Proseguono le audizioni in V commissione consiliare, presieduta da Donato Pentassuglia, sul progetto della strada Regionale 8, chieste dal consigliere Fabiano Amati e sollecitate anche da Alfredo Cervellera e da tutti i consiglieri dell’area Jonica.
“Il confronto – ha spiegato Amati – è stato determinato dal recente parere negativo espresso dal Comitato VIA sulla strada Talsano – Avetrana, nell’ambito del progetto complessivo della Regionale 8”.
Si tratta di valutazioni che attengono a profili di carattere paesaggistico e sui quali è necessario che le istituzioni facciano chiarezza.
“La denunciata infondatezza tecnica del parere del Comitato di VIA – ha sottolineato Amati – nonostante il consenso di tutti i comuni interessati, necessita di risposte e chiarimenti da parte delle istituzioni coinvolte. Il rischio che comprensibilmente spaventa le comunità coinvolte è quello che si possa vanificare un lavoro di progettazione durato anni, nel quale in molti hanno creduto ed investito tempo ed energie e nel quale studi e valutazioni di merito erano confluiti in soluzioni ritenute tecnicamente fondate”.
A questo proposito il 16 luglio prossimo è previsto l’incontro chiarificatore sulle contraddizioni sollevate dal Comitato Via.
Il dato che emerge dall’incontro con i sindaci dei territori interessati è che esiste la volontà di realizzare l’opera, “oltre che – ha sottolineato il presidente Pentassuglia – le fondate apprensioni delle comunità coinvolte che scaturiscono dal veder svanire una concreta possibilità di messa in sicurezza del sistema viario e valorizzazione del proprio territorio”.
Secondo i sindaci di Avetrana, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Maruggio, Pulsano e Torricella, “la decisione assunta dai tecnici regionali potrebbe arenare il processo di costruzione di un’opera che concilia esigenze di sicurezza e tutela della vita umana, di sviluppo turistico, economico e di collegamento dei territori interessati e di reddito e lavoro per numerose famiglie che si avvantaggerebbero con la realizzazione dell’opera”.
Ma come già detto questo livello della questione sarà affrontato nell’incontro programmato per il prossimo 16 luglio.
Un secondo livello della questione, ma non per questo di minore rilevanza, è emerso dall’incontro con le strutture regionali e della provincia di Taranto. Si tratta della reale disponibilità finanziaria che sembrerebbe non essere sufficiente al finanziamento dell’opera nella sua interezza.
A questo proposito sarà necessaria una ricognizione, “abbiamo bisogno di verificare – ha detto Amati – se gli atti seguenti alla delibera di indirizzo, hanno tenuto conto dell’indirizzo stesso”.
Probabilmente sarà necessaria una rimodulazione che assicuri il finanziamento dell’opera così come richiesto dalle comunità. E il consigliere Arnaldo Sala ha confermato che acquisita la volontà dei territori di realizzare l’opera, “adesso si dovrà attendere il parere tecnico- amministrativo sulle questioni in sospeso”.
Per il presidente Pentassuglia, “è necessario dire basta al rimpallo di responsabilità, abbiamo bisogno di capire chi non ha fatto cosa, per stabilire i livelli di responsabilità dei ritardi, se ritardi ci sono stati. Questa operazione verità è necessaria per evitare che sul territorio la ricaduta negativa di scelte non fatte, possa essere sempre su chi come noi governa”.