Autorità portuale, Amati: “Gradimento Regione su nomina Patroni Griffi attesta condivisione sui programmi”

 

“Il gradimento espresso dalla Regione sul rinnovo dell’incarico a Ugo Patroni Griffi alla guida dell’Autorità di sistema portuale, indica la condivisione di tutte le iniziative realizzate e programmate. Spero che questo serva a spazzare via ogni polemica a uso politico e a utilizzare le migliori energie in direzione dei fatti”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“I fatti valgono sempre più delle parole.
Negli anni passati di gestione di Patroni Griffi abbiamo assistito a consensi da Bari e dissensi da Brindisi. E mentre i consensi silenziosi di Bari si trasformavano in opere, i dissensi rumorosi di Brindisi si trasformavano in inciampi, impedimenti e sabotaggi.
Per non farsi mancare nulla, sommando quindi confusione a confusione, a Bari il dibattito pubblico comunale sulle opere portuali coinvolgeva la Regione come ente amico e a Brindisi come ente avversario.
Con il rinnovo dell’incarico a Patroni Griffi, arrivato con il consenso della Regione e a valere sulle opere in programma a Bari e Brindisi, si mette fine pure a qualche equivoco alimentato ad arte, per cui non potrà più essere smentito il fatto che la Regione Puglia, guidata da Michele Emiliano, approva l’operato complessivo dell’Autorità di sistema portuale, sia per competenze funzionali che per condivisione politica.
E ora a lavoro”.

Nuovo Porto di Otranto, Amati: “Consiglio regionale rompe ogni indugio: subito la convenzione e l’avvio dei lavori”

“Subito la sottoscrizione della convenzione per il nuovo Porto di Otranto e l’avvio dei lavori. Oggi il Consiglio regionale ha rimosso un ultimo ostacolo, peraltro infondato, posto dalla sezione ambiente della Regione, che rischiava di compromettere, di contro, l’ottimo lavoro svolto dalla sezione demanio e le aspettative di progresso della nostra Regione”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Ho presentato oggi un emendamento, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, per dichiarare la validità temporale dei provvedimenti di Valutazione d’Impatto Ambientale scaduti durante il periodo di emergenza Covid, in conformità con le leggi statali. Per quanto tale prospettiva è sancita, come detto, dalla legge statale, sul fronte dell’applicazione regionale si stavano riscontrando punti di vista diversi e non coerenti con le norme nazionali, e non solo con riferimento al nuovo Porto di Otranto, per cui mi è sembrato necessario proporre una disposizione di carattere interpretativo.
Ora confido nell’immediata sottoscrizione della convenzione, peraltro già predisposta dalla sezione Demanio, per poter avviare i lavori di questa importantissima infrastruttura portuale, così come auspica una condotta amministrativa generale sempre improntata a risolvere i problemi piuttosto che a crearli”.

A2A Brindisi, Amati: “Si discute su un micro impianto e nessuno chiede notizie sull’intera area. Audizione”

“Si discute animatamente sull’insediamento di un micro impianto e nessuno chiede ad A2A quali siano le intenzioni sul futuro produttivo dell’immensa area retroportuale di cui è proprietaria. E, come al solito, mi occuperò io delle domande più rilevanti per Brindisi, chiamando in audizione A2A e Autorità di sistema portuale”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“In questi giorni si sta sviluppando un dibattito, a tratti euforico e a tratti infuocato, su un investimento relativo a un piccolissimo impianto di trattamento rifiuti con tecnologia tradizionale.
Poiché è ampiamente prevedibile che tra qualche ora la questione rientri tra i fatti meno che ordinari e nel silenzio, vorrei approfittare dell’occasione per accendere l’attenzione su una questione molto specifica e concreta: la destinazione della vasta area retroportuale nella disponibilità di A2A.
Non ho alcun dubbio che quell’area debba rapidamente essere convertita per ospitare nuove iniziative produttive accordate con l’attività portuale e con i programmi di sviluppo adottati dall’Autorità competente. È quello un sito di notevole ampiezza e importanza, che però non può essere lasciato senza missione, nell’attesa di novità che allo stato non riesco a intravedere.
Per questo motivo credo sia importante conoscere direttamente dai proprietari le strategie industriali e produttive che hanno in animo di realizzare, così da predisporre il dibattito pubblico sulle cose che hanno maggiore rilievo e durata”.

DPP al Pug di Brindisi, Amati: “Giunta comunale tratta il Porto come approdo per pesca amatoriale. C’è bisogno di grandi opere”

“La Giunta comunale di Brindisi tratta il suo porto come se fosse un approdo per la pesca amatoriale e non come un’immensa infrastruttura di produzione di servizi. E tutto ciò è dimostrato nelle pretese contenute nel Documento Programmatico Preliminare al PUG. Per fortuna sono quasi certo che non se ne farà nulla, sia perché il PD ostacolerà tali previsioni, sia perché le pretese ideologiche fuori dalla realtà non hanno mai le gambe per camminare”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Il DPP dice ciò che non è: che abbiamo grandi fondali per accogliere tutti i traffici più proiettati nella modernità.
Abbiamo invece bisogno di realizzare grandi opere portuali, comprese quelle per aumentare la profondità dei fondali, proprio per candidare il porto di Brindisi nel mondo del gigantismo navale; fuori da questa ipotesi il mondo dei commerci e dei traffici ci considererà inospitali e non verrà mai a trovarci.
Per parte mia combatterò una battaglia politica senza sconti per dare a Brindisi ciò che merita e per evitare che un’opinione politica possa imporsi di nascosto: esprimere cioè la contrarietà alle grandi opere di ammodernamento portuale attraverso un documento di pianificazione che disegna un mondo che non c’è”.

