Sanità a Cisternino: presente e futuro

Incontro pubblico oggi 25 marzo alle ore 17 nella Sala Consiliare del Comune di Cisternino.

Un appuntamento dedicato alla sanità del territorio si terrà oggi, martedì 25 marzo, alle ore 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Cisternino. Un confronto aperto tra amministratori locali e regionali per affrontare le sfide attuali e le prospettive future del sistema sanitario soprattutto in vista dell’apertura del nuovo ospedale Monopoli – Fasano.

All’incontro interverranno: il sindaco di Cisternino Lorenzo Perrini, il Direttore Generale ASL Brindisi Maurizio De Nuccio, l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati e i consiglieri regionali Maurizio Bruno, Luigi Caroli e Alessandro Leoci.

L’evento sarà un’occasione di dialogo con i cittadini per approfondire le strategie di potenziamento dei servizi sanitari, la programmazione regionale e le iniziative in corso per migliorare l’assistenza sanitaria a livello locale.

 

Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano: un presidio di sanità moderna per il territorio

“Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano: un presidio di sanità moderna per il territorio” è il tema dell’incontro pubblico che si terrà martedì 4 marzo, alle ore 18 presso la Sala Polifunzionale della Biblioteca di Comunità I Portici “Ignazio Ciaia” di Fasano.

All’evento interverranno Francesco Zaccaria, Sindaco della Città di Fasano, Raffaele Piemontese, Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Fabiano Amati, Assessore al Bilancio della Regione Puglia, Luigi Fruscio, Direttore Generale ASL Bari, e Maurizio De Nuccio, Direttore Generale ASL Brindisi.

“Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano è il risultato di un impegno costante per garantire ai cittadini una sanità più vicina – dichiara l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati – efficiente e adeguata alle esigenze del territorio. Con la progressiva attivazione dei reparti, finalmente potremo offrire un servizio sanitario all’altezza, riducendo i trasferimenti fuori regione e garantendo risposte più tempestive alle emergenze. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di portare la sanità pubblica a un livello superiore, e questo incontro sarà l’occasione per raccontare ai cittadini il percorso compiuto e i passi finali verso l’apertura della struttura”.

Durante l’incontro saranno illustrati i dettagli del progetto, il cronoprogramma di attivazione dei reparti e i benefici che la nuova struttura garantirà alla comunità in termini di qualità dell’assistenza e accessibilità ai servizi sanitari.

 

Proposta di legge, Amati: I pugliesi potranno avere la diagnosi sull’85% delle malattie dall’1% dei geni. Una rivoluzione”

“Non è un’esagerazione, si tratta di una rivoluzione. È una proposta di legge che introduce in Puglia un nuovo servizio: un test sull’1% dei geni per diagnosticare l’85% delle malattie. La genomica è il futuro nella lotta alle malattie e la nostra regione deve provare a rivelarsi tra le eccellenze nazionali”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio Fabiano Amati, primo firmatario della proposta di legge depositata oggi su Esoma-Istituzione del Servizio di analisi genomica avanzata con sequenziamento della regione codificante individuale. La proposta è stata sottoscritta anche dai Consiglieri regionali Mauro Vizzino, Filippo Caracciolo, Francesco Paolicelli, Enzo Di Gregorio, Donato Metallo e Paolo Campo.

“Si chiama Esoma. Una parola difficile e una tecnica complicatissima, in grado di produrre però effetti facilissimi da comprendere: alleviare, contrastare e combattere la sofferenza umana da malattia.
Si tratta di analizzare un elevato numero di frammenti di DNA in parallelo, sino a ottenere la sequenza di molti geni in contemporanea o addirittura l’intera regione codificante, quella composta da 180mila porzioni, cioè l’1% di tutto il genoma umano. In altre parole: il genoma umano è soggetto a mutazioni evolutive, senza delle quali non ci sarebbe la vita. Accade però che alcune mutazioni, che si sviluppano in un luogo che si chiama regione codificante e che rappresenta l’1% di tutto il genoma, producono informazioni false o incomplete in grado di compromettere la produzione e la funzione delle proteine, generando così l’85% delle malattie.
La proposta di legge si occupa quindi di analizzare gratuitamente la regione codificante del genoma nei seguenti casi: feto con malformazioni, multiple o associate; neonato in condizioni critiche; pazienti con sospetto sindromico per malattia rara con sintomi di malattia e privi di diagnosi o causa biologica; cittadini con condizione genetica nota su base anamnestica familiare o appartenenti a gruppo o popolazione con alto rischio di sviluppare una patologia genetica e desiderosi di conoscere la probabilità di sviluppare la stessa condizione e/o conoscere la probabilità di trasmettere la stessa patologia alla prole; cittadini parte di coppie con una o più gravidanze a evoluzione infausta nel II o III trimestre di gravidanza, comprese le morti in epoca perinatale.
Un’ampia gamma di situazioni problematiche su cui la conoscenza diagnostica puntuale rappresenta un punto di partenza imprescindibile nella cura.
La proposta di legge ha un articolato che descrive il senso pratico del percorso. Infatti: in caso di un sospetto diagnostico di malattia rara, viene disposto il prelievo ematico da trasmettere entro l’arco temporale di 36 ore al Laboratorio di medicina genomica competente.
Nel caso in cui sia riscontrata la presenza di una malattia genetica e rara, il paziente verrà preso in carico dai centri dei presidi di rete nazionale per le malattie rare. Il servizio sarà garantito dal Servizio sanitario regionale in totale esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria trattandosi di Livello essenziale di assistenza.
Certo, la tecnica apre questioni notevoli di carattere etico, a prescindere dai casi clinici per cui la nostra proposta è stata scritta. Queste questioni riguardano la continua evoluzione della genomica, per cui il futuro apre le sue porte al rischio di ottenere la diagnosi di probabilità nell’insorgenza di malattie per cui non disponiamo di terapie. È questo un tema complesso, che ovviamente non si risolve nella proposta di legge da noi presentata, ma che è in grado di farci entrare nell’idea di restare sempre accordati con la scienza, tenendo sempre aperti i cantieri dell’innovazione”.

