L’assessore Amati in visita alla Galleria Pavoncelli
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi questa mattina, ha dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla vulnerabilità sismica della galleria Pavoncelli, opera fondamentale per l’approvvigionamento idrico dell’intera regione Puglia, gravemente danneggiata dal terremoto dell’Irpinia nel 1980. Lo rende noto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati che ha appreso pochi minuti fa la notizia.
L’odierna decisione del Consiglio dei Ministri rappresenta l’ultimo atto di una vicenda cominciata alcuni mesi fa, quando l’assessore regionale Amati aveva segnalato insistentemente il pericolo di crollo della galleria alle istituzioni competenti e agli organi di informazione. Le ripetute segnalazioni erano sfociate nella convocazione di due incontri interistituzionali a Roma con la Protezione Civile, il 5 e il 12 ottobre scorsi, e con la richiesta dello stato di emergenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri da parte della Giunta Regionale pugliese.
Il 28 ottobre scorso, poi, anche il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Campania, avevano espresso formale intesa sulla dichiarazione dello stato di emergenza e l’assessore Amati aveva ringraziato la Regione Campania “soprattutto se si considera che il tema sollevato aveva fatto sorgere negli anni particolari conflitti. Il gesto compiuto – aveva commentato Amati – è un buon segno sulla strada della soluzione definitiva dell’emergenza”.
“Adesso diamo la nostra massima e celere disponibilità per svolgere tutti gli atti necessari all’avvio concreto del cantiere – ha detto Amati subito dopo aver appreso la notizia della decisone del Consiglio dei Ministri – Almeno amministrativamente, è possibile emettere un respiro di sollievo. Ringrazio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio dei Ministri per aver manifestato tale sensibilità sulla quale peraltro non ho mai coltivato dubbi. Ringrazio inoltre tutti gli organi di informazione – ha concluso l’assessore regionale alle Opere Pubbliche – per aver assistito la Regione Puglia in questa battaglia, oltre naturalmente al commissariato straordinario per la realizzazione della Pavoncelli bis, sul cui sostegno ulteriore mi permetto di fare ancora una volta affidamento”.
La “Galleria Pavoncelli”, che permette a più di un milione e 400 mila pugliesi di prendere l’acqua e che collega le fonti irpine con gli schemi dell’Acquedotto pugliese che alimentano le principali località della regione, fu realizzata nei primi anni del 900; a seguito del terremoto dell’Irpinia del 1980, venne danneggiata e si decise di realizzare una nuova condotta (Pavoncelli bis) parallela alla prima, affinché la flessibilità nell’uso della prima e della seconda consentisse le operazioni di manutenzione senza interruzioni del servizio.
I lavori della Pavoncelli bis furono avviati nel 1990 e sospesi nel 1992 a causa di difficoltà derivanti dall’elevato flusso d’acqua e da soluzioni temporanee di contenimento che all’epoca non furono sufficienti per consentire la ripresa dei lavori.
Il cantiere, però, non fu mai riaperto anche a causa dell’insorgenza di complesse e defatiganti vicende amministrative e giudiziarie.
Allo stato, l’unica ipotesi possibile di ripresa dei lavori è costituita dall’adozione di un apposito decreto della Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la Protezione civile, considerate la disponibilità delle risorse finanziarie e l’avvenuta aggiudicazione dei lavori.