Nuovo porto di Otranto, Amati: “Condotte d’acqua è pronta, nei prossimi giorni sarà rilasciata la concessione regionale e poi i lavori”

“Condotte d’acqua S.p.A. conferma l’interesse alla realizzazione del nuovo porto di Otranto e si dichiara pronta a cominciare i lavori. Entro domani sarà inviato l’ultimo atto mancante, la SOA, e nel giro di pochi giorni la Regione rilascerà la concessione”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando l’audizione svoltasi oggi in V Commissione con la società Condotte d’Acqua S.p.A., il Comune di Otranto e il Direttore di Dipartimento Bilancio.

“Sino a qualche giorno fa si parlava dell’abbandono dell’importante programma, che avrebbe rappresentato un grave danno per l’economia turistica pugliese.
Oggi invece il tempo si è messo al bello e dal dialogo tra il rappresentante della società prof. Giovanni Bruno e il Direttore del Dipartimento Bilancio dott. Angelosante Albanese, è venuto l’impegno per un cronoprogramma rapidissimo.
Entro domani mattina Condotte d’acqua presenterà la certificazione SOA e la Regione si è impegnata a rilasciare in pochissimi giorni la concessione. A quel punto, scontati i tempi di legge, potranno avviarsi i lavori per poi concludersi entro 36 mesi dall’avvio”.

Autorità portuale Brindisi, Amati: “Consiglio di Stato dà ragione a Patroni Griffi e censura il mal di firma: avanti tutta con le opere”

“La sentenza del Consiglio di Stato sulle opere portuali dice che aveva ragione il Presidente Ugo Patroni Griffi e che le norme vanno interpretate nella loro logica e cronologia piuttosto che usate per assecondare il mal di firma della burocrazia. Dopo questa parentesi spero che sia dato l’avanti tutta a queste opere e a tutte quelle che servono a Brindisi e al suo porto”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando la sentenza del Consiglio di Stato numero 8356, pubblicata oggi, e relativa conformità delle opere di realizzazione di una recinzione che delimita l’area portuale dalla Stazione Marittima fino alla banchina di Punta dell’arco, mediante l’installazione su un basamento in calcestruzzo di un recinto con pannelli alternati in acciaio corten e trasparenti, con relativi impianti di videosorveglianza ed antintrusione, oltre a n. 17 varchi portuali, in parte sostitutivi di quelli esistenti, con installazione di strutture in fabbricato leggero con tettoia attigua.

“Mi spiace molto che in tutta la fase processuale l’Autorità di sistema portuale abbia avuto come contraddittore, tra gli altri, il Comune di Brindisi, che per missione dovrebbe invece sostenere l’attivismo infrastrutturale e quindi una maggiore predisposizione a interpretare le norme nel loro senso produttivo, cioè quello per cui nella specie furono approvate, e non in funzione di burocratismo difensivo. Il Consiglio di Stato ha infatti sentenziato che i Piani Regolatori Portuali approvati antecedentemente alla legge n. 84 del 1994, non hanno effetti di conformazione del territorio, così come più volte ribadito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il Piano regolatore portuale di
Brindisi, risalente al 1975, non poteva essere dunque considerato come parametro giuridico ai fini della valutazione di conformità urbanistica degli interventi proposti dall’Autorità portuale, considerato peraltro che le sue prescrizioni non erano mai state recepite in qualche modo nelle previsioni del piano regolatore comunale.
E tale assunto non può essere superato nemmeno dalla variante al piano portuale di Brindisi operata nel 2002 in relazione ai pontili a pettine di S. Apollinare. L’annessione di tale nuova opera accanto a quelle già previste nel Piano regolatore portuale del 1975 (la variante estremamente limitata in portata riguardò l’edificazione di tre pontili a pettine e la realizzazione di una banchina di riva), non può avere la caratteristica dell’aggiornamento complessivo previsto della legge e dunque necessario al fine di modificarne la natura, da mero atto di programmazione di opere marittime a strumento urbanistico.
Secondo il Consiglio di Stato pure i rilievi preliminari del Comune sono confutabili, perché le opere eseguite sul demanio sono soggette all’obbligo di conformarsi alle disposizioni urbanistiche vigenti e ai relativi controlli, fermo restando che, per tali interventi ‒ per i quali non è richiesto il previo rilascio di titolo abilitativo ‒ è necessario l’accertamento di
conformità con le prescrizioni urbanistiche ed edilizie, effettuato secondo le modalità procedimentali previste dalla legge. Infatti: le ipotesi in cui l’opera, per quanto conforme sostanzialmente allo strumento urbanistico, non sia stata preceduta dalla sequenza procedimentale autorizzatoria prevista dalla legge, costituisce un istituto generale contemplato dal testo unico dell’edilizia, applicabile anche agli interventi edilizi realizzati su area demaniale”.