Dichiarazione del Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Sul depuratore di Sava-Manduria la decisione ultima del TAR di Bari e la prossima inaugurazione dell’impianto mettono fine a un decennio di contestazioni e follie, confermando il valore fortemente ambientale dello schema idraulico previsto, in grado di porre fine all’attuale e vergognoso stato di inquinamento del suolo e del mare di un territorio meritevole invece di tutela.
Si conferma così sia la decisione del Governo Vendola con il Piano di tutela delle acque 2009-2015 e sia quella del Governo Emiliano con il Piano 2015-2021, entrambi attestati – a prescindere da qualche differenza a valore dialettico più che tecnico – sullo scarico d’emergenza in battigia, più o meno come accade in altri territori, ove la soluzione prescelta costeggia e protegge importantissimi resort di alta qualità.
Certo, sarebbe stato meglio se le classi dirigenti del territorio interessato – non solo politici – avessero assecondato soluzioni tecnologicamente più quadrate, come la condotta sottomarina, ma purtroppo può capitare che, per notevoli errori di valutazione a sfondo politico e propagandistico, si finisca per preferire ipotesi certamente previste dalla legge, come lo scarico in battigia, ma meno performanti.
Su questo argomento ho trascorso mesi terribili dal 2009 al 2014, fronteggiando manifestazioni popolari fondate sull’eccitazione delle paure delle persone e cercando di far comprendere come fosse incivile tenere un territorio così bello e vasto nella prigionia dell’inquinamento. Infatti, celebrare nel 2024 l’entrata in esercizio di un depuratore somiglia un po’ alla vendita di un Commodore 64 nei tempi dell’intelligenza artificiale.
Ma purtroppo la vita in generale, e quella amministrativa in particolare, sono fatte di queste cose, per cui è necessario soffrire tenendo in alto la bandiera del buon senso anche quando il senso comune ti sta mettendo alla gogna; e ciò accade perché le prove si possono dire superate quando ciò che producono ha durata e non il sapore effimero di un’ora di celebrità.
Ringrazio i dirigenti e i tecnici regionali impegnati dal 2009 ad oggi – e per loro Anna Maria Iannarelli, Luca Limongelli, Andrea Zotti -, i dirigenti e i tecnici di AQP – e per loro Massimiliano Bianco, Nicola Di Donna e Francesca Portincasa -, l’avvocatura regionale – e per loro la coordinatrice Rossana Lanza e l’avvocato della causa Carmela Capobianco, l’impresa appaltatrice Putignano di Noci e tutte le maestranze, e l’amministrazione comunale di Manduria, per ultimo l’attuale Sindaco Gregorio Pecoraro, che ha dovuto sopportare anche il peso di decisioni impopolari ma giuste.”