Xylella, Amati: “Bari e Nord Brindisino a rischio. Assessore e scienziati in audizione, turismo e produzione in pericolo, non c’è tempo da perdere”

“Non c’è tempo da perdere. Il piano di azioni per contenere la Xylella va modificato per provare a salvare la provincia di Bari e il Nord della provincia di Brindisi, a cominciare dalla piana degli ulivi monumentali. Per ottenere monitoraggi più incisivi, ho chiesto l’audizione dell’assessore e dei componenti del comitato tecnico scientifico”.

Lo dichiara il presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati, commentando la richiesta d’audizione in commissione dell’assessore all’Agricoltura, dei dirigenti e dei componenti del Cts.

“Il piano di azione per contrastare la Xylella – prosegue – deve avere qualche accortezza in più rispetto al minimo previsto dalla disposizioni europee e nazionali, nel monitoraggio del vettore e del batterio. Ridurre risolutezza e attenzione equivale a sperperare gli insegnamenti ricevuti dell’esperienza drammatica vissuta nel Salento ormai distrutto. Ora è in gioco la riduzione del danno in un’altra area a forte vocazione paesaggistica e produttiva, che non possiamo abbandonare al destino della distruzione”.

“Nelle aree oggi sotto attacco – sottolinea Amati – c’è il paesaggio più produttivo che abbiamo, cioè quello fondato sul turismo di alta gamma, e la produzione agricola più intensiva e tecnologica. Perdere questa grandezza produttiva senza aver combattuto con tutte le armi possibili – conclude – è uno scrupolo che non possiamo avere”.

Xylella, Amati: “Così non va. A morte Piana degli ulivi, agricoltura e turismo. Mobilitazione per monitoraggio speciale”

“Il Piano di azione sul monitoraggio Xylella non va bene. Così rischia di morire la Piana degli ulivi monumentali, un marchio agricolo di successo e il turismo di alta gamma. A prescindere dalle disposizioni europee, dunque, bisogna mobilitarsi affinché in quell’area sia istituito un programma di monitoraggio speciale, per difendere paesaggio, economia e prevenire l’ulteriore espansione del batterio”.

Lo dichiara il presidente della commissione bilancio e programmazione del Consiglio regionale Fabiano Amati.

“Ho fiducia nell’assessore Pentassuglia, anche in nome dell’antico sodalizio nell’amministrazione fattiva e critica, e nei confronti del Comitato tecnico scientifico di cui si avvale. Ed è proprio in coerenza con la prova scientifica offerta dai componenti del CTS, che ho deciso di avviare da oggi una campagna di confronto per giungere urgentemente al risultato auspicato.
Sulla base del vigente Regolamento UE sono state infatti ridotte a circa 5 km, rispetto ai 20 e 10 km, le rispettive larghezze delle fasce di contenimento e cuscinetto della zona infetta. Dai 30 km complessivi siamo dunque passati a 10 km.
Tale nuova delimitazione includerebbe dunque solo i focolai più avanzati (Fasano), escludendo tutti gli altri focolai e interrompendo l’azione massiccia di contenimento che serve per limitare l’espansione del contagio nella Piana degli ulivi monumentali e in provincia di Taranto.
Per questi motivi, c’è bisogno di un Piano di azione integrativa, finanziato dalla Regione e magari dallo Stato, per proseguire le efficaci azioni di contenimento poste in essere sinora e riguardanti la Piana degli ulivi monumentali, partendo dal nord del territorio di Carovigno.
Senza questa essenziale attività, idonea a conoscere quasi immediatamente lo stato di salute degli alberi, è più che plausibile prevedere la totale distruzione della Piana degli ulivi monumentali e la maggiore aggressività del contagio nei territori ancora indenni.
E a quel punto non ci sarebbe più nulla da fare per salvare paesaggio, produzione agricola di qualità e turismo di alta gamma. Cioè la combinazione di tutto quello che ci ha caratterizzato negli ultimi due decenni”.

