“I dati relativi alla campagna anti incendi boschivi 2010 testimoniano che siamo riusciti a potenziare il servizio di Protezione civile perché a fronte di un incremento del numero degli incendi c’è stata una diminuzione dei tempi di spegnimento degli stessi”: lo ha detto questa mattina l’assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati, nel corso della conferenza stampa di presentazione del rapporto redatto dalla Sala Operativa Permanente della Protezione civile sui dati relativi alla campagna aib regionale.
Alla presentazione hanno partecipato Claudio Muscaritoli, Direttore regionale del Corpo Forestale dello stato, Giovanni Misceo, Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Bari, Francesco Salvatore, vice direttore regionale dei Vigili del fuoco, Giovanni Memeo, Commissario ARIF, Emanuele Giordano, dirigente regionale del Servizio foreste, Giuseppe Tedeschi, dirigente del Servizio di Protezione civile regionale ed Egidio Carità , responsabile della SOUP Puglia.
“Fortunatamente – ha spiegato l’assessore Amati – quest’estate nessun incendio ha avuto un particolare riflesso mediatico perché siamo stati in grado di circoscrivere tempestivamente le fiamme e di evitare che creassero danni. Per questo mi sento di ringraziare i Vigili del fuoco, il Corpo forestale dello stato, il Servizio foreste e le associazioni di volontariato, che rappresentano la vera spina dorsale della Protezione civile, perché sono riusciti a coordinare gli interventi in maniera tempestiva ed efficace, tanto da evitare il verificarsi di disgrazie. In questa sede siamo costretti però a prendere atto del fatto che i nostri ripetuti appelli rivolti ai cittadini affinchè denuncino, anche in forma anonima, chi appicca incendi e si macchia di un vero e proprio reato, non hanno trovato accoglimento. Per questo rinnoviamo in questa sede il nostro appello anche perché gli incendiari sono facilmente individuabili all’interno delle singole comunità. Il nostro obiettivo – ha concluso – è quello di generare nell’opinione pubblica un senso di vergogna nei confronti di commette questo genere di reati”.
Dal rapporto emerge che nell’anno 2010 è stato registrato un incremento netto, pari al 38% (1533), delle segnalazioni di incendio pervenute alla SOUP (Sala Operativa Unificata Permanente) rispetto al 2009 che passano da 4025 a 5558. Tale incremento è in parte spiegabile in ragione dell’andamento meteo climatico che nel 2010 è stato caratterizzato dalla quasi assenza di precipitazioni, a differenza del 2009. Dall’analisi comparativa del numero di segnalazioni pervenute giornalmente in SOUP nei due anni (2009 e 2010), risulta un incremento medio del valore giornaliero, con una particolare accentuazione nel periodo che va dal 25 giugno al 15 luglio.
Circa la distribuzione territoriale, vi è da registrare un incremento percentuale delle segnalazioni di incendio che va dal +33% al +50% per le diverse province, con la sola eccezione della Provincia di Brindisi che invece appare in controtendenza con una riduzione del -3% delle segnalazioni rispetto all’anno 2010.
Nel dettaglio la Provincia di Bari passa da 1551 del 2009 a 1536 del 2010 (+33%), la Provincia di Foggia da 967 del 2009 a 1459 del 2010 (+50%), la Provincia di Lecce da 908 del 2009 a 1356 del 2010 (+49%), la Provincia di Taranto da 585 del 2009 a 807 del 2010 (+38%).
Per quanto riguarda i singoli comuni, s è registrato un incremento netto del numero di segnalazioni su alcuni comuni che spiccano rispetto agli altri. Per la Provincia di Bari-Bat: Altamura, Andria, Cassano Murge, Corato, Gravina in puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Ruvo di Puglia, Santeramo inColle, Spinazzola; per la provincia di Brindisi: Brindisi, Ceglie Messapica, Ostuni, San Pietro Vernotico; per la Provincia di Foggia: Ascoli Satriano, Cagnano Varano, Carpino, Foggia, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Vieste, Vico del Gargano; per la Provincia di Lecce: Lecce, Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Santa Cesarea Terme, Ugento; per la provincia di Taranto: Castellaneta, Ginosa, Manduria, Massafra, Mottola, Taranto.
Per quanto riguarda la tipologia delle segnalazioni, si è registrato un incremento degli incendi boschivi (ai sensi della L. 353/2000) che passano dai 486 per il 2009 a 810 per il 2010 con un incremento del 66% rispetto all’anno precedente, gli incendi non boschivi passano invece dai 2005 del 2009 a 4154 del 2010 con un incremento percentuale del 38%, mentre le segnalazioni risultate poi falsi allarmi passano da 534 del 2009 a 594 del 2010, con un incremento del 11% rispetto all’anno precedente.
Fra gli incendi non boschivi sono da annoverare numerosi incendi di sterpaglie dovuti alla scarsa pulizia e manutenzione di aree pubbliche e private, nonché l’accensione delle stoppie, pur vietata dal DPGR 215 del 2010, che spesso si è propagata ad aree adiacenti.
A livello territoriale è la Provincia di Taranto che ha fatto registrare la maggiore incidenza di segnalazioni di incendio boschivo (da non confondere con le aree percorse dal fuoco, ancora in fase di redazione ed analisi del dato), mentre è quella di Brindisi che ha registrato il minor valore percentuale (7%), con Bari-Bat 18%, Foggia 14% e Lecce 9%. Anche il numero di segnalazioni notturne (registrate in SOUP dalle ore 20.00 alle 08.00) è salito in termini assoluti rispetto al 2009, passando dalle 735 del 2009 alle 1037 del 2010, anche se la loro incidenza rispetto al numero complessivo delle segnalazioni registrate è rimasto pressappoco lo stesso in termini percentuali: 18,6% nel 2010 e 18,2% nel 2009. Infine sale anche il numero di richieste di intervento aereo del 2010 rispetto al 2009, passando dalle 50 del 2009 alle 86 del 2010 con un aumento per la provincia di Bari-Bat del 33% passando dalle 15 del 2009 alle 20 del 2010; la Provincia di Foggia passa dalle 17 del 2009 alle 40 del 2010 con un aumento percentuale del 135% essendosi oltre che raddoppiate; La Provincia di Lecce resta pressoché costante passando dalle 4 del 2009 alle 5 del 2010 e la Provincia di Taranto che passa dalle 12 del 2009 alle 21 del 2010 con un incremento percentuale pari al 75% dell’anno precedente. In controtendenza ancora una volta la Provincia di Brindisi per la quale non è stata effettuata nessuna richiesta nel 2010 rispetto alle 2 del 2009.
Lun, 27 Settembre 2010 @ 13:02