San Raffaele, Amati: “ASL chiede rispetto dei tetti e la Fondazione replica che gli extra-tetti li ha autorizzati il TAR. Vuol dire che i ricoveri in più li pagherà il Presidente del TAR? Ma che strano Paese.”

Dichiarazione del Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Ogni giorno una storia nuova. La ASL di Brindisi ha chiesto alla Fondazione San Raffaele che gestisce il Centro di Ceglie Messapica, diversamente da come è accaduto purtroppo in passato, di rispettare la distinzione dei posti letto in ossequio ai regolamenti regionali, vietando ogni e qualsiasi ricovero in più, che ovviamente non risulterebbe autorizzato e non remunerabile, e di rispettare il setting assistenziale a tutela dei malati e il personale impiegato. Tutto chiaro? Così sembrerebbe ai più. E invece succede che la Fondazione San Raffaele, travisando il significato dell’ordinanza presidenziale del TAR Lecce, che ha solo sospeso il subentro della ASL nella gestione del Centro sino all’udienza del 4 settembre, ritiene che la decisione del giudice amministrativo li autorizzi a fare diversamente da quanto prevedono i regolamenti, magari continuando a fare – in materia di ricoveri – tutto quello che è accaduto sinora, mettendo in atto iniziative di ricoveri ben oltre i tetti autorizzati e compensando le maggiori prestazioni con il mancato pagamento del canone di locazione.
A parte l’assurdità di tale teoria, verrebbe da chiedere: in base al ragionamento della Fondazione San Raffaele, il numero dei ricoveri non autorizzati, e decisamente splafonati rispetto ai posti letto autorizzati, chi li dovrebbe pagare? Forse il Presidente del TAR di Lecce?
Il vero problema è che in questo Paese nessuno vuole fare il suo dovere, per cui c’è chi usa una struttura pubblica per fare un’attività a chiara titolarità ospedaliera (nella specie il Perrino) con modalità (sperimentazione gestionale) mai assegnata con gara, di durata pari a ventiquattro anni e senza alcuna data di scadenza; c’è una sanità pubblica che per fare il suo mestiere deve sudare sette camicie, scontrandosi pure con l’uso politico delle impegnative statali delle leggi regionali, magari per assecondare qualche parlamentare; c’è una Fondazione privata che non vuole mollare e si rivolge al TAR per ostacolare il subentro nella piena titolarità dell’ospedale Perrino; c’è il TAR che sospende il subentro solo nell’attesa dell’udienza cautelare del 4 settembre; c’è la ASL Brindisi che finalmente si accorge di 24 anni di gestione illegittima della vicenda e puntualizza formalmente l’ovvio, ossia che non è possibile a nessuno violare i tetti assegnati per l’assistenza, erogando maggiori prestazioni; c’è la Fondazione San Raffaele, che richiamando l’ordinanza presidenziale del TAR di sospensione del subentro della ASL sino al 4 settembre, pretende di continuare come prima ed erogare illegittimamente ben oltre i tetti, come se a dirgli di fare così fosse stato il Presidente del TAR. Fosse così, la Corte dei conti chi dovrebbe condannare per danno erariale da oggi sino al 4 settembre? Il Presidente del TAR? Ma per piacere. Invito la ASL a continuare sulla strada intrapresa, perché deve finire il tempo in cui in quella struttura tutti hanno fatto come meglio gli piaceva.”

Pubblicato da

Fabiano Amati

Nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 18 ottobre 1969. Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, svolge la professione di Avvocato. E’ attualmente Assessore Bilancio, Ragioneria, Finanze, Affari Generali della regione Puglia.