Con riferimento alle difficoltà finanziarie che l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti sta attraversando, i consiglieri regionali del PD Fabiano Amati, Ruggiero Mennea, Michele Monno e Donato Pentassuglia hanno chiesto al presidente della III commissione consiliare Leonardo Marino, l’audizione in commissione del Governo regionale, delle organizzazioni sindacali e della proprietà dell’ente ecclesiastico. Lo scopo è quello di conoscere quali sono le iniziative intraprese dal Governo regionale.
“Ci risulta – hanno spiegato – che il Governo regionale non sia rimasto immobile di fronte ai numerosi appelli rivolti dai Cittadini, dal personale e dalla proprietà. Ed è per questo e a maggior ragione che la nostra richiesta di audizione si giustifica, ad evitare che la carenza di informazioni possa continuare ad alimentare uno stato d’incertezza foriero di tensioni. È ovvio che il quadro informativo non potrà prescindere dalla conoscenza delle intenzioni della proprietà dell’ente ecclesiastico e delle proposte dei lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali.
Abbiamo tuttavia la consapevolezza che ogni soluzione ed ogni proposta non potranno scantonare due punti fermi: la recente sentenza del Consiglio di stato sul divieto di equiparazione tra strutture pubbliche e private, e i problemi generali sul rapporto – che non riguarda il solo “Miulli” – tra sanità pubblica ed enti ecclesiastici.
A questo proposito, riteniamo sia utile provvedere, sia pure con tempistica diversa, a tamponare l’attuale stato di difficoltà e a predisporre le condizioni per una ridefinizione giuridico-organizzativa dell’ente, idonea ad evitare – tendenzialmente – che tra qualche tempo i problemi possano ripresentarsi.
Se il “Miulli” e gli altri enti ecclesiastici sono parte importante e decisiva della programmazione ospedaliera regionale, ci parrebbe inopportuno non concepire sistemi giuridici che ne sanciscano la qualità quantomeno mista (pubblico-privato).”