Xylella, Amati: “Finalmente in cattedra vanno gli scienziati e a casa i creduloni. Ma abbiamo sofferto”

“Plaudo alla nomina di un comitato Xylella composto da personalità accordate con la prova scientifica. Mi ricordo quando eravamo non più di “quattro gatti”impegnati in questa missione con quotidiane sofferenze per fronteggiare accuse ingiuste, alcuni finiti dalla cattedra al processo, contro ambiguità politiche, negazionisti, fabbricatori di credulità, attori e cantanti travestiti da fitopatologi e agronomi. E mentre tutto ciò andava in scena, la Xylella avanzava e ora ci sta mettendo di fronte all’ultimo disperato tentativo di salvare il salvabile”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando la nomina del Comitato anti-Xylella.

“Le battaglie combattute con Donato Pentassuglia tra i banchi del Consiglio regionale, delle Commissioni e nelle strade, ci regalano oggi una notizia di conforto; e speriamo che non sia troppo tardi.
È sempre molto fastidioso aver ragione in ritardo, perché certifica la bontà di un’opinione nel tempo in cui – tuttavia – non si può fare moltissimo per mutare il corso della storia. Contribuirò ovviamente a lavorare e collaborare con l’amministrazione regionale e con tutte le istituzioni scientifiche, per fare in modo che l’ultima metà di Puglia sia risparmiata dal flagello Xylella.
E mentre parlo mi torna in mente il ricordo del Prof. Giovanni Martelli, che non ha potuto vedere questo primo risarcimento al valore pesantemente ferito degli studi e della ricerca”.

Xylella, Amati: “Rigenerare e contenere ascoltando la prova scientifica”

Una candidatura per tante buone ragioni | #4

Mi candido per continuare la dura battaglia che ho sostenuto per combattere la tragedia Xylella, sulla quale occorre sempre legare la coppia d’azioni ‘contenere + rigenerare’, ascoltando quello che la Scienza e la prova scientifica suggeriscono. Su questo, che è uno dei più gravi problemi che la Puglia ha, purtroppo, sottovalutato sino a quando non si rende visibile nei diversi territori e cioè troppo tardi, occorre portare avanti operazioni risolute con risorse adeguate, per impedire la diffusione del contagio a territori ancora indenni e che non stiamo difendendo come si deve”.

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, candidato alle Elezioni Regionali Puglia 2020, presentando il punto 4 del programma “Una candidatura per tante buone ragioni”.

“Su questo tema, ogni intervento deve essere corale e basato sul lavoro fatto dalle istituzioni scientifiche. Lotta al vettore, eradicazioni delle piante infette e monitoraggi con campionamento sono gli strumenti per rallentare il contagio, e magari arretrare gli ambiti delimitati. Ce lo impone il dovere che abbiamo nei confronti della Puglia e della sua più vasta integrità ambientale, paesaggistica e produttiva. Il mio impegno andrà sempre nella direzione contraria a quella seguita da negazionisti e creduloni, per abbracciare il metodo rigoroso della Scienza”.

Xylella, Amati: “Sputacchina in anticipo. Subito lavorazioni dei terreni per frenare contagio”

“Un appello. Non tralasciamo il problema Xylella. Quest’anno abbiamo pure la precocità della sputacchina; c’è quindi il rischio che i nuovi contagi possano arrivare prima del solito. Per questo è necessario avviare con urgenza i trattamenti di lavorazione superficiale su tutti i terreni agricoli, compresi quelli incolti, con particolare riferimento ad aratura e fresatura. Un’attività, questa, consentita dai provvedimenti sul contenimento del Coronavirus”.

Lo dichiara Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, con riferimento ai dati di monitoraggio dell’insetto vettore Philaenus spumarius (Sputacchina).

