Accogliamo i profughi, ma la pace non è a km 0
Vnticinque anni fa i talebani entrarono a Kabul e assicurarono il mondo: “Non ci vendicheremo”. Passò appena qualche ora e si seppe che il presidente deposto Mohammad Najibullah era stato ucciso e appeso a un lampione, dopo averlo castrato. Certo, è vero che Najibullah, l’ultimo presidente filo-sovietico, era chiamato non senza merito il “macellaio di…