Dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati.
“Capisco tutti i legittimi giri di giostra politici, ma ciò non può mutare la realtà amministrativa.
Il Presidente Emiliano sostiene che il colpo di fulmine tra lui e il collega Lacatena scoccò su un emendamento alla legge sul Piano casa.
Non è affatto così.
Innanzitutto fu amore in contumacia, perché nella seduta in cui fu approvato detto emendamento, il 6 agosto 2021, Emiliano era assente. Ma ciò che più sconforta è che quella norma fu poi abrogata su proposta mia e del collega Caracciolo con l’articolo 6 della Legge regionale 39 del 30.11.2021 e, udite udite, con parere favorevole della Giunta regionale, su richiesta dei Comuni pugliesi e in particolare del Comune di Bari, guidato ora come allora dall’ottimo sindaco Decaro.
Il motivo dell’abrogazione consistette nel fatto che la norma proposta prevedeva il divieto di monetizzazione degli standard, discriminando dunque i piccoli interventi, sempre privi di aree disponibili, e avvantaggiando quelli grossi, così da realizzare condizioni d’iniquità. Altro che norma di sinistra.
Si può allora parlare di colpo di fulmine? No. Pensavo fosse amore… invece era un calesse, per portare a bordo nuovi arrivi. Benvenuto!”