“Nonostante il momento complicato – prosegue Amati –, abbiamo un’altra urgenza da non tralasciare: quella della Xylella. Si ha notizia che in molte parti del territorio l’insetto vettore è già nelle fasi in cui ha abbozzato le ali ed è quindi prossimo alla fase adulta, cioè quella in cui è in grado di spostarsi e infettare le piante ospiti. Pertanto, è opportuno procedere con urgenza a ottemperare agli obblighi di lavorazione dei terreni, in tutte le zone, finalizzati a ridurre la popolazione dell’insetto nella sua fase di vita giovanile. L’intervento in questa fase è il più raccomandato, soprattutto per le zone ancora indenni. Si tenga conto, inoltre, che ai sensi dei provvedimenti sulle misure di contenimento sociale per il contrasto al Coronavirus, sono consentiti gli spostamenti per le lavorazioni dei terreni – conclude –, perché giustificati da comprovate esigenze lavorative di assoluta urgenza”.

Appello Primarie a Italia viva, Azione, Giusta causa e Dario Stefàno – Xylella: i ministri guardino la norma regionale sui reimpianti / rassegna stampa

Rassegna Stampa di oggi >>

 

#PRIMARIE: non partecipare alle Primarie rischia di rivelarsi il miglior aiuto a Emiliano, perché sicuramente perde chi non combatte. Per questo rivolgo un appello a Italia viva, Azione, Giusta causa e Dario Stefàno affinché possano prendere parte alla competizione e metto a loro disposizione la mia candidatura per aggiungere eventuali condizioni a garanzia del migliore svolgimento.

#XYLELLA e #REIMPIANTI: la norma regionale richiama la normativa statale (art. 149, comma 1, lett. b del Codice beni culturali) in materia di esenzione da autorizzazione paesaggistica in caso di attività agro-silvo-pastorale, salvo le previsioni dei piani paesaggistici. Nel nostro caso, al cospetto della gravissima problematica della Xylella, abbiamo ritenuto di garantire la biodiversità, e quindi un maggiore ostacolo alle mutazioni del batterio, attraverso la deroga all’obbligo di reimpianto delle stesse varietà olivicole.

 

 

 

Xylella, Amati e Pentassuglia: “Chiediamo ai Ministri competenti di guardare bene la norma regionale su reimpianti”

“Sono giunte dai ministeri dei Beni culturali e Ambiente alcune obiezioni sulla norma con cui il Consiglio regionale ha deciso, su nostra proposta, di derogare ai vincoli paesaggistici regionali, così da favorire la biodiversità e la varietà colturale nelle zone colpite dalla Xylella. È chiaro che questa norma serve a evitare la mutazione genetica del batterio, in grado di vanificare la ricostruzione produttiva e paesaggistica del Salento. Pertanto, chiediamo ai ministri Bellanova, Costa e Franceschini di prestare particolare attenzione al problema”.

Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati e Donato Pentassuglia, con riferimento alle richieste di chiarimento giunte dai ministeri dei Beni culturali e Ambiente sull’art. 26 della legge regionale 52/2019, recante “1. In conformità con le procedure e i limiti previsti dall’articolo 149, (comma 1, lettera b), del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e al fine di garantire la biodiversità agricola e la resistenza dell’ecosistema alle mutazioni o ricombinazioni del batterio della Xylella, è consentita nelle aree dichiarate infette l’attività di impianto di qualsiasi essenza arborea in deroga ai vincoli paesaggistico colturali, comunque denominati, apposti in forza di leggi regionali o di provvedimenti amministrativi di pianificazione sovraordinata o comunale”.

“La norma regionale richiama la normativa statale (art. 149, comma 1, lett. b del Codice beni culturali) in materia di esenzione da autorizzazione paesaggistica in caso di attività agro-silvo-pastorale, salvo le previsioni dei piani paesaggistici. Nel nostro caso, al cospetto della gravissima problematica della Xylella, abbiamo ritenuto di garantire la biodiversità – proseguono Amati e Pentassuglia -, e quindi un maggiore ostacolo alle mutazioni del batterio, attraverso la deroga all’obbligo di reimpianto delle stesse varietà olivicole. Una deroga, in buona sostanza, al PPTR vigente nella parte relativa agli ulteriori contesti, e quindi un via libera all’applicazione senza particolari formalità della disciplina statale prevista dal già citato 149. Un modo efficace, a detta pure del mondo scientifico, per porre riparo alla grave tragedia così da ricominciare a produrre e ricostituire il paesaggio andato distrutto”.