DH oncoematologia BR, Amati: “Devo scriverla io la richiesta? Secondo sollecito per una situazione quasi disumana”

“Sono passati sette giorni dal sopralluogo e ancora nessuna richiesta di autorizzazione è stata inoltrata alla Regione dagli uffici tecnici della Asl, per avviare il procedimento di realizzazione del nuovo Day hospital di oncoematologia del Perrino di Brindisi. Ho inviato il secondo sollecito, considerato che ci sono i soldi e che 130 persone al giorno vivono in condizione di disagio”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Appena una settimana fa avevo effettuato un sopralluogo presso il DH di oncoematologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, rilevando la gravissima situazione logistico-organizzativa in cui la struttura versa, con stanze anguste e super affollate, corridoi intasati dagli schedari, sale d’attesa insufficienti, ambulatori in spazi ridotti. Ho più volte sollecitato l’invio di una semplice richiesta alla Regione da parte dell’ufficio tecnico dell’Asl Brindisi per ottenere l’autorizzazione all’uso dei fondi già disponibili per la realizzazione della nuova struttura. Sono trascorsi altri sette giorni e questa lettera non è ancora arrivata. È incomprensibile questo immobilismo, mentre decine e decine di pazienti quotidianamente devono scontrarsi con questa critica situazione. Sono pronto a scrivere personalmente la lettera, se l’Asl ritiene, pur di sbloccare il procedimento autorizzativo”.

Fondi art. 20, Amati: “Bloccati 515 milioni per interventi sanitari a causa di mancata richiesta al Ministero”

 

“In tutto sono 515 milioni di euro i fondi bloccati per investimenti in sanità. Di questi, 245 per la mancata richiesta al Ministero della Salute di un accordo, e 270, a valere sulla delibera Cipe n. 51 del 2019, come conseguenza della mancata sottoscrizione dello stesso accordo. E a farne le spese, ovviamente, importantissimi interventi già programmati. Da questo momento la mia iniziativa su questa questione si farà petulante”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i lavori odierni delle Commissioni I e III riunite in seduta congiunta.

“Ecco quali sono gli interventi già programmati e in attesa di accordo per un ammontare complessivo di 245 milioni: arredi e attrezzature nuovo ospedale Monopoli-Fasano per € 28,500 milioni; riqualificazione ospedale San Paolo di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Di Venere di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Perrino di Brindisi per € 12,540 milioni; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale Giovanni XXIII di Bari per € 23,750 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del corpo infettivo ospedale Giovanni XXIII per € 8,455 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione oculistica del Policlinico di Bari per € 3,420 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione dermatologia del Policlinico di Bari per € 7,030 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione gastroenterologia del Policlinico di Bari per € 3,230 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione patologia medica del Policlinico di Bari per € 6,175 milioni; riqualificazione ospedale Barletta per € 8,455 milioni; riqualificazione ospedale Castellaneta per € 4,370 milioni; riqualificazione ospedale Cerignola per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale San Severo per € 6,555 milioni; riqualificazione ospedale Gallipoli per € 5,035 milioni; nuovo ospedale del Nord Barese per € 92,545 milioni.
Un programma dunque che coinvolge gran parte della rete sanitaria pugliese, la cui definizione comporterebbe la possibilità di accedere a ulteriori risorse pari a € 270 milioni, assegnati alla Puglia con delibera Cipe n. 51 del 2019”.

