“Questa è la nostra piccola e concreta risposta ad un atto d’accusa molto spesso fondato: la scienza nell’amministrazione pubblica è generalmente abbandonata e trascurata.” Ha presentato così l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati, la sottoscrizione poco fa a Bari del Protocollo d’Intesa tra la Regione Puglia, l’Acquedotto pugliese, l’Arpa Puglia, l’Autorità di Bacino, il CNR – IRSA e l’Istituto Agronomico Mediterraneo per lo svolgimento delle attività scientifiche, di ricerca e progettuali in materia di risorse idriche e l’istituzione del Comitato acqua e scienza Puglia (CoASP).
Hanno sottoscritto il documento l’amministratore unico di Acquedotto pugliese Gioacchino Maselli, il Direttore Scientifico di Arpa Puglia Massimo Blonda, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia Antonio Di Santo, il Direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca sulle Acque Maurizio Pettine e il Direttore dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari Cosimo Lacirignola. (…)
“Abbiamo indagato la fondatezza dell’accusa di scarsa attenzione alla scienza nelle politiche pubbliche – ha detto l’assessore Amati – per verificarne la attendibilità con riferimento non solo all’acqua nella sua destinazione idropotabile, ma anche in relazione agli usi irrigui, industriali e di difesa del suolo. Sostanzialmente, questo comitato si occuperà dell’acqua che disseta e di quella che si fa furiosa e servirà a non rendere vana l’attività di ricerca, dandole concreta applicazione. Abbiamo quindi ritenuto di riunire in un comitato sia chi studia che chi si occupa di applicare gli studi, ed avviare attività di educazione affinché si possano migliorare le condizioni di vita di ognuno di noi e mettere assieme la scienza con chi la deve poi concretamente applicare. Ringrazio le autorità, gli istituti di ricerca, il gestore del servizio idrico integrato in Puglia per aver aderito con entusiasmo all’iniziativa, che non ha inclinazioni alla ridondanza o al manifesto programmatico, ma sarà anzi utile anche in ambito europeo, dove saremo in grado di concorrere e rendere la Puglia protagonista.”
“Lieto di poter partecipare all’iniziativa” si è detto Gioacchino Maselli, amministratore unico di Aqp, realtà che “potrà così riprendere attività importanti svolte già molti anni fa con il centro di ricerche e promozioni connesse al ciclo integrato dell’acqua. Acquedotto pugliese – ha detto – dà la sua completa disponibilità a rendere operativo ciò che la ricerca produrrà”.
Il Direttore scientifico dell’Arpa Puglia Massimo Blonda ha ricordato che “l’acqua è una risorsa contemporaneamente in grado di produrre vita e gravi danni a quest’ultima e va gestita e monitorata in modo adeguato. Per questo risulta importante la costituzione del comitato, che farà sintesi tra i soggetti interessati e darà applicazione a studi che rischiamo di rimanere altrimenti inapplicati”.
“L’Autorità di Bacino della Puglia – ha detto il Segretario generale dell’AdB Antonio Di santo – si occupa della sicurezza del territorio, che si raggiunge solo con l’approfondimento scientifico. L’acqua entra a far parte dell’ambito della sicurezza non solo con riferimento agli allagamenti ma anche alle frane e ai crolli, dove ricopre un ruolo di responsabilità nel gioco degli equilibri e stabilità del territorio. Ogni iniziativa che vede coinvolti non solo coloro i quali ricoprono un ruolo nell’ambito del bilancio idrico, ma tutti gli altri enti, creando esperienze multidisciplinari, è in grado di fare sintesi propositiva”.
Maurizio Pettine dell’Istituto di Ricerca sulle Acque ha sottolineato quanto “il trasferimento e l’ uso della conoscenza scientifica siano problemi complessi che coinvolgono molte responsabilità, che in alcuni casi possono interessare le amministrazioni pubbliche o le stesse realtà che producono ricerca, a volte non sono in grado di trasferirla in modo adeguato, creando interpretazioni equivoche prive di base scientifica. Con questa iniziativa – ha detto – credo che stiamo imboccando la strada giusta”.
Infine, il Direttore dello IAM Cosimo Lacirignola, sottolineando che per la prima volta l’istituto è coinvolto in un’iniziativa diretta alla gestione dell’acqua, ha detto che “abbiamo il dovere di vincere la battaglia dell’umanità a difesa della risorsa idrica, giungendo in futuro ad aumentare le produzioni di cibo, dimezzando l’utilizzo dell’acqua. Lo IAM è pronto e fiero di offrire all’iniziativa il lavoro svolto negli ultimi 50 anni.”
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Autore Fabiano Amati
Nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 18 ottobre 1969.
Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, svolge la professione di Avvocato.
E’ attualmente Assessore Bilancio, Ragioneria, Finanze, Affari Generali della regione Puglia.