“Semplificare i procedimenti amministrativi comporta sempre un risparmio di tempo e denaro, e può addirittura contribuire alla riconciliazione tra lo Stato e i cittadini. Mi piace esprimere così la soddisfazione per l’approvazione oggi in V Commissione della proposta di legge sulla soppressione di consigli, comitati e commissioni e semplificazione amministrativa.”
Lo ha dichiarato il Consigliere regionale Fabiano Amati, primo firmatario della proposta di legge sulla semplificazione amministrativa, assieme ai consiglieri Donato Pentassuglia, Giuseppe Romano, Mario Loizzo, Antonio Maniglio, Nicola Marmo, Ruggiero Mennea, Maurizio Friolo, Francesco Damone, Salvatore Negro, Andrea Caroppo, Francesco Ognissanti, Aurelio Gianfreda, Donato Pellegrino, Antonio Martucci, Michele Ventricelli, Ignazio Zullo, Antonio Camporeale, Saverio Congedo, Giovanni Epifani e Sergio Blasi.
“Naturalmente questo è un piccolo passo – dice Amati – perché tanta è la strada che il legislatore deve compiere, soprattutto se lo stesso intento non viene imbracciato anche dal Parlamento nazionale.
L’Italia ha una tendenza burocratica resistente a tutte le rinunce al potere, che trova il suo campo di coltura proprio nell’aggravamento dei procedimenti. Non riusciamo a renderci conto che ogni giorno in più di una pratica su una scrivania amministrativa corrisponde almeno a un piatto in meno sulla tavola degli italiani.
È chiaro, tuttavia, che in nome della semplificazione non bisogna buttare via la tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma di qui a sostenere che le lungaggini tutelano meglio quei beni giuridici ce ne corre.
Può essere questo, a mio giudizio, il segno più concreto di una volontà che deve però diventare sempre più forte e coraggiosa.”
La proposta di legge prevede una delega alla Giunta regionale di deliberare ogni anno (il 30 novembre) quali sono gli organismi collegiali con funzioni amministrative che la stessa giunta ritiene indispensabili per raggiungere i fini istituzionali dell’ente. Tutti quelli organismi non ritenuti necessari sono automaticamente soppressi e le funzioni amministrative vengono demandate al dirigente che ha la competenza prevalente sull’argomento.
Inoltre, proprio allo scopo di accelerare l’iter di avvio dei cantieri, la proposta sopprime 2 organismi tecnico-consultivi: il Consiglio regionale dei Lavori pubblici e il Comitato tecnico dell’Autorità di bacino, demandando ad altro disegno di legge in fase di presentazione (sugli effetti della Valutazione d’Impato Ambientale) ogni valutazione sul Comitato VIA.
Circa gli organismi soppressi, si tratta di organi collegiali con funzioni tecnico consultive, il cui giudizio non obbliga il dirigente chiamato ad emanare i provvedimenti finali, ma che nella tempistica del procedimento aggravano severamente l’ambizione di cantierizzare le opere.
Con riferimento alla soppressione del comitato tecnico dell’Autorità di bacino, nella legge si prevede che l’autorizzazione per alcuni interventi minimi che i cittadini devono svolgere su manufatti edilizi esistenti rientri nella competenza degli uffici tecnici comunali.”