Comunicato stampa dell’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati.
“L’emendamento sulla sospensione del tributo 630 è stato giustamente dichiarato inammissibile, perché privo di copertura finanziaria e quindi in violazione dell’art. 81 della Costituzione.
Qualora fosse stato approvato, nonostante la violazione della Costituzione, ci saremmo messi in uno stato di chiaro disprezzo della democrazia costituzionale, costringendo a far pagare con le tasse dei cittadini pugliesi, da San Severo a Leuca, l’accollo del gettito di un tributo statale.
I colleghi consiglieri regionali e i cittadini che hanno protestato in Aula, mi vedrebbero al loro fianco se la protesta la indirizzassero verso il Parlamento e il Governo nazionale, competenti per quel tributo, in coerenza con quanto chiedo da circa vent’anni, ossia la cancellazione dei Consorzi di bonifica.
Finché sarò io a vigilare sul bilancio regionale, non permetterò aumenti dell’addizionale IRPEF per coprire tasse non nostre.
La Regione non vive di magie o di illusioni, ma attraverso le tasse dei cittadini, che non possono essere aumentate per coprire tasse del livello statale.”