“Sarebbe irragionevole oltre che grave la decisione di utilizzare l’ospedale della Fiera per erogare prestazioni a pagamento, peraltro in tempi in cui ci sono da recuperare migliaia di prestazioni istituzionali in attesa. A scanso di equivoci ho chiesto l’audizione del DG del Policlinico, per diradare ogni dubbio e facendo affidamento sulla sua esperienza ed equilibrio”.
Lo comunica Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione.
“Apprendo del rischio di ritrovare una parte dell’ospedale in Fiera destinato all’attività intra-moenia, cioè a pagamento. Se non fosse per la particolare qualifica della fonte ci sarebbe da non crederci, considerando che l’ospedale è nato per curare le malattie acute e che il finanziamento è stato erogato per tale finalità.
Ma c’è di più: viviamo un tempo in cui l’unica cosa comprensibile è la destinazione di spazi e personale per il recupero di migliaia di prestazioni istituzionali, cioè erogate gratuitamente dal sevizio sanitario che, se non eseguite, potrebbero portarci a scoprire, a detta di quasi tutti i medici, una dolorosa realtà di diagnosi tardive.
Da fin troppo tempo conduco la battaglia per allineare i tempi tra attività istituzionale e attività a pagamento, tanto da conoscere in modo più che sufficiente il dolore che l’attesa comporta nella vita delle persone. Ed è per questo che di fronte a notizie del genere non posso che chiedere informazioni e augurarmi, invece, che gli spazi eventualmente a disposizione dell’ospedale della Fiera siano destinati alla più celere erogazione delle prestazioni istituzionali. Altro che intra-moenia”