“A Porto Cesareo non si può più attendere nemmeno un minuto in più. Se siamo Regione nei fatti ambientalista, bisogna rilasciare l’autorizzazione provvisoria allo scarico e allacciare le abitazioni alla fogna. Non si può lasciare a quella bellissima città l’etichetta di paese inquinato per beghe politiche”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando l’esito dell’audizione svoltasi ieri in V Commissione sul caso della fogna a Porto Cesareo.
“È una storia incredibile nel 2021. Ragioni di propaganda politica in grado di generare uno stato d’inquinamento insostenibile del suolo, della falda e del mare, ci portano a dover chiedere ciò che le norme esigono: il rilascio di un’autorizzazione provvisoria al recapito finale per consentire gli allacci al sistema fognario.
Capisco i dubbi e pure le iniziative per ottenere una deroga alla legge per individuare un recapito alternativo, ma nelle more che ciò avvenga non si può continuare a inquinare. Il Ministero dell’Ambiente ha già detto ‘no’ in passato a una richiesta di ‘deroga alla deroga’. C’è chi pensa che una seconda istanza potrà avere maggior successo; bene, sono lieto del pronostico. Ma cosa c’entra tutto questo con l’avvio all’esercizio, magari nelle forme provvisorie, dello schema fognario di Porto Cesareo? Per questo la mia richiesta si farà d’ora in poi petulante e me ne scuso in anticipo”.