“Ma quando apre l’Ospedale in Fiera? Era stata prevista per venerdì scorso e invece non si hanno notizie e nel frattempo a Brindisi sono stati trasferiti 18 pazienti da Bari, 3 da Taranto e 1 da Foggia”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Pare che cioè che era possibile per il DG Dattoli, cioè l’apertura entro venerdì 5 scorso, non è più possibile per il DG Migliore, nel frattempo subentrato. Un curioso e innovativo principio di discontinuità amministrativa, ci porta ad osservare un notevole disservizio, a meno che non si pensi, ma conoscendolo non credo, al Dott. Dattoli come un impostore, venuto in Commissione lunedì 1 marzo a riferire l’imminente apertura dell’ospedale in Fiera nel tempo massimo di venerdì 5 marzo. Sollevo questo problema non per gusto polemico, come sempre mi sforzo, ma sulla base di un’analisi numerica in grado di evidenziare il disservizio che la mancata apertura genera sulle altre Asl e in particolare sulla Asl di Brindisi.
Ad oggi risulta infatti che nelle strutture di Brindisi sono ricoverati 18 pazienti provenienti dalla Asl di Bari, 1 da Foggia e 3 da Taranto, per un totale di 22 pazienti, di cui uno ricoverato in terapia intensiva.
Tale dato di mobilità passiva infraregionale comporta a carico della Asl di Brindisi un indice di occupazione quasi totale nei reparti funzionali alla cura del Covid, così rappresentato: ospedale Perrino, malattie infettive 20 su 20, pneumologia 20 su 28, terapia intensiva 8 su 28; ospedale Ostuni, medicina interna 30 su 36, pneumologia 25 su 28.
Mi pare dunque chiaro, sulla base dei numeri, come sia rilevante l’apertura del nuovo ospedale in Fiera e quanto la sua inattività incida sugli altri ospedali”.