Chiediamo in ogni caso ai ministri competenti di prendere a cuore la questione – concludono – perché a prescindere dai profili procedurali o dalle diverse competenze tra lo Stato e la Regione, ciò che conta è ritrovare unità d’intenti nella gestione del problema, magari procedendo a ulteriori modifiche del protocollo d’intesa già vigente e senza dilungarsi in estenuanti scambi di memorie dinanzi alla Corte costituzionale”.

Xylella, C-Entra il futuro: “Si deroga ai vincoli per garantire biodiversità e maggiore resistenza alle mutazioni del batterio”

Nelle aree infette da Xylella si potranno piantare, in deroga ai vincoli paesaggistici, specie arboree diverse dagli ulivi, al fine di garantire la biodiversità agricola e la maggiore resistenza delle piante da reimpiantare alle mutazioni o ricombinazioni del batterio”.

Lo comunicano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, presentatori di un emendamento alla legge di assestamento di bilancio approvato oggi in Commissione.

Abbiamo presentato l’emendamento approvato in Commissione sulla base di richieste provenienti dal mondo agricolo e dalle istituzioni scientifiche. Si tratta – specificano i Consiglieri – di una norma che, in conformità con il codice dei beni culturali e ambientali, sancisce la possibilità – in deroga ai vincoli paesaggistici regionali – di reimpiantare colture diverse dagli olivi, per garantire la biodiversità agricola e la resistenza dell’ecosistema alle mutazioni o ricombinazioni del batterio Xylella”.

Primarie 2020 e reimpianti ulivi / rassegna stampa

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Primarie 2020: spenderò solo in carburante, quello che serve per andare a trovare il maggior numero di persone nei luoghi in cui vivono; userò Whatsapp e i social per presentare una scaletta di soluzioni chiare e impegnative. Non ho sostenitori vip, ma la forza di 21.039 testimonial.

Reimpianti ulivi: il protocollo tra ministeri afferma ciò che è già consentito chiaramente dalla legge (articolo 149 lettera b) del Testo unico. Non sarà accettata alcuna prescrizione amministrativa che in qualche modo aggiri la disposizione della legge statale, attribuendo alle autorità amministrative locali ambiti di valutazione fondate sulla discrezionalità o sulle ragioni d’opportunità, cioè su elementi meramente arbitrari.

 

Reimpianti ulivi e paesaggio, Amati: “Lunedì in Commissione audizione con Soprintendenza, sezione paesaggio della Regione e associazioni produttive”

 

“Per poter preservare il vincolo paesaggistico ad uliveto di migliaia di ettari sul territorio pugliese c’è la necessità di consentire e perorare il reimpianto delle cultivar ritenute resistenti, servendosi del giudizio e dell’operato della Scienza. Approfondiremo il tema reimpianto ulivi e paesaggio lunedì 11 novembre in quarta Commissione consiliare, su convocazione del Presidente Donato Pentassuglia, con l’audizione del Presidente della Giunta regionale, delle strutture regionali competenti unitamente alla Soprintendenza Belle arti e paesaggio”.

Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.

“C’è speranza per la produzione e per preservare il vincolo paesaggistico: le leggi vigenti consentono il reimpianto delle cultivar che hanno maggiore possibilità di resistere e rigenerare il paesaggio lunare salentino e studi scientifici da mesi stanno cercando la prova di resistenza al batterio di diverse cultivar. Nel momento in cui si impedisce il reimpianto delle cultivar più resistenti – conclude Amati – si finisce per determinare l’inutilità del vincolo e la legittimità di ogni richiesta di sua rimozione”.