“Se si considera il contratto principale, senza cioè tutte le opere aggiuntive, potrebbe rilevarsi una discordanza per circa 1,2milioni di euro tra contabilità dei lavori e stato di fatto dell’ospedale della Fiera del Levante. E il tutto potrebbe aver avuto conseguenze in termini di maggior costo anche sulle opere aggiuntive. Attendiamo ora gli ulteriori approfondimenti da parte del gruppo di lavoro istituito presso l’assessorato ai Lavori pubblici e la Commissione di collaudo”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“La Commissione di collaudo aveva rilevato da tempo alcune perplessità, purtroppo mai risolte e nonostante diverse interlocuzioni con il responsabile del procedimento per la realizzazione dell’ospedale alla Fiera del Levante.
Tali perplessità consisterebbero nella circostanza che la gara per la realizzazione dell’ospedale era stata bandita con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa su progetto preliminare, cioè un elaborato tecnico contenente solo le macro-voci delle prestazioni, per un importo di 9,559milioni.
Il progetto esecutivo realizzato dall’impresa aggiudicataria, contrattualizzato per 9,559milioni, conteneva però nel computo metrico-estimativo, ossia l’elenco scomposto in dettagli delle macro-voci delle prestazioni, lavorazioni contabilizzate con il segno meno, che a prima vista potrebbero sembrare un regalo ma che nella contabilità significano non già un regalo, ovvero un offerta di migliorie, ma un pagamento a parte e quindi aggiuntivo rispetto ai 9,559milioni posti a base di gara e del contratto. In altri termini, si sarebbe sottoscritto un contratto per 9,559milioni, che però faceva riferimento a un computo metrico estimativo superiore del 13 per cento circa, portando quindi il valore del contratto alla maggiore cifra di circa 10,800milioni.
A ciò si aggiunga che questa operazione contabile potrebbe avere generato un maggior costo su tutte le voci unitarie delle opere aggiuntive, perché ovviamente parametrate in termini contabili a quelle del computo tecnico estimativo del progetto esecutivo.
È una questione tecnicamente complessa, che però va compresa con particolare attenzione per le ovvie ricadute in termini di regolarità contabile dell’opera.
Ringrazio il dirigente regionale Giovanni Scannicchio, responsabile del gruppo di lavoro di verifica, e la Commissione di collaudo per l’impegno tecnico-professionale e la disponibilità a informare il Consiglio regionale”.