“La prossima seduta del Consiglio regionale sarà quella buona per approvare senza ulteriori rinvii il piano regionale dei rifiuti. C’è bisogno ancora di qualche altro giorno per lavorare sugli emendamenti”. L’impegno è annunciato da Pino Romano, capogruppo del PD in Consiglio regionale, che sul tema ha fatto il punto della situazione assieme a Pierpaolo Treglia, segretario regionale dei Giovani Democratici, spesisi nelle scorse settimane per sottoporre suggerimenti ed emendamenti migliorativi al documento di programmazione attualmente al vaglio degli uffici regionali.
“I GD si sono misurati con il problema in tutta la sua complessità ed hanno lavorato con buona sinergia con il gruppo regionale. Molte delle nostre proposte sono state recepite , anche perché frutto di un confronto svolto sul territorio ed affinato all’interno di un gruppo di lavoro”, ha detto Treglia.
Per il segretario dei GD, il “punto fondamentale è il no a nuovi termovalorizzatori”. La chiusura del ciclo dei rifiuti può essere affidata alle migliori tecnologie disponibili, a partire dalla gestione dei rifiuti sul territorio ed all’interno degli ambiti di raccolta ottimale (ARO).
Raccolta differenziata più spinta, come ha convenuto anche Sergio Blasi, ma anche accelerazione sugli impianti di compostaggio, ribadita da Romano.
Per centrare il primo obiettivo i GD ritengono imprescindibile l’individuazione di un sistema di premialità a vantaggio dei cittadini ‘ricicloni’. “La vera sfida – ha commentato Mario Loizzo – è raggiungere e mantenere percentuali elevate di differenziata. Quelle attuali sono assolutamente insufficienti “.
Alla realizzazione degli impianti di compostaggio si affianca l’operatività degli ARO, da ottenere in tempi brevi, pena il commissariamento “per sottrarre i comuni – ha denunciato ancora Loizzo –, al ricatto cui sottostanno attualmente in termini di costi maggiori sopportati e minore efficienza del servizio. E tutto si traduce a svantaggio dei cittadini”.
Ed ancora – per quanto riguarda le discariche Martucci e Grottelline (Fabiano Amati ha spiegato come ai siti sia stato dedicato un esauriente documento messo a punto da un gruppo di lavoro che ha operato in sede di commissione ambiente), il PD si dice contrario ad una stralcio dei siti dal piano e con Romano apre ad una norma generale valida in tutti quei casi in cui una discarica debba trovarsi in quelle stesse identiche condizioni.
Più variegate le posizioni del PD circa il numero degli ATO, argomento che il capogruppo considera ancora aperto, mentre Blasi già archivia, richiamandosi alla legislazione vigente. Dal segretario regionale, infine, parte l’invito a svolgere un’azione di sensibilizzazione rivolta ai comuni che ancora non beneficiano di quanto prevede una recente legge regionale in tema di servizi pubblici locali, la 24 dello scorso anno, destinando ai comuni i corrispettivi provenienti dalla commercializzazione dei rifiuti da imballaggio derivanti dalla raccolta differenziata.