Dichiarazione del Presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Mancano 22 giorni al fine lavori per la struttura del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. La prima pietra fu messa il 26 settembre 2018. Sono passati quasi sei anni, conditi da speranza, rabbia, impegno, soluzione di problemi imprevisti e decisioni spendaccione, irrituali e abnormi ancora prive di giustificazioni. Al 5 giugno 2024 di giorni ne saranno passati 2.079, circa 1.000 in più rispetto alla data contrattuale stabilita in origine.
I lavori dovevano inizialmente terminare, infatti, il 6 settembre 2021, ossia dopo 1.000 giorni dalla consegna dei lavori, avvenuta l’11 dicembre 2018.
Successivamente, la stazione appaltante offrì generosamente all’impresa la possibilità di realizzare i lavori diversamente da come era stato progettato (per blocchi), al fine venire incontro alle difficoltà economiche dell’appaltatrice Astaldi, in concordato preventivo in continuità e poi acquisita da Webuild, con trasferimento della commessa alla società del gruppo Partecipazione Italia.
Questa situazione di difficoltà iniziale, congiunta al Covid e alle decisioni giuridicamente abnormi del Collegio consultivo tecnico, riferite alla pandemia e ad altri aspetti infondati sia in fatto che in diritto – ma su questo siamo ancora in attesa delle più opportune impugnative -, ha fatto slittare la fine lavori di ulteriori mille giorni.
Ma ora siamo alle battute finali. Pochi giorni e la struttura sarà consegnata alla ASL, per cominciare la fase di allestimento con arredi e attrezzature; e su questo siamo in attesa del decreto del Ministro della Salute per mettere a disposizione la somma di 85 milioni di euro, già destinata al nuovo ospedale.
In vista delle ultime attività è opportuno che la ASL organizzi al meglio la fase del trasferimento, centralizzando ogni decisione operativa e respingendo ogni forma di dilettantismo travestita da buona volontà. Abbiamo da aprire un ospedale, al più presto, ed è quindi ora di mettere al servizio della missione il personale più adeguato.”