L’amore e l’intelligenza artificiale. Il mio articolo per La Gazzetta del Mezzogiorno

Ma l’amore potrà essere aiutato e controllato dall’Intelligenza Artificiale?

È un’ipotesi plausibile e forse vicina: app capaci di leggere i battiti, interpretare gli sguardi, consigliare una pausa o suggerire se vale ancora la pena restare insieme. Come nel film “Quello che le donne vogliono”, ma con l’algoritmo al posto del pensiero magico.
Ma allora, cosa resterà di davvero umano?
Forse un’unica cosa: restare. Anche quando tutto sembrerà andare a rotoli e l’’AI ci dirà “fuggi”.
Perché l’amore non è solo ciò che si sente. E anche ciò che si decide di non smettere di sentire. Nonostante tutto.

Questo e altro nel mio articolo di oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno.

 

Pubblicato da

Fabiano Amati

Nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 18 ottobre 1969. Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, svolge la professione di Avvocato. E’ attualmente Assessore Bilancio, Ragioneria, Finanze, Affari Generali della regione Puglia.