“Stiamo cominciando a capirci di più sul Recovery, grazie alla precisione e disciplina dei Direttori di dipartimento presenti in audizione. Attendiamo per lunedì le schede sugli interventi in sanità, le uniche che sinora ci mancano, e l’elenco degli interventi selezionati dalla Presidenza della Giunta e trasmessi ai ministeri. A quel punto la discussione meramente teorica potrà prendere una strada più pratica, attraverso tutte le forme di confronto che la Giunta regionale e tutte le forze politiche riterranno più utili”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, commentando i lavori della riunione odierna della I Commissione, convocata per l’acquisizione delle schede di programmazione inviate ai ministeri sul Recovery fund.
“Deve cominciare al più presto il lavoro della responsabilità informata, considerato che i fondi Recovery sono prestiti e sussidi straordinari, e quindi debiti, che se non ben indirizzati potranno ricadere come dramma sulla testa di giovani e bambini. E chissà per quante generazioni.
Il regolamento di utilizzo dei fondi Recovery non ha nulla di simile con le programmazioni dei fondi comunitari, perché richiede il completamento degli interventi in pochissimi anni e la loro capacità di realizzare effetti di rendimento duraturi. A ciò si aggiunga che almeno da ciò che sinora si conosce, c’è l’intenzione della Commissione europea di erogare la maggior parte del costo dell’intervento all’accertato conseguimento degli obiettivi dichiarati.
Per questi motivi mi sembra che l’impegno e la condivisione debba essere portata al massimo della responsabilità e nello stretto merito, stabilendo per questo politiche di stretta concordia con il nascente Governo nazionale su cui nutro il massimo della fiducia”.