“Le carte per usare al più presto 245milioni in edilizia sanitaria sono pronte dall’8 marzo, dopo un’intensa attività delle Commissioni, e dovevano essere inviate a Roma nel giro di qualche giorno. E invece nulla per un motivo incredibile: si attende lo studio di fattibilità sul nuovo ospedale Bari nord, chissà quando, trascinando nel baratro 17 interventi già pronti. Eppure ben si potrebbe finanziare il nuovo ospedale Bari nord con le risorse della CIPE n. 51, complessivamente pari a euro 270milioni e in attesa di avere una programmazione, e destinare ai maggior costi del nuovo ospedale di Andria i 92milioni del Bari nord. Una cosa facilissima che però trova la Giunta regionale all’opposizione del programma elettorale premiato dai cittadini e quindi di se stessa”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Nell’ambito dei fondi dell’articolo 20 della Legge n. 67 del 1988, ci sono 245 milioni pronti per la Puglia in base alle delibere CIPE 97 e 98 del 2009, che se utilizzate, ci aprirebbero la porta agli ulteriori finanziamenti per 270 milioni e a valere sulla delibera Cipe n. 51 del 2019.
Per non perdere tempo avevamo pensato di suggerire al Governo regionale, nella seduta delle Commissioni congiunte I e III dell’8 marzo scorso, di ridurre il programma ai 17 progetti già pronti, destinando le risorse del nuovo ospedale Bari nord alle ulteriori necessità emerse per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria, e recuperando il finanziamento per il Bari nord alla delibera CIPE n. 51 del 2019. Un’operazione contabile in grado di non togliere nulla a nessuno e sbloccare i programmi già pronti, considerato che il nuovo ospedale Bari nord è purtroppo ancora in fase di studio di fattibilità.
Per chiarire il senso pratico di questa incredibile vicenda, basti considerare quali sono gli interventi bloccati: arredi e attrezzature nuovo ospedale Monopoli-Fasano per € 28,500 milioni; riqualificazione ospedale San Paolo di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Di Venere di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Perrino di Brindisi per € 12,540 milioni; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale Giovanni XXIII di Bari per € 23,750 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del corpo infettivo ospedale Giovanni XXIII per € 8,455 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione oculistica del Policlinico di Bari per € 3,420 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione dermatologia del Policlinico di Bari per € 7,030 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione gastroenterologia del Policlinico di Bari per € 3,230 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione patologia medica del Policlinico di Bari per € 6,175 milioni; riqualificazione ospedale Barletta per € 8,455 milioni; riqualificazione ospedale Castellaneta per € 4,370 milioni; riqualificazione ospedale Cerignola per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale San Severo per € 6,555 milioni; riqualificazione ospedale Gallipoli per € 5,035 milioni.
A questi si potrebbe aggiungere l’ampliamento, per 92,545 milioni di euro, del budget del nuovo ospedale di Andria”.