“La riduzione delle tasse non si predica ma si pratica, per esempio quando si tratta di votare il contributo allo spreco dei Consorzi di bonifica. Se infatti si eliminasse il contributo annuale medio di 13milioni ai Consorzi, ben si potrebbe abrogare l’addizionale IRPEF a quasi tutti i contribuenti nello scaglione sotto i 15mila euro. E invece accade che s’invoca la riduzione delle tasse ma poi si vota allegramente per il mantenimento degli sprechi”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Il Bilancio autonomo della Regione si alimenta con l’addizionale IRPEF per 520milioni. Di questi 450milioni alimentano una parte del fondo sanitario per l’erogazione dei livelli essenziali d’assistenza e un’altra parte, pari a 68milioni, per spesa libera in base alle funzioni regionali.
Le fascia di reddito di tassazione per ottenere i 520milioni erano cinque: fino a 15 mila; da 15mila a 28mila; da 28mila a 55mila; da 55mila a 75mila; oltre 75mila.
Con il disegno di legge approvato oggi, in recepimento della normativa statale, le fasce di reddito sono state ridotte a quattro: fino a 15mila; da 15mila a 28mila; da 28mila a 50mila; oltre 50mila.
Tale riduzione delle fasce di reddito ha determinato la necessità di rivedere le aliquote per ogni singola fascia, con conseguenze invariate per tutte le fasce di reddito fino a 50mila e con un aumento dell’aliquota dello 0,12 per cento oltre i 50mila di reddito.
In termini pratici, l’aumento dell’aliquota per le fasce di reddito superiori a 50mila competerà un maggiore esborso pari a 3milioni di euro. Ciò vuol dire che la rimodulazione delle aliquote comporta un incremento solo per la fascia a più alto reddito.
La revisione delle aliquote ha però comportato un dibattito politico in Commissione, fondato sulla necessità di rimodulare la spesa per conseguire riduzioni di tassazione.
A questo proposito ritengo che la battaglia da fare sarebbe quella di eliminare la spesa più inutile, a cominciare dal contributo annuale ai Consorzi di bonifica. Se non si votasse il contributo, sempre in modo trasversale e con solo il mio voto contrario, ben si potrebbe intervenire sulla quasi eliminazione dell’addizionale per la fascia di reddito più bassa, che ha un gettito complessivo di 22milioni.
Spero che questa sia dunque l’occasione per rendersi finalmente conto che per ridurre le tasse servono scelte e atti concreti di abbattimento degli sprechi, altrimenti la questione fiscale regionale diventa solo l’ennesima occasione per metter in scena un po’ di polemica politica”.