HPV, Amati: “Nessuna ragazza e nessun ragazzo pugliese dovranno ammalarsi di tumore da Papilloma virus. Ecco cosa ha detto la Corte costituzionale. E lo Stato impari dalla Puglia”

“Nessuna ragazza pugliese dovrà più ammalarsi di tumore al collo dell’utero. Nessun ragazzo dovrà più contrarre forme tumorali legate al Papilloma virus. Questo è l’obiettivo: debellare i tumori da HPV. Ora la Corte costituzionale ha riconosciuto la legittimità della nostra legge, che mira a proteggere i giovani con una strategia tanto solida nei principi quanto delicata nei metodi. È la vittoria della “spinta gentile”: della libertà di scelta che è tanto più autentica quanto più è informata.

La Corte ha definito la nostra norma come un sistema che stimola, orienta, sensibilizza, senza imporre nulla, portando ragazze, ragazzi e famiglie a riflettere e decidere con piena consapevolezza. Questo è il dissenso informato: nessun obbligo vaccinale, ma il diritto – ancor prima del dovere – di sapere cosa si accetta o si rifiuta.”

Lo dichiara Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, promotore e primo firmatario della legge regionale sull’informazione vaccinale anti-HPV, commentando la sentenza n. 48/2025 della Corte costituzionale.

“C’è poi un passaggio della sentenza che merita evidenza: il Governo nazionale aveva eccepito che la legge pugliese avrebbe creato una disparità tra le regioni. Come dire: se la classe non studia, anche il più bravo deve adeguarsi. Un’assurdità, anche solo a pensarla.
La Corte ha risposto con un vero morso istituzionale: non è la Regione Puglia a dover arretrare, ma è lo Stato che deve svegliarsi, agire e, se vuole, seguire l’esempio di chi si muove per primo.
La legge pugliese stabilisce che, per iscriversi a scuola o all’università tra gli 11 e i 25 anni, si debba presentare un documento già disponibile che attesti una delle seguenti condizioni:
• avvenuta vaccinazione anti-HPV;
• avvio del programma vaccinale;
• rifiuto della vaccinazione;
• oppure, semplicemente, l’avvenuto colloquio informativo.
Niente di più. Ma neanche niente di meno. Perché informarsi è il primo atto di libertà.
E sulla questione della privacy, la Corte è stata altrettanto chiara: nessuna violazione, solo tutele adeguate e piena coerenza con la normativa europea.
Il Papilloma virus è responsabile di tumori che colpiscono donne e uomini. Abbiamo a disposizione un vaccino sicuro, efficace, gratuito. Ma non basta offrirlo: bisogna spiegarlo, farlo conoscere, raccontarne l’importanza, dire che salva la vita. Questa è la vera responsabilità delle istituzioni. La Regione Puglia lo ha fatto.
Ora il Governo smetta di ostacolare chi previene, e cominci finalmente a prevenire davvero.
La scuola è il luogo più adatto per educare alla salute, soprattutto quando la vaccinazione è strettamente legata al diritto dei ragazzi e delle ragazze di innamorarsi, di vivere serenamente la propria sessualità, di affidarsi con fiducia alla persona che si ama. Il diritto di scegliere nasce dal diritto di sapere. E nessuna libertà è autentica se nasce nell’ignoranza.”

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Fabiano Amati

Nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 18 ottobre 1969. Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, svolge la professione di Avvocato. E’ attualmente Assessore Bilancio, Ragioneria, Finanze, Affari Generali della regione Puglia.