“Per la costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano la Asl Bari e la direzione lavori hanno espresso forti perplessità sulla determinazione con valore di lodo del Collegio tecnico consultivo, con cui sono stati assegnati 322 giorni di proroga alla fine dei lavori e circa 7milioni di maggior costi, peraltro stupendosi del voto favorevole del rappresentante della Asl nello stesso collegio. Attendiamo ora la relazione che la Asl e la direzione lavori presenteranno tra 10 giorni alla Commissione, riservandoci ogni eventuale azione diretta ad ottenere la regolarità e la celerità dei procedimenti e dei lavori, e alla salvaguardia della salute dei cittadini e dei fondi pubblici investiti”.
Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando la riunione della I Commissione sulla verifica dell’andamento della spesa per la costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.
“La determinazione del CTC desta perplessità in prima battuta nella parte in cui si calcolano i giorni di ritardo per causa Covid utilizzando l’intero periodo contrattuale delle lavorazioni, cioè anche il periodo in cui il Covid non c’era. A maggior ragione si fa presente che i motivi del mancato rispetto del cronoprogramma nel periodo precedente al Covid, sono chiaramente addebitabili al fatto noto delle difficoltà economiche dell’originario appaltatore Astaldi, il quale non riusciva nemmeno a presentare la documentazione idonea ad ottenere le anticipazioni previste dalla legge. Come tutto questo – che si spera sia stato rappresentato dalla Asl con dovizia di particolari e valutato con attenzione dal CTC – abbia potuto influire sul presunto ritardo da Covid senza che il Covid ci fosse è questione logica che non si riesce a capire.
In ogni caso attendiamo la relazione della Asl e della Direzione lavori per conoscere il complesso delle osservazioni critiche, per poi decidere eventuali iniziative utili a conseguire nel più breve tempo possibile la consegna dell’ospedale.
Il nostro unico interesse è l’apertura del nuovo ospedale a copertura di una domanda di salute che non ha mai avuto una risposta d’eccellenza in un raggio lungo 130km, ossia tra Bari e Brindisi. Spero solo che questo nostro prioritario interesse coincida con quello dei tecnici e dell’impresa nelle loro qualità di cittadini, come noi probabilmente desiderosi di una sanità all’altezza di curare le malattie sempre in agguato”.