“La Regione Puglia conduce in locazione immobili che non servono, di proprietà dell’ente Fiera del Levante, su cui stiamo realizzando lavori per 4,6 milioni finalizzati a opere che spetterebbero al proprietario e che comunque riguardano solo le facciate e non sarebbero quindi utili all’utilizzo. A ciò si aggiunga il fatto che, in base a un contratto del 2020, la Regione dovrebbe farsi carico dei servizi di manutenzione verde e vigilanza dell’intero complesso fieristico. Occorre risolvere o revocare i contratti, perché la Regione Puglia non può sprecare più di 1milione”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, commentando l’esito dell’audizione odierna con il dirigente della sezione Demanio e patrimonio.
“Abbiamo innanzitutto apprezzato la serietà e la linearità della Dott.ssa Costanza Moreo, nel descrivere la situazione e difendere gli interessi pubblici.
Il quadro delle locazioni passive presenta piccole situazioni incongrue, come l’immobile in locazione di Ugento per la formazione professionale o il comodato gratuito in favore dei Carabinieri forestali senza la registrazione del contratto, e notevoli aspetti problematici: su quest’ultimi spicca la rete di rapporti negoziali con l’Ente Fiera del Levate, tra canoni di locazione, lavori a scomputo, assunzione di oneri di gestione e inutilità della locazione.
Infatti: i rapporti tra Regione Puglia ed Ente Fiera del Levante riguardano tre contratti e un addendum.
Il primo contratto del 2013 attiene a padiglioni in uso da parte della Regione, con canoni di locazione che sarebbero però da rivedere, con riferimento a un complesso di obbligazioni che pone a carico del conduttore oneri spettanti al locatore.
Il secondo contratto del 2018 attiene a padiglioni in uso della Regione, in particolare gli uffici di un assessorato, con canoni di locazione da revisionare per lo stesso motivo segnalato per i contratti del 2013.
Il terzo contratto del 2020, definito addendum, riguarda immobili che in gran parte non si comprende a cosa potrebbero servire, come peraltro confermato dal Direttore del dipartimento Cultura. A ciò si aggiunga che su quegli immobili la Regione ha assunto l’onore di realizzare lavori di ripristino delle facciate e anti-sismica per 4,6 milioni di euro, generalmente di competenza del proprietario, che quando saranno portati a termine non potranno comunque assicurare l’uso perché l’interno si presenta allo stato grezzo.
E su tutto ciò grava la circostanza che con l’addendum la Regione Puglia si è obbligata a fornire i servizi di manutenzione verde e vigilanza dell’intero quartiere fieristico, ossia non solo relativo alle pertinenze condotte in locazione, che in virtù del mancato adempimento sono state oggetto di richiesta di rimborso venale per oltre 200mila euro.
In definitiva, viene fuori un quadro di locazioni passivo per un ammontare complessivo di 1.200.000 annui, che potrebbero essere certamente rinegoziati a meno della metà, qualora si volesse rispettare il codice civile, il buon senso e le richieste di contenimento della spesa della Corte dei Conti.
Nelle prossime settimane analizzeremo il rapporto dettagliato che la sezione c’invierà, riconvocando la Commissione sull’argomento”.