Sei consiglieri: “Pronta mozione di sfiducia a Di Gioia. Invitati a sottoscriverla tutti i colleghi di maggioranza. Si facciano sentire tutti i partiti”

“La mozione di sfiducia a Leonardo Di Gioia è pronta. Abbiamo chiesto a tutti i colleghi della maggioranza di sottoscriverla, a cominciare da quelli che si sono già espressi con nettezza sulle sue dimissioni. Stiamo raccogliendo pertanto le disponibilità, così da depositarla con le sottoscrizioni in ordine alfabetico”.

Lo comunicano i consiglieri regionali della Puglia Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia.

“Stiamo procedendo – spiegano – con la mozione in queste ultime ore di campagna elettorale, per rassicurare nel loro voto tutti gli elettori riformisti ed europeisti, così da evitare diserzioni o voti di protesta espressi per punire le nostre inerzie e timidezze. La mozione serve ad affermare l’idea che in Puglia c’è una classe dirigente che ha intenzione di combattere per evitare che cresca il consenso alla Lega, quindi accreditando il progetto di autonomia del nord contro la Puglia e il Mezzogiorno, oppure alimentando lo scetticismo nei confronti dell’Europa, nonostante le regioni del sud siano beneficiari netti: cioè prendono più soldi di quanti ne versano”.

“Certo – aggiungono i sei consiglieri – ci sarebbe piaciuto che questa battaglia di chiarezza fosse stata portata avanti da tutti, a cominciare dal Pd, dai partiti del centro-sinistra e dal presidente Emiliano. Ma di necessità bisogna fare virtù e perciò invitiamo tutti i deputati, i sindaci, i consiglieri comunali, i coordinamenti locali di tutti i partiti e movimenti che la pensano come noi – concludono  – a far sentire la propria voce”.

Bari, 22 maggio 2019

TESTO DELLA MOZIONE

I sottoscritti Consiglieri regionali…………………………,

premesso

– che l’assessore all’agricoltura Leonardo Di Gioia ha dichiarato di sostenere per il Parlamento europeo un candidato nelle liste della Lega – Salvini premier;

– che ogni voto alla Lega accredita – ovviamente – il suo programma elettorale;

– che il programma elettorale della Lega risulta in contrasto con gli interessi della Puglia, nel cui governo regionale siede Leonardo Di Gioia;

– che il contrasto tra il programma della Lega e gli interessi della Puglia si sostanzia:

a) nel progetto di autonomia rafforzata di alcune regioni del nord, che rappresenterebbe – in base alle bozze di intesa sinora circolate – una violazione degli interessi delle regioni meridionali, oltre che una pesante interferenza con gli obiettivi di unità nazionale prescritti dalla Costituzione;

b) nei propositi fortemente scettici nei confronti dell’Unione Europea, nonostante le regioni meridionali – Puglia compresa – risultino beneficiarie nette, e ciò è reso visibile dal fatto che quasi tutte le imprese, alberghi, attività di commercio, opere pubbliche, percorsi di formazione, ecc. mostrano quale fonte di finanziamento, o contributo, le politiche europee esercitate a mezzo delle regioni;

– che pure con riferimento alle politiche adottate dalla Lega nel governo nazionale spiccano provvedimenti legislativi contro gli interessi delle regioni meridionali, a cominciare – per esempio – dalla cessione in favore delle regioni del nord delle centrali idroelettriche, costituendo ciò un potenziale e squilibrato vantaggio per le imprese settentrionali con riferimento alla bolletta elettrica.

Tutto ciò premesso,

IL CONSIGLIO REGIONALE

chiede all’assessore Leonardo Di Gioia di rassegnare le dimissioni dalla carica di governo e – in mancanza – al Presidente Emiliano di revocare il decreto di nomina.

I Consiglieri regionali:

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Sei Consiglieri: “Avevamo sperato in Zingaretti ma nulla di fatto. Di Gioia deve dimettersi o essere revocato”

Avevamo sperato in Zingaretti ma nulla di fatto. Il contorsionismo e la convenienza stanno prevalendo. L’assessore Di Gioia deve dimettersi o essere revocato, perché chi gode del nostro appoggio può scegliere di votare chi vuole, fuorché persone candidate in partiti che vogliono ammazzare i cittadini del sud in nome dell’autonomia del nord. Noi non abbiamo una doppia verità, una per il popolo e una per i dirigenti”.

Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia.

“C’è il chiaro tentativo di trascinare la questione sino al 26 maggio, nella speranza di fargli perdere ogni attualità – proseguono –. Sia chiaro, per noi non sarà così. E non per involuti discorsi politicisti, ma per un fatto molto concreto: Di Gioia sta portando acqua al mulino di un partito che con l’autonomia del nord vuole togliere alla Puglia 282 milioni all’anno pensando solo all’Iva sanitaria, e senza dimenticare il grande danno già inflitto alle regioni meridionali con il trasferimento delle centrali idroelettriche alle regioni del nord.

L’assessore Di Gioia, tra l’altro, sostiene candidati di un partito fortemente scettico sull’Europa e lo fa nonostante le regioni del sud prendano dall’Europa più di quanto versino; sono cioè beneficiari netti. Quasi tutte le imprese, alberghi, attività di commercio, opere pubbliche, percorsi di formazione, ecc. hanno in bella mostra il cartello in plexiglas che annuncia il contributo europeo attraverso la Regione. Come si fa a fingere che tutto questo non esista e a tollerare, invece, contributi elettorali alla causa della Lega, che è ormai diventata la fabbrica delle paure per lucrare voti?

Per questo non possiamo restare in silenzio né pensare, come sostenuto da Zingaretti, che l’assessore abbia un problema con i cittadini e non con il PD. E questo perché – concludono i sei Consiglieri – se un assessore ha un problema con i cittadini e viene sostenuto dal PD, per i cittadini il problema diventa fatalmente il PD: come se già non ne avessimo abbastanza di nostri”.