L’interporto di Francavilla Fontana è stato al centro dei lavori odierni della V commissione presieduta da Donato Pentassuglia. Su richiesta di Fabiano Amati (PD) è stato audito il commissario prefettizio del comune brindisino, Maria Rita Iaculli.
L’interporto di Francavilla Fontana è stato realizzato – come ha ricordato Amati – con i fondi ex Agensud. A seguito della mancata entrata in esercizio dell’impianto, la Regione, poco meno di un paio di anni fa ha chiesto al comune di Francavilla Fontana la restituzione delle somme liquidate (circa 6 milioni). Al fine di evitare un peso eccessivo allo stesso comune, il recupero è stato momentaneamente sospeso per verificare la possibilità di un’eventuale rifunzionalizzazione della struttura supportata da un piano industriale adeguato.
Ipotesi confermata dal commissario Iaculli il quale ha specificato anche che occorrerebbero altri 2 milioni di euro per mettere a norma l’impiantistica e per ripristinare l’intero impianto devastato da atti vandalici. Giaculli ha precisato che non è intenzione del Comune dedicare ulteriori risorse per l’infrastruttura e che, comunque, la restituzione della somma investita alla Regione è stata già prevista in bilancio e sarà rateizzata d’intesa con la stessa Regione. Nel frattempo il comune ha ricevuto una proposta di utilizzo della struttura da parte di un azienda che è socia di Taranto Logistica SPA. Un’offerta su cui è utile avviare una trattativa, ha aggiunto il commissario prefettizio, e sulla quale ha chiesto un’interlocuzione forte con la Regione, al fine di verificare i percorsi amministrativi e procedurali su cui avviare il discorso, tenendo contro che è in corso un contenzioso con la ditta costruttrice dell’impianto.
La richiesta è stata recepita dalla commissione che ha disposto una seduta nella settimana prossima con la partecipazione degli assessori ai Lavori pubblici e Sviluppo economico, al fine di verificare la volontà politica di intervenire sul recupero della struttura. A questa farà seguito un incontro tecnico, come proposto da Michele Losappio (SEL), allargato alle tecnostrutture e all’Avvocatura regionale, al fine di avviare concretamente il percorso esplorativo che punta a sbloccare la situazione.
In merito alle opere che si sarebbero dovute realizzare con i fondi ex Agensud, Amati ha ricordato anche i nastri trasportatori di Manfredonia, mai entrati in funzione e oggetto di un’inchiesta penale negli anni ’90, che hanno richiesto un finanziamento molto più cospicuo dell’interporto di Francavilla. Amati ha anticipato che “la questione esploderà presto in maniera fragorosa”.