“Che brutta abitudine la polemica senza fatti. Il Sindaco di Brindisi ha qualche problema con i bilanci.
Nel bilancio dell’Asi non è irrilevante il parere dei Revisori dei conti, così come nei comuni serve il parere del dirigente del servizio finanziario. E se la Provincia e Comune di Brindisi sono a conoscenza di gestioni opache del passato sono invitati a segnalare e denunciare, così come sono pregati di controllare consulenze, assunzioni, incarichi professionali e donazioni. Insomma, il rispetto della regolarità amministrativa dovrebbe essere buona abitudine di tutti i soci dell’Asi”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati, con riferimento alla riunione svoltasi ieri tra gli amministratori e alcuni soci del Consorzio Asi e l’Assessore regionale allo
Sviluppo economico.
“Quando qualche mese fa dichiarai – prosegue Amati – che mi sarei occupato di Brindisi, forse qualcuno pensò che mi sarei messo a ingrossare le fila del ‘bla bla bla’ inconcludente. Vorrei invece far sapere che l’impegno a occuparmi di Brindisi consiste nel mettere mano a una serie di problemi, provando a lasciare a riposo coloro che non solo non li risolvono ma paiono impegnati a crearli. Brindisi è una città con un potenziale da fare invidia; l’unica cosa infatti che non si può fare è una stazione sciistica. Per questo motivo c’è bisogno che su ogni cosa si decida rapidamente e si ripristinino regolarità amministrativa e buon senso, mettendo da parte i traffichini peripatetici.
Sembra inverosimile, per fermarsi alla questione del Consorzio Asi, che non si possa avere il piacere di capire quali siano le questioni tecniche su cui ci si confronta, e che tutto il dibattito abbia l’impronta dell’allusione e del messaggio cifrato.
Non serve molto per capire che il nostro ruolo di amministratori pubblici consiste nell’andare al fondo delle questioni, coinvolgendo tutte le figure che le leggi prescrivono per assicurare il buon andamento, impegnandosi a ripristinare la regolarità amministrativa qualora necessario e denunciando eventuali mancanze – se ci fossero – del passato, del presente e del futuro.
E mentre mi rileggo capisco che forse solo a Brindisi c’è bisogno di un comunicato stampa per puntualizzare l’ovvio, con l’aggravante che sull’ovvio si riesce pure a fare polemica”.