Sì della V commissione alla proposta di legge di semplificazione del procedimento amministrativo in materia di VIA (primo firmatario Fabiano Amati, unitamente a Donato Pentassuglia, Antonio Maniglio, Nicola Marmo, Giuseppe Romano, Ignazio Zullo, Salvatore Negro, Erio Congedo, Arnaldo Sala, Ruggiero Mennea, Maurizio Friolo, Giovanni Epifani, Michele Monno, Filippo Caracciolo, Giuseppe Longo, Andrea Caroppo, Nicola Canonico, Francesco Ognissanti, Michele Boccardi, Francesco Damone, Leonardo Marino, Michele Mazzarano, Gerardo De Gennaro e Antonio Camporeale) e al disegno di legge in materia di Autorizzazione integrata ambientale.
Il primo provvedimento è stato approvato con alcuni emendamenti presentati dall’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, con il solo voto contrario di Francesco Laddomada (LPpV) e modifica e integra la L.R. n. 11/2001 (norme sulla valutazione dell’impatto ambientale), già modificata dalle LL.RR. nn. 44/2012 (Valutazione ambientale strategica) e 16/2013 (interpretazione autentica in materia di efficacia di verifica di assoggettabilità a VIA).
La pdl punta a ottimizzare e razionalizzare i tempi decisionali, semplificandone i passaggi e perseguendo una maggiore coinvolgimento partecipativo dei soggetti istituzionali interessati, mediante lo strumento della Conferenza dei servizi curata della specifica Autorità competente. La VIA assorbe, sostituisce e snellisce una serie di ulteriori autorizzazioni e provvedimenti in materia ambientale e di tutela del patrimonio culturale nonchè di opere pubbliche e di pubblica utilità per progetti di impianti di produzione di energie da fonti rinnovabili.
Laddomada ha espresso voto contrario facendo riferimento alla relazione presentata dall’assessore Nicastro che evidenzia la procedura di infrazione europea in materia cui il nostro Paese è soggetto, che lascia spazio a una legislazione in evoluzione dalla quale dovranno derivare le linee guida per le Regioni, sulla base delle quali sarà necessario rivisitare le disposizioni regionali, senza contare l’interlocuzione in corso con le altre Regioni per orientare i pareri a un migliore coordinamento. “Questa fretta non si giustifica su una materia così delicata” , ha detto Laddomada.
Il disegno di legge in materia di AIA (approvato all’unanimità) distribuisce in maniera piu’ organica le competenze tra Regione (che si è riservata in particolare quella relativa agli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani) e Province; le modalità di corresponsione, in relazione alle attività svolta per il rilascio dell’AIA, delle relative tariffe alla Regione Puglia (per l’istruttoria) e all’ARPA (per i controlli e per quelli programmati con prelievi e analisi). Infine, entro 3 mesi dall’approvazione della legge regionale, sarà emanato apposito regolamento regionale con le modalità per l’iscrizione, la tenuta e la gestione dell’elenco dei tecnici competenti in acustica ambientale.