Castello di Oria, Amati: “Proporrò finanziamento regionale per esproprio e fruizione pubblica. Un bene fortemente identitario, non può essere di proprietà privata”

(Foto Wikipedia)

Comunicato stampa del Consigliere e Assessore regionale Fabiano Amati

«Il Castello di Oria è uno dei monumenti più importanti della Puglia, ma da troppi anni vive una condizione inaccettabile: vincolato, chiuso al pubblico e dunque sottratto alla sua funzione civile e culturale.
Pur ringraziando i proprietari privati che sino a questo momento se ne sono presi cura, credo sia giunto il momento di riportarlo nella piena disponibilità della collettività, utilizzando gli strumenti che la legge statale già prevede. Per questo, prendendo a riferimento il prezzo di mercato stabilito dall’Agenzia delle Entrate – circa 4,5 milioni di euro –, o altro ritenuto più congruo, proporrò una legge regionale di dotazione finanziaria per consentire la richiesta di autorizzazione al Ministero della Cultura, così da mettere la Regione nelle condizioni di attivare la procedura di espropriazione per pubblica utilità, prevista dal Testo unico dei beni culturali. La norma consente l’esproprio dei beni culturali quando ciò risponde a un importante interesse pubblico, al fine di migliorare le condizioni di tutela e garantire la fruizione pubblica del bene. È il caso esatto del Castello di Oria.
L’immobile, come documentato nella relazione del 24 settembre 2021 dell’Agenzia delle Entrate – Ufficio Territorio di Lecce, è un complesso monumentale di straordinaria rilevanza storica e architettonica, vincolato dal 1955, che domina la città con le sue torri e la corte, circondato da un parco ricco di testimonianze archeologiche. Oggi è di proprietà privata ed è oggetto di un lungo confronto urbanistico, legato a vari tentativi di mutamento di destinazione d’uso compatibili con attività ricettive o di spettacolo.
L’esproprio rappresenta uno strumento legale di tutela e restituzione alla fruizione pubblica. Il Castello di Oria deve tornare a essere museo, luogo di visita, studio e vita cittadina. L’articolo 95 del Codice dei beni culturali distingue chiaramente i beni di interesse culturale che possono essere espropriati per garantire la fruizione pubblica, come nel nostro caso, da quelli che, ai sensi dell’articolo 96, riguardano solo immobili limitrofi, funzionali alla valorizzazione. Qui, invece, parliamo del bene stesso: il Castello, oggetto diretto del pubblico interesse. Quella dell’esproprio, per farlo rientrare nella proprietà regionale o comunale, è una scelta coerente con la giurisprudenza del Consiglio di Stato, che riconosce l’esproprio come strumento legittimo per assicurare la tutela e la fruizione dei beni di rilevante valore culturale.
È tempo che le mura di Federico II tornino a raccontare la nostra storia, non a nasconderla dietro cancelli chiusi».

Sanità: domani a Oria C-Entra il futuro organizza un incontro sul tema “Per un diritto della salute”

Proseguono le iniziative dell’Associazione C-Entra il futuro su importanti tematiche di interesse pubblico. Domani, martedì 30 luglio, a partire dalle ore 19,00, al Chiostro della chiesa di San Francesco d’Assisi di Oria (in via Sen. Martini) si discuterà della Sanità in Puglia nell’incontro d’approfondimento incentrato sull’argomento “Per un diritto della salute. Il paziente fragile nell’organizzazione dei percorsi di cura integrati”. Interverranno l’avv. Fabiano Amati, Consigliere regionale e fondatore dell’Associazione; la dott.ssa Fiorella Palazzo, Presidente della sezione Civile del Tribunale di Brindisi; l’avv. Mariella Fanuli, Esperta nella tutela della persona della famiglia e del minore; Gianfranco Aversa, Funzionario del Tribunale di Brindisi.

La serata sarà introdotta dai saluti di don Giuseppe Leporale e dal sindaco di Oria, dott.ssa Maria Carone. Presenta la dott.ssa Valentina Farina. L’incontro è aperto alla cittadinanza.

 

Futuro post-Xylella fastidiosa, domani a Oria un seminario con Amati

“FS17: una prospettiva…Favolosa?” è il titolo del seminario in programma per domani 21 febbraio, alle ore 16.00, nell’Aula Consiliare del Comune di Oria (via Epitaffio, n.1). L’incontro, promosso dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Brindisi, dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dall’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori e dalla Città di Oria, approfondirà esperienze e condividerà pareri per un futuro post-Xylella fastidiosa del territorio e dell’olivicoltura nella provincia di Brindisi. Interverrà il Consigliere regionale Fabiano Amati, che relazionerà sul tema “La prova scientifica, la decisione e il diritto”.

Gli interventi saranno moderati da Francesco Morleo (responsabile UNSIC della sede di Oria). La serata sarà aperta dai saluti di Maria Carone (sindaco di Oria); Antonio Greco (direttore CAA UNSIC s.r.l.); Alessandro Colucci (presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Brindisi); Adriano Abate (direttore Provinciale Confagricoltura di Brindisi); Enrico Pignatelli (presidente Circolo ACLI “Sant’Annibale Maria Di Francia” di Oria).

Seguiranno le relazioni su “La gestione del disseccamento rapido dell’olivo: stato attuale e prospettive” (Franco Nigro, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti; vice-presidente Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Brindisi); “Resistenza a Xylella fastidiosa in olivo: esperienze di campo e laboratorio” (Pasquale Saldarelli, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, Consiglio Nazionale delle Ricerche); “La FS17: caratteristiche salienti ed aspetti della produzione vivaistica” (Giacomo Carreras, presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari); “Esperienze pluriennali di gestione di impianti tradizionali e intensivi della varietà Favolosa” (Nicola Ruggiero, presidente Consorzio Oliveti d’Italia S.C.p.A.); “Il reinnesto dell’olivo con varietà resistenti al disseccamento rapido: stato attuale e prospettive” (Giovanni Melcarne, presidente del Consorzio dei Produttori Olio DOP Terra d’Otranto); “Comportamento varietale e qualità dell’olio” (Angela Canale, Capo Panel, esperta del settore olivicolo-oleario). Il seminario si chiuderà con l’intervento “La prova scientifica, la decisione e il diritto” – in programma alle ore 19.30 – del Consigliere regionale Fabiano Amati.