a ripristinare l’equilibrio ambientale, battere l’inquinamento e quindi limitare le malattie.
A ciò servono infatti gli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, come quelli proposti al largo della costa pugliese.
A questo proposito non possono rilevare né i semplici confini amministrativi su cui si propone l’impianto, né punti di vista che ci portino al mancamento raggiungimento degli obiettivi di produzione e incentivazione da rinnovabili, così come chiaramente riportato nei punti 1.8, 1.14, 1.16 e 1.37 delle raccomandazioni politiche del parere 26 e 27 giugno 2019 del Comitato europeo delle regioni.
Dobbiamo dimostrare la giusta maturità nell’esaminare questi programmi al di fuori delle lenti visuali del passato, cioè di quando i programmi industriali erano altamente impattanti e dilagava il concetto del no-nel-mio-giardino. Nel nuovo mondo industriale, con tutto il carico di tecnologie di cui dispone, dovremmo modificare l’approccio e chiedere che i programmi si realizzino invece nel nostro giardino, al fine di renderlo sempre più verde”.