“Il PD è un partito ambientalista e non può approvare la bocciatura di un investimento di cura ambientale come il serbatoio Edison di gas naturale liquefatto. Né si possono accettare infondate relazioni ‘politiche’ scritte dai tecnici comunali per condizionare con l’ideologia la decisione politica. Spero che a questa deriva finalizzata a darla vinta all’inquinamento e agli inquinatori, sappiano reagire il sindaco e l’intero Consiglio comunale”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, in vista del Consiglio comunale di Brindisi convocato per il prossimo 26 luglio e con all’ordine del giorno il parere sulla compatibilità urbanistica del serbatoio Edisono di GNL.
“Il gas naturale liquefatto è un carburante di transizione, in grado di eliminare il carbone e le relative pericolosissime emissioni inquinanti. Chiunque ostacoli tale rimedio, fosse anche attraverso atti amministrativi, è complice di un sistema inquinante che ha portato a Brindisi tanti danni ambientali e di salute.
Detto ciò, mi sembra che i dirigenti tecnici del Comune di Brindisi stiano abdicando al ruolo tecnico per condizionare la decisione politica.
Infatti: l’argomento più importante del parere dirigenziale, posto a fondamento della contrarietà, riguarda l’incompatibilità del programma con il Piano paesaggistico: si tratta di uno strafalcione, perché i serbatoi di GNL sono opere di interesse pubblico per valenza ambientale e produttiva, quindi non assoggettati all’articolo 45 del Piano paesaggistico. Di tanto, peraltro, ha dato atto la Regione Puglia con missiva del 14 luglio 2021.
Inoltre: la competenza tecnica del Comune sul programma Edison è solo relativa alla compatibilità urbanistica, per cui tutte le riflessioni sottoscritte dai tecnici su altri profili sui quali non vi è competenza funzionale, rappresentano l’elemento indiziario certo, grave e concordante di un’invadenza di campo illegale, cioè non prevista dalle norme ordinamentali e probabilmente diretta ad infliggere un ingiusto danno alla città e alla sua volontà di abbracciare le nuove prospettive ambientaliste.
Tali invadenze di campo si sostanziano nell’appropriarsi delle più varie competenze funzionali, smentendo altre autorevoli autorità pubbliche. È il caso del Nulla osta di fattibilità che in termini di legalità funzionale compete alla Direzione regionale dei Vigili del fuoco, che si è già espressa positivamente; del presunto contrasto con le norme di Piano territoriale del Consorzio Asi, senza indicare i motivi; della contestazione politica nei confronti del Governo nazionale e la sua strategia sui depositi GNL nei porti principali. Insomma, non si era mai vista tanta politica in un parere tecnico, per cui mi sembra necessario che spicchi la tecnica nella decisione politica finale, così da compensare eccessi e candidare Brindisi tra le città a più alta sensibilità ambientale.
Confido ora nel sindaco, nel Consiglio comunale e, in particolare, nei consiglieri comunali del mio partito, il PD, impegnati con convinzione a sostenere tutti i programmi di cura ambientale, come lo è un serbatoio GNL, senza rinunciare alle condizioni di vita che grazie al processo di civilizzazione siamo stati in grado di raggiungere”.