“Era già noto ciò che il ministro Cingolani ha ribadito oggi a Lecce: se l’Italia vuole essere protagonista sul fronte della tutela ambientale, bisogna installare 70miliardi di watt da rinnovabili entro il 2030. Su questo obiettivo la Puglia potrebbe fare la sua parte se non fosse che ci sono oltre 400 pratiche per la realizzazione di impianti rinnovabili in attesa di autorizzazione. Complessivamente parliamo di 15 miliardi di potenziali watt fermi su carta per colpa del solito predominio del no-a-tutto e a vantaggio dell’inquinamento”
Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, commentando l’intervento del ministro Cingolani oggi a Lecce.
“È chiaro che non tutte le oltre 400 richieste siano meritevoli di approvazione, ma la situazione pugliese è altamente contraddittoria tra gli intenti di decarbonizzazione e l’ostilità alle rinnovabili.
I dati pugliesi ottenuti durante alcune audizioni in Commissione raccontano purtroppo bene di quanto si preferisca fare ambientalismo con le sole parole e poi si attui, più o meno consapevolmente, la strada dell’inquinamento e dell’aumento delle bollette. Sulla base dei dati presentati, se si esclude la provincia di Bari, di cui attendiamo l’elenco dettagliato, le istanze sono così suddivise: 230 pratiche tra eolico e fotovoltaico in provincia di Foggia per una potenza complessiva di 170 mw; in provincia di Brindisi i procedimenti aperti sono 6 per l’eolico con una potenza complessiva di 450 mw e 79 per il fotovoltaico con potenza richiesta di 2200 mw; a Taranto i progetti in attesa di autorizzazione sono 25 per il fotovoltaico, per una potenza complessiva di 500 mw e due progetti di impianti per la produzione di energia da biometano/biomasse; nella Bat, i progetti presentati riguardano due impianti di eolico, uno di fotovoltaico, due di biometano; in provincia di Lecce le pratiche aperte sono 23, tutte di fotovoltaico, per una potenza complessiva di 395 mw. Per quel che riguarda le istruttorie ferme invece negli uffici della Regione, ve ne sono 32 statali, per le quali è richiesto agli uffici dell’ente il parere, e invece di competenza esclusiva, vi sono 17 progetti di fotovoltaico in attesa di Paur all’ufficio ambiente per una potenza di 718 mw. È dunque urgente sbloccare i procedimenti mettendosi alle spalle anche i conflitti sull’argomento, così come li abbiamo registrato durante le audizioni, tra due diverse sezioni della Regione (ambiente e paesaggio) e tra Regione e province”