DH onco-ematologia BR, Amati: “Situazione grave. Soldi ci sono ma si attende una semplice lettera”

“È gravissima la situazione logistico-organizzativa del Day hospital di onco-ematologia di Brindisi: 130 pazienti al giorno in pochissimi metri quadri, con il personale che fa salti mortali per assicurare cura e dignità. Eppure servirebbe una semplice lettera per attivare il procedimento di realizzazione della nuova struttura, dopo che da diversi mesi abbiamo pure individuato la fonte di finanziamento. A questo punto attenderò non più di sette giorni, trascorsi i quali non risparmierò iniziative”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Nel sopralluogo di questa mattina, accompagnato dai direttori delle Unità operative interessate Saverio Cinieri e Domenico Pastore, ho avuto modo di rendermi conto, ancora una volta, di una situazione strutturale e logistica al limite della ragionevolezza. Stanze di trattamento super-affollate e anguste, corridoi occupati dagli schedari, sale di attesa insufficienti, ambulatori adattati in spazi ridotti, suddivisioni interne con paraventi e numerose altre criticità.
Sono mesi che seguo il problema, aiutando la Direzione generale nel reperire i fondi necessari alla realizzazione della nuova struttura, individuati nei residui non spesi dell’art. 20 della legge 67 del 1988.
Più volte ho sollecitato l’invio di una semplice relazione alla Regione per ottenere l’autorizzazione all’uso di quei fondi, così da partire con i lavori.
Per quanto sia noto il mio impegno ad aiutare la Asl di Brindisi nel risolvere i problemi, a volte anche svolgendo mansioni di portalettere, non posso tacere di fronte a questa inerzia, confidando di ritrovare già da domani un chiaro segnale d’interesse da parte della dirigenza Asl e in particolare del suo ufficio tecnico”.

Ospedale comunità Cisternino, Amati: “Si torna all’attività ordinaria. Finita la missione Covid”

Ospedale comunità Cisternino, Amati: “Si torna all’attività ordinaria. Finita la missione Covid”

“Ancora qualche ora e l’Ospedale di comunità di Cisternino tornerà all’attività ordinaria. Finisce dunque la missione di assistenza e cura per i malati Covid post acuti, nella speranza che la pandemia non faccia più emergere la necessità di nuove riconversioni”.

Lo dichiara il Presidente regionale della commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Il nuovo Ospedale di comunità di Cisternino ci ha fatto vivere un’esperienza difficile e meravigliosa. Difficile perché nata e cresciuta nel periodo più difficile e tragico della pandemia; meravigliosa perché vissuta in tempi record e fronteggiando le paure delle persone in buona fede e le ostilità di molti politici per beghe da posizionamento.
Ma ora è tutto passato e tutti possiamo dirci vincitori, anche quelli che con le loro profezie di sventura ci hanno incoraggiato a fare tutto ciò che serviva per smentirli.
Viene riconsegnata, dunque, alla città una nuovissima struttura che abbiamo già candidato a nuovi e ulteriori traguardi di efficienza, e penso all’ampliamento, nella speranza che nelle prossime settimane possa essere definita la gara per la realizzazione della strada d’accesso già finanziata dalla Regione. Ringrazio il personale sanitario, medici, infermieri, oss, ausiliari e pulitori, grazie ai quali è stata possibile l’attività di assistenza.
Ringrazio i manager della Asl Brindisi, a cominciare dal DG Giuseppe Pasqualone, e tutti i dirigenti, tecnici e imprese; un pensiero di amicizia e gratitudine, infine, ai miei compagni di strada sul campo in questa avvincente esperienza, Giampiero Bennardi e Martino Montanaro, con i quali in un giorno plumbeo, segnato da scetticismo e sfiducia, accettammo la grande sfida chiedendo a noi stessi un unico esito esigente: riuscirci. E penso che così sia stato; con umiltà, determinazione, senso del limite, pazienza e, infine, gentilezza, cioè quel sentimento che spesso non si fa ardere nel cuore preferendo il sabotaggio dei fatti per contrastare le persone che li realizzano”.

Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, Amati: “I lavori proseguono ma c’è ritardo su acquisto attrezzature, arredi e strade di collegamento. Non darò tregua“

“Mentre procedono come da cronoprogramma i lavori per la costruzione dell’edificio, si registrano preoccupanti ritardi per la gara di acquisto di attrezzature e arredi, e per la gara di realizzazione delle strade esterne di accesso. E poiché di quell’ospedale condivido, sin dalla programmazione e finanziamento con il governo Vendola, l’impegno quotidiano per il buon esito, non darò tregua nel sollecitare o assumere anche il ruolo di commesso, come ho sempre fatto, pur di vedere l’avvio al più presto dell’attività ospedaliera. C’è chi si limita alle visite di circostanza o a ripetere le cerimonie dell’alza bandiera e chi deve risolvere i problemi. La vita è così”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Sono mesi che sollecito i procedimenti di gara per l’acquisto di arredi e attrezzature, e per la realizzazione delle strade esterne d’accesso. Questi adempimenti hanno tra l’altro la necessità preliminare di mettere a punto gli atti sulle fonti di finanziamento; insomma, un lavoro che richiede dedizione e olio di gomito, e che non si presta al favore delle telecamere.
Di tale ritardo abbiamo preso atto nella riunione svoltasi in I Commissione lunedì scorso, attraverso la relazione dei dirigenti della Asl di Bari.
Poiché non vorrei che si finissero i lavori edili senza poter avviare l’attività, nei prossimi giorni avvierò un focus specifico di approfondimento e sollecitazione, che poco si presta alle celebrazioni e che non susciterà grandi solidarietà o aiuti, ma sono le uniche cose che ci permettono di realizzare le cose concrete”.

Asl BR, Amati: “Riparte attività a Ostuni e Cisternino, e continuano secondo programma i lavori a Francavilla, Fasano e San Pancrazio”

“Tutto pare indirizzarsi, compreso l’impegno del DG Pasqualone, verso la riapertura all’attività ordinaria dell’ospedale di Ostuni e, dopo le dimissioni degli ultimi pazienti, dell’ospedale di comunità di Cisternino. E nel frattempo l’impegno per modernizzare le strutture va avanti come da programma, a cominciare dal reparto di rianimazione di Francavilla Fontana, dalla ristrutturazione del PTA di Fasano e dall’allestimento dell’ospedale di comunità di San Pancrazio Salentino”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Con la fine della fase critica dell’emergenza Covid, l’impegno del DG e dei manager della Asl di Brindisi si sta indirizzando verso la riapertura immediata alle attività ordinarie di quasi tutte le strutture convertite in presidi Covid.
Nel frattempo è continuata, nel pieno rispetto della tempistica prevista, l’attività di modernizzazione di alcune strutture, quali il reparto di rianimazione di Francavilla Fontana, con fine lavori prevista entro giugno prossimo, il PTA di Fasano oggetto di ristrutturazione generale, con fine lavori prevista per fine estate 2022, e l’ospedale di comunità di San Pancrazio Salentino, con fine lavori prevista entro giugno prossimo.
Intensificherò l’impegno, inoltre, sui tempi procedurali di opere di altrettanta rilevanza, come il day hospital di onco-ematologia, in fase di finanziamento, l’ospedale di comunità di Brindisi, in fase di finanziamento, quello di San Pietro Vernotico, in fase di avvio lavori, e il completamento dei lavori di ampliamento di Ostuni, in fase di finanziamento”.

Soprintendenze, Amati: “Ragionevole richiesta di Decaro a Franceschini per ridimensionare potere arbitrario camuffato da tutela”

“È ragionevole la richiesta di Antonio Decaro al Ministro Dario Franceschini per ridimensionare il ruolo di potere di molti dirigenti e funzionari delle Soprintendenze, che impedendo spesso l’uso e la manutenzione di beni culturali e ambientali finiscono per favorire la loro distruzione”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Ho ancora nitido il ricordo esemplare di un parere negativo su un’importante opera pubblica, l’ospedale Monopoli-Fasano, perché sito su un terreno che, a dire dei funzionari, doveva restare indenne da trasformazioni per conservare la memoria di alberi non più presenti perché svellati da una tormenta del 1937.
Certo, quello sul nuovo ospedale fu un parere abnorme, paradossale e però non isolato, sia pur con portate meno imponenti ma purtroppo ripetute. A ciò si aggiunga che di qui ai prossimi tre-quattro anni, cioè il tempo di finalizzare in opere gli ingenti finanziamenti del Recovery, avremo bisogno di una pubblica amministrazione che parli speditamente una sola lingua, mettendo peraltro al primo posto l’attenzione nei confronti dei grandi programmi industriali di ambientalizzazione, a cominciare da quelli di realizzazione di impianti per fotovoltaico, eolico e biomasse.
È giunto il momento di dire perciò con estrema chiarezza queste cose e di richiedere un impegno straordinario rivolto a semplificare e accelerare tutti gli interventi di opere pubbliche e iniziative private consentite dalle leggi, perché l’estremismo conservativo e il rifiuto di qualsiasi tecnologia innovativa, come ideologia politica applicata agli atti amministrativi di gestione, rischia di trasformare paradossalmente l’ambientalismo in dottrina inquinante e la tutela paesaggistica in metodo distruttivo degli esempi di bellezza”.