Screening neonatale, Amati e Piemontese: “Puglia regione più avanzata in Italia su SMA e 60 malattie metaboliche, compresa MLD, e primi al mondo per progetto Genoma. Grazie O.Ma.R”

Comunicato stampa degli assessori regionali Fabiano Amati e Raffaele Piemontese, commentando i dati emersi dal volume pubblicato dall’Osservatorio Malattie Rare (OMAR).

“La pubblicazione del volume ‘Screening della SMA: la responsabilità di una scelta’, a cura dell’Osservatorio Malattie Rare (OMAR), conferma il primato della Puglia nella lotta all’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e nelle politiche di screening neonatale. Dal 1° dicembre 2021, la nostra regione è infatti la prima in Italia a garantire il test obbligatorio per la SMA a tutti i neonati, effettuato presso il laboratorio di Genetica Medica dell’Ospedale Di Venere di Bari. Grazie a questa scelta lungimirante, sono stati diagnosticati 10 casi, tutti trattati tempestivamente presso l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, permettendo ai bambini di crescere senza alcun sintomo della malattia. È la dimostrazione concreta che la diagnosi precoce e l’accesso immediato alle cure salvano la vita.”
“Dallo stesso lavoro editoriale emergono notizie su altre regioni italiane che fanno spiccare l’attività pugliese: la Puglia è la regione italiana che assicura lo screening neonatale per il più alto numero di malattie metaboliche ereditarie, ben 61, grazie alla Legge Regionale n. 17 del 12 agosto 2022 e alla Legge Regionale n. 15 del 15 giugno 2023. Lo screening neonatale super esteso, introdotto con queste normative, è stato avviato concretamente il 21 novembre 2022 presso il laboratorio dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, punto di riferimento per l’intero sud Italia.
Attraverso la legge del 2022 fu aggiunta, in particolare, la Leucodistrofia Metacromatica (MLD), una patologia gravissima per cui la diagnosi precoce è fondamentale, così come sta emergendo in queste ore con numerose campagne di sensibilizzazione.
Nella pubblicazione di OMAR non vi sono riferimenti, ovviamente, sugli ulteriori progetti innovativi delle regioni e per quanto ci riguarda al progetto Genoma-Puglia: su questo sono pochissimi gli Stati del mondo che lo hanno attivato, ma nessuno lo ha fatto su tutti i neonati, con finanziamento pubblico e per un pannello di 407 geni per verificare 480 condizioni di malattie. Anche su questo speriamo che in Italia si generi un fenomeno imitativo, magari con l’approvazione della proposta di legge già depositata al Senato.
“Ringraziamo l’Osservatorio Malattie Rare per il prezioso lavoro di approfondimento e divulgazione, che aiuta a diffondere consapevolezza su un tema così importante. Il nostro obiettivo è far sì che ogni bambino abbia la possibilità di crescere sano e senza disabilità evitabili. La Puglia ha la sua strada e i suoi primati, ma ora ci auguriamo che lo stesso livello d’attenzione sia assicurato dalle altre regioni. Essere d’esempio per essere imitati è punto d’orgoglio.”
_____

ELENCO MALATTIE SCREENATE IN PUGLIA

Malattie metaboliche ereditarie
1. Fenilchetonuria (PKU)
2. Iperfenilalaninemia benigna
3. Deficit della biosintesi del cofattore biopterina
4. Deficit della rigenerazione del cofattore biopterina
5. Tirosinemia di tipo I
6. Tirosinemia di tipo II
7. Tirosinemia di tipo III
8. Malattia delle urine a sciroppo d’acero
9. Omocistinuria (difetto CBS)
10. Omocistinuria (deficit severo di MTHFR)
11. Deficit di glicina N-metiltransferasi
12. Deficit di metionina adenosiltransferasi
13. Deficit di S-adenosilomocisteina idrolasi
14. Citrullinemia di tipo I
15. Citrullinemia di tipo II (deficit di Citrina)
16. Acidemia argininosuccinica
17. Argininemia

Acidemie organiche
18. Acidemia glutarica di tipo I
19. Acidemia isovalerica
20. Deficit di beta-chetotiolasi
21. Acidemia 3-idrossi-3-metilglutarica
22. Acidemia propionica
23. Acidemia metilmalonica (Mut)
24. Acidemia metilmalonica (Cbl-A)
25. Acidemia metilmalonica (Cbl-B)
26. Acidemia metilmalonica con omocistinuria (Cbl-C)
27. Acidemia metilmalonica con omocistinuria (Cbl-D)
28. Deficit di 2-metilbutirril-CoA deidrogenasi
29. Aciduria malonica
30. Deficit multiplo di carbossilasi
31. Acidurie 3-metilglutaconiche
32. Deficit 3-metilcrotonil-CoA carbossilasi
33. Deficit 2-metil-3-idrossibutirril-CoA deidrogenasi

