“L’elenco delle spese effettuate dalla sezione economato nel periodo 2017-2021, per importi compresi tra 50 e 214mila euro e complessivamente ammontante a euro 14.390.853,53, restituisce numerose perplessità. A cominciare dagli affidamenti per somma urgenza, attraverso ordini di servizio e con procedure dirette con importi superiori a 40mila. Ora aspetteremo l’elenco delle spese per importi sotto 50mila euro e successivamente provvederò a convocare i dirigenti interessati per meglio chiarire il quadro di riferimento normativo e motivazionale entro cui sono stati svolti gli acquisti di beni e servizi”.
Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Nel quinquennio interessato sono state attivate 130 forniture di beni e servizi per un importo complessivo pari a euro 14.390.753,53.
Da un primo esame emergono alcune perplessità: sulle motivazioni delle somme urgenze, poiché andrebbe verificata la compatibilità dell’oggetto della fornitura con la modalità senza indugio dell’affidamento; sul ricorso a ordini di servizio con relativo ampliamento del contratto originario; sulle procedure dirette per fornitura sopra le soglie dei 40mila, sulla base di un’analisi che giunga a distinguere le acquisizioni ordinarie e quelle effettuate sotto la vigenza del decreto legge di semplificazione in periodo Covid. A questo proposito risulta importante verificare con particolare attenzione, se le acquisizioni avvenute sulla base della legislazione sulle soglie, valida sino al 30 giugno 2023 per incentivare gli investimenti e fronteggiare le ricadute negative Covid, siano avvenute comunque nel rispetto dei principi indicati dall’articolo 30 del Codice dei contratti.
Entrando nel dettaglio e per il periodo di riferimento, si evidenziano 7 forniture per somma urgenza per un importo di euro 754.950; 10 per ordini di servizio per un importo di euro 1.129.629,12; 46 sulla base delle soglie previste dall’articolo 36 del Codice dei contratti per un importo di euro 6.963.608,91; 20 per procedure negoziate sulla base dell’articolo 63 del Codice dei contratti per un importo di euro 1.595.017,88; 19 quali impegni aggiuntivi su altri contratti per un importo di euro 1.532.616,42; 17 proroghe di precedenti contratti per un importo di euro 1.892.519,85; 1 subappalto per un importo di euro 150.179,35; 1 modifica di contratto ai sensi dell’articolo 106 del Codice dei contratti per un importo di euro 165.000; 1 per fornitura poi revocata per un importo di euro 115.000; 1 per atto di liquidazione per un importo di euro 92.232”.