“Non si possono finanziare ogni anno, con decine di milioni, quei gran carrozzoni dei Consorzi di bonifica e poi schierarsi al fianco dei cittadini quando vengono emesse le cartelle. La bestia si combatte affamandola. Se dai da mangiare ai coccodrilli, avrebbe detto Churchill, l’unica cosa buona che puoi sperare è di essere mangiato per ultimo. Spero che il Presidente Emiliano, l’assessore Pentassuglia e tutti i colleghi consiglieri non mi lascino più solo nel votare contro il contributo annuale ai Consorzi di bonifica”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Puntuali, come ogni anno, arrivano le cartelle dei Consorzi di bonifica.
Puntualissime, come ogni anno, arrivano le proteste dei cittadini.
Solerti, come ogni anno, arrivano le parole di sostegno dei politici.
Ma tra tanta puntualità e solerzia nessuno si ricorda che ogni anno il Consiglio regionale finanzia i buchi dei Consorzi di bonifica con almeno 13milioni e punte massime di 17milioni. E tutto questo accade con un solo voto contrario: il mio.
Premesso che la Regione non può abolire i Consorzi di bonifica, perché è competenza del Parlamento nazionale; premesso che la Regione non può nemmeno abolire il tributo, perché anche questo è competenza statale; mi chiedo: dove sta scritto che la Regione debba finanziare il buco di questi noti carrozzoni con le tasse dei pugliesi, senza nemmeno farlo a compensazione del tributo?
Inoltre: perché mai dobbiamo tenere ancora in piedi la sezione irrigua dei Consorzi, cioè quella in grado di conseguire le maggiori perdite, piuttosto che ripristinare la norma che assegnava questa funzione ad Acquedotto Pugliese? Mi sembra molto sciatta l’eventuale motivazione fondata sul patto di governo con i Cinquestelle, i quali per entrare in maggioranza pretesero – bisogna sempre ricordarlo – due sole cose: togliere la priorità ai residenti della Murgia nella raccolta del tartufo e riportare ai Consorzi di bonifica la sezione irrigua.
Sono passati due anni d’allora e considerata l’evoluzione dei Cinquestelle da No-Tap a Sì-a-tutto-purché-al-governo, non possiamo lasciargli come bandierina ideologica solo il tartufo?
Smettiamola di finanziare i Consorzi di bonifica e facciamo tornare la funzione con più perdite in capo all’Acquedotto Pugliese, ne gioverebbe il nostro equilibrio, la nostra serietà e le tasche dei cittadini.
E spero che come ogni anno, puntualissima, non torni in una prossima legge di bilancio la solita storia del finanziamento ai Consorzi di bonifica, perché altrimenti il coccodrillo non solo mangerà il cibo che gli offriamo, ma non ci darà più nemmeno le lacrime che ci presta per fingere angusta tristezza perché le tratterà a sé per ridere. E di gusto”.