Sono proseguiti oggi i lavori della task force regionale per la realizzazione di nuovi ospedali attraverso l’utilizzo di strumenti di partenariato pubblico-privato. In particolare, nel corso degli incontri odierni, i vertici delle Asl di Taranto e di Barletta-Andria Trani hanno illustrato gli studi di prefattibilità presentati per la realizzazione dei nuovi ospedali di Martina Franca – Massafra, di Manduria e di Andria – Canosa di Puglia.
“Anche le Asl di Taranto e della Bat hanno assunto l’impegno di presentare a breve il nuovo studio di fattibilità, che dovrà essere funzionale sia all’ ipotesi di avvio della finanza di progetto che, eventualmente, a quella della locazione finanziaria. In particolare, il 20 maggio saremo in grado di valutare il nuovo lavoro della Asl di Taranto, mentre il 27 maggio ci riuniremo per analizzare lo studio per la realizzazione dell’ospedale di Andria – Canosa di Puglia”. Lo ha comunicato l’assessore Fabiano Amati, che ha presieduto i due incontri, convocati presso l’assessorato alle Opere pubbliche secondo il crono programma stabilito degli stessi componenti della task force, che allo scopo di assegnare precise scadenze alle singole Asl rispetto agli impegni assunti, hanno deciso di incontrare i vertici di queste ultime, cominciando da quelle che hanno già presentato uno studio di prefattibilità.
Hanno partecipato tra gli altri il dirigente del Servizio Lavori pubblici Francesco Bitetto, il direttore dell’ Area Politiche per la programmazione della salute, delle persone e delle pari opportunità Mario Aulenta, , la coordinatrice della cabina di regia Anna Maria Candela, il direttore generale della Asl di Taranto Domenico Colasanto, il Direttore generale della Asl Bat Rocco Canosa e rappresentanti dell’Autorità di bacino della Puglia e dell’ Agenzia regionale sanitaria pugliese.
“Abbiamo la necessità – ha spiegato Amati – di trasformare gli studi di prefattibilità che ci sono stati presentati dalle Asl di Brindisi e Lecce, che abbiamo incontrato la scorsa settimana, e di Taranto e Bat, in studi di fattibilità funzionali sia alla predisposizione di un bando per la finanza di progetto, sia alla redazione di un progetto preliminare attuabile con lo strumento della locazione finanziaria. Stiamo lavorando con la massima celerità sulla base di quanto stabilito dal Piano per la programmazione dell’edilizia ospedaliera del 2008, che prevede la realizzazione di 10 nuovi ospedali, che dovrebbero sostituire una serie di strutture più piccole. In fase di trasformazione, le singole Asl dovranno tener conto di una serie di necessità, come la massima contrazione dell’eventuale quota di finanziamento pubblico, che potrebbe essere realizzata attraverso la massima valorizzazione del patrimonio edilizio oggetto di dismissione, l’asservimento di servizi non strettamente funzionali e riferibili ad altre strutture ospedaliere della stessa Asl, la destinazione dei canoni di locazione che si dovessero eventualmente risparmiare, una più approfondita ricognizione del patrimonio immobiliare della Asl non conferito alla società veicolo per la recente iniziativa di cartolarizzazione ed ogni eventuale iniziativa che dovesse emergere con riferimento a specifiche caratteristiche dell’opera. La localizzazione delle nuove strutture invece, dovrà fondarsi su dati tecnici inoppugnabili, sul facile raggiungimento dell’ospedale da parte del bacino di riferimento, sulla presenza di strutture di urbanizzazione primarie, cioè di strade a facile scorrimento, sull’assenza di problematiche di natura geomorfologica e sulla consultazione preventiva della Conferenza dei Sindaci”.