Dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati.
“Cose da non crederci. L’apporto della minoranza oggi in Consiglio è stato incentrato su due punti: il tentativo, per fortuna sventato, di eliminare l’obbligo vaccinale Covid per gli operatori sanitari; il sabotaggio, purtroppo con successo, della proposta di legge per potenziare lo screening sul tumore al colon.
Nessuno può ovviamente negare il problema delle numerose assenze tra i banchi sia della molto ampia maggioranza che della minoranza e i tempi molto ridotti di lavoro decisi unanimemente e abitualmente dal Presidente del Consiglio regionale e dai capigruppo: è tuttavia innegabile il fatto che le proposte di legge sul colon – sottoscritta anche dal collega di minoranza Renato Perrini e perciò non confortato dal suo capogruppo – e sull’autorizzazione alle Asl di richiedere anticipazioni al tesoriere per fronteggiare le spese dell’assistenza, non possono essere trattate come attività subordinate a quelle a più ampia carica di polemica politica, oppure con il rifiuto di trattenersi qualche ora in più in Consiglio.
In ogni caso, m’impressiona il fatto che continui ad aleggiare in Consiglio regionale un sentimento incapace di considerare il valore di trattamento sanitario a valore collettivo della vaccinazione, per cui chiunque obietti alla sua somministrazione finisce per attentare alla salute degli altri, e il valore prioritario del nostro impegno nel combattere i tumori con la prevenzione e la diagnosi precoce.
A questo punto è necessaria l’immediata riconvocazione del Consiglio regionale per la prossima settimana, così da esaminare i provvedimenti importanti necessari alla vita dei pugliesi. E in questo senso abbiamo già raccolto le sottoscrizioni necessarie a sostenere tale richiesta, sostenuti dal parere favorevole della Giunta regionale espresso oggi in aula dal vice Presidente Piemontese”.