“Il Piano dei rifiuti può andar bene, salvo le discariche e in particolare quelle di Conversano e Corigliano d’Otranto, che sono una porcata insopportabile, tollerata per non accogliere i migliori rimedi tecnologici e regalando ai cittadini del futuro guai ambientali”.
Lo dichiara Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, commentando l’adozione del Piano regionale dei rifiuti urbani.
“Proverò a battermi contro le discariche, offrendo ovviamente l’alternativa impiantistica secondo le più avanzate tecnologie, per poter poi dare il mio voto favorevole e convinto a un Piano rifiuti necessario e condivisibile.
Sul versante dei rifiuti organici, invece, il Piano confessa gli anni persi inseguendo l’impossibile, ritrovandoci nel ribadire ciò che era ovvio: impianti di compostaggio di taglia ragionevole, per evitare aumento delle tariffe e inquinamento da turismo d’immondizia. Per il ritardo conseguito, purtroppo, l’obiettivo di trattare in Puglia tutta la materia organica è rinviato al 2025, cioè al tempo in cui saranno in esercizio gli impianti previsti dal Piano.
Sempre per il ritardo accumulato negli anni passati, e non mi riferisco solo agli ultimi sei anni, siamo privi di una società pubblica, che avrebbe potuto essere Aqp con Aseco, a cui molti di noi avevano pensato e cercato di realizzare. Tale ritardo ha creato un sistema ibrido e dispendioso, per cui non riusciamo a prendere né il meglio di una gestione pubblica né i risparmi da concorrenza nella gestione privata. Abbiamo infatti un sistema che dalla scarsità impiantistica pubblica fa derivare un’impennata dei costi da emergenza in favore dei gestori privati.
Spero dunque che questo Piano possa essere approvato al più presto, colmando i ritardi ideologici del passato e previa sostituzione delle discariche con gli impianti a più avanzata tecnologia”.