Centro riabilitazione Ceglie, Amati: “Non sono più solo. Dopo aver smaltito la condizione orfana di Angelucci, anche Caroli si occupa di questo problema”

Comunicato stampa del consigliere regionale Fabiano Amati.

“Sul Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica non sono più solo. Dopo aver superato la condizione di “orfano” della gestione Angelucci, anche il collega Caroli ha cominciato a occuparsi dei malati e del miglioramento dell’assistenza sanitaria.
È vero: ieri, di domenica, siamo stati impegnati a risolvere il problema dell’aria condizionata nella nuova corsia della struttura, aperta solo pochi giorni fa, e in queste ore ho preteso che venissero risolti anche gli altri problemi.
È importante tuttavia ricordare che le carenze strutturali e organizzative non sono nate con il passaggio alla gestione pubblica, ma esistevano in modo molto più grave sotto la gestione privata della Fondazione San Raffaele, alla quale per anni la ASL ha corrisposto rette sanitarie non propriamente allineate con le regole, oggetto di una denuncia alla Procura della Repubblica.
Se oggi alcuni ambienti risultano non pienamente adeguati agli standard attesi, è perché non lo erano nemmeno prima, come documentato da sopralluoghi e verifiche amministrative che hanno ulteriormente motivato l’avvio della presa in carico pubblica.
La differenza è che oggi si sta intervenendo, in modo trasparente e progressivo, per riportare alla piena funzionalità una struttura che, fino a pochi mesi fa, era soggetta a criticità tollerate in virtù di un rapporto mantenuto in vita senza alcuna gara, per ben 24 anni.
La riapertura della corsia oggetto di intervento è avvenuta a seguito di lavori urgenti di adeguamento e rappresenta solo una fase transitoria in un percorso più ampio e complesso di rilancio del presidio pubblico.
Sono già intervenuto nei confronti della ASL per verificare ogni criticità e completare tempestivamente gli allestimenti accessori — tende, sedute, comfort ambientale — in modo da garantire le migliori condizioni possibili per degenti e familiari. Ogni eventuale disservizio sarà oggetto di denuncia diretta e immediata.
Tuttavia, è necessario evitare di strumentalizzare situazioni delicate per finalità politiche, dimenticando che la dignità del paziente andava tutelata anche quando la gestione era privata, e che oggi le istituzioni si sono assunte l’onere e l’impegno di migliorare ciò che prima veniva solo finanziato.
Rimane ferma l’intenzione della ASL e della Regione di rendere il Centro di Ceglie Messapica un punto di eccellenza per la riabilitazione pubblica in Puglia. E questo richiede serietà, continuità amministrativa e rispetto per la verità”.

Anche da drammi, come la pandemia in atto, possono nascere cose buone / rassegna stampa

Anche da drammi, come la pandemia in atto, possono nascere cose buone. Il nuovo centro per pazienti Covid post acuti, allestito a Cisternino, è la testimonianza. La chiave di buona riuscita è stata la tenace collaborazione tra Regione Puglia, Comune di Cisternino, ASL Brindisi e numerose autorità e aziende.

 

 

Centro Covid post acuti Cisternino, Amati: “Lavori quasi conclusi. I record si possono raggiungere pure al Sud e con una grande squadra”

“Dopo quattro giorni dall’avvio, sono quasi conclusi i lavori per l’allestimento del primo padiglione per pazienti post acuti Covid-19 di Cisternino. Si lavora senza sosta, bene e in fretta, occupandosi dell’esigenza di oggi ma pensando a dopo, cioè al riutilizzo utile della struttura. Un gesto di prudenza, previdenza e gestione razionale dei fondi pubblici, per un record che si può raggiungere pure al sud.
Il centro sarà allocato in una struttura nuovissima, disporrà a regime di 24 posti complessivi e verrà dislocato su due piani. Ecco il risultato di una proficua ed efficiente collaborazione tra Regione Puglia, Comune di Cisternino, ASL Brindisi e diversi enti con svariate competenze”.

Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio.

“Il cantiere è ormai alla stretta finale: ieri è stata completata la sistemazione esterna compresa d’illuminazione, mentre oggi si continua con ulteriori lavori di dettaglio e di arredo, comprese le strumentazioni medicali. Sono state avviate anche le pulizie generali, a opera dei dipendenti di Sanitaservise, mentre risultano completati i lavori di potenziamento elettrico da parte di Enel distribuzione e di sistemazione idraulico-fognaria da parte di Acquedotto Pugliese. E nel frattempo – prosegue Amati – i dirigenti e i funzionari della Asl e del Comune stanno mettendo in ordine tutte le carte, sotto la supervisione sempre collaborativa ed esperta dei Vigili del fuoco di Brindisi. Nell’arco di sette giorni, come da programma, speriamo dunque di poter dis

porre dell’opera destinata ad accogliere i pazienti post acuti Covid-19; è prevista l’attivazione di un primo modulo da 12 posti e l’attivazione di un altro modulo, sempre da 12 posti, entro i sette giorni successivi”.

“I visionari sono coloro che agiscono secondo prudenza, soprattutto quando c’è di mezzo la salute. Questo progetto – conclude – è la dimostrazione che adoperarsi per il futuro significa prendersi cura del bisogno dell’attualità pensando a chi avrà bisogno domani. Grazie agli operai e ai tecnici delle imprese impegnate al cantiere: edile, stradale, impiantistica, lavorazione ferro, idrauliche ed elettriche. Una grande squadra, non c’è che dire”.

 

 

Tra pochi giorni a Cisternino una struttura nuovissima per curare pazienti post acuti da Covid-19 / rassegna stampa

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A Cisternino un centro per pazienti post acuti Covid-19.

Una struttura nuovissima, ma allo stato inutilizzata, sarà presto a disposizione della Asl per curare pazienti post acuti da Covid-19. Il programma prevede l’attivazione di un primo modulo da 12 posti entro 7 giorni e l’attivazione di un altro modulo, sempre da 12 posti, entro i sette giorni successivi. Il centro Covid post acuti di Cisternino sarà quindi dotato di 24 posti complessivi e verrà dislocato su due piani fuori terra.