“Il PD pugliese sostenga la riforma di Quota 100 e i giovani democratici si mobilitino. Si tratta di affermare il diritto dei giovani al lavoro e di ricordare ai più grandi il dovere della solidarietà. E nel frattempo il sindacato si autoriformi, rilanciandosi come organizzazione dei lavoratori, così come nella sua gloriosa storia, e non degli ex lavoratori”.
Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati.
“Non possiamo sostenere un sistema pensionistico demagogico (cioè impostato esclusivamente per prendere voti), egoista (perché ignora i giovani) e spendaccione (perché non riconosce né considera le fatiche che le persone fanno per pagare le tasse).
Quota 100 fu una follia programmatica del governo Cinquestelle-Lega che dobbiamo metterci alle spalle al più presto.
Il Presidente Draghi, che certo non ha bisogno di illudere per assecondare il consenso effimero del momentaneo, deve ottenere il sostegno di tutti gli iscritti al Partito Democratico, a cominciare dai più giovani, perché su questa materia non si può essere il partito del ma-anche, ossia quell’arte straordinaria che lascia tutto nell’ambiguità per non decidere, ma il partito del lavoro e delle persone da avviare al lavoro”.
Illustrazione di Maria Limongelli/Il Sole 24 Ore