Difetti del metabolismo degli acidi grassi
34. Deficit del trasporto della carnitina
35. Deficit di carnitina palmitoil-transferasi I
36. Deficit di carnitina palmitoil-transferasi II
37. Deficit di carnitina-acilcarnitina traslocasi
38. Acidemia glutarica di tipo II
39. Deficit della proteina trifunzionale mitocondriale
40. Deficit di acil-CoA deidrogenasi a catena molto lunga (VLCAD)
41. Deficit di 3-idrossi-acil-CoA deidrogenasi a catena lunga (LCHAD)
42. Deficit di acil-CoA deidrogenasi a catena media (MCAD)
43. Deficit di 3-idrossi-acil-CoA deidrogenasi a catena media/corta
44. Deficit di acil-CoA deidrogenasi a catena corta (SCAD)
45. Deficit di isobutirril-CoA deidrogenasi

Altre malattie metaboliche
46. Galattosemia
47. Deficit di biotinidasi

Malattie endocrino-metaboliche e genetiche
48. Ipotiroidismo congenito
49. Fibrosi cistica
50. Atrofia muscolare spinale (SMA)

Malattie da accumulo lisosomiale
51. Malattia di Fabry
52. Malattia di Pompe
53. Malattia di Gaucher
54. Mucopolisaccaridosi di tipo I
55. Leucodistrofia metacromatica (MLD)

Immunodeficienze congenite severe
56. Immunodeficienza severa combinata (SCID)
57. Agammaglobulinemia legata all’X (XLA)

Malattie neuromuscolari e altre patologie genetiche
58. Deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (DDC)
59. Distrofia muscolare di Duchenne (DMD)
60. Adrenoleucodistrofia legata all’X (X-ALD)
61. Sindrome adreno-genitale (iperplasia surrenalica congenita)

Diagnosi precoce SMA, Amati: “I consiglieri lavorano con rapidità e la Giunta chiede tempo. Speriamo in prossimo Consiglio”

“La diagnosi precoce della SMA dovrebbe comportare una decisione precocissima dell’amministrazione, così precoce che si sarebbe dovuta prendere ieri. Se la proposta di legge di rendere obbligatorio il prelievo di una goccia di sangue dai piedini dei bimbi pugliesi è in grado di aiutarci ad anticipare al massimo l’avvio della terapia farmacologica più efficace, come hanno deciso all’unanimità in Commissione tutti i Consiglieri regionali, non è molto lineare che il Governo regionale chieda tempo per approfondire una proposta su materia che a rigore dovrebbe essere già stata approfondita. Noi consiglieri siamo tutti pronti per lavorare sull’argomento, eventualmente emendare e infine per votare, speriamo che al prossimo Consiglio anche l’assessore Lopalco sia in grado di intestarsi con noi questa grande iniziativa”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, promotore della proposta di Legge sulla diagnosi neonatale dell’Atrofia muscolare spinale (SMA), sottoscritta da altri 19 consiglieri di tutti i gruppi.

“Nella cura di tutte le malattie per cui ci sono cure o possibilità terapeutica di contenerle, il tempo ha un così alto valore morale per cui non è ammissibile sprecarlo.
La materia dello screening neo natale per le malattie neuro-muscolari già sconta un ritardo del governo nazionale di oltre due anni, cioè da quando nel dicembre 2018 il Parlamento decise che questo tipo di diagnosi era un livello essenziale di assistenza.
In questi mesi abbiamo conosciuto il dramma di un farmaco non prescrivibile per via di diagnosi tardive, che ci ha sbattuto in faccia l’importanza di uno screening facilissimo, purtroppo non ancora obbligatorio su tutti i bimbi nati, nonostante la sua acclarata efficacia e i costi contenuti. E tutto questo con una conseguenza anche paradossale: mentre per sottili giri burocratici ci dilunghiamo nell’autorizzare innovative tecniche diagnostiche, la ricerca scientifica già lavora per superarle con nuove tecnologie; in questo caso con il sequenziamento dell’esoma, cioè una piccolissima percentuale del materiale genetico responsabile di tutta la costruzione dell’organismo umano. Ed è in questo scarto temporale tra innovazione tecnologica e decisione politica che spesso si annidano la maggior parte dei nostri problemi e una conseguente riduzione di reputazione delle istituzioni pubbliche, nonostante ci siano esempi non rarissimi di attività accordata alla prova scientifica e soprattutto tempestiva.
Per oggi è andata così. Confido nell’approvazione della proposta di legge nella prossima seduta di martedì 30”.

Diagnosi precoce SMA, Amati: “Commissione approva proposta di legge; nostro contributo alla giornata delle malattie rare”

“Una decisione meravigliosa per la giornata delle malattie rare. Il prelievo obbligatorio di una goccia di sangue a tutti i neonati pugliesi per diagnosticare precocemente la SMA: è questo l’oggetto di una proposta di legge approvata oggi in Commissione sanità. Siamo purtroppo già in grave ritardo e perciò sono contento dell’approvazione e della sottoscrizione di tutti i colleghi consiglieri”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bbilancio e programmazione Fabiano Amati, promotore della legge ‘Screening obbligatorio per l’atrofia muscolare spinale – SMA”, con i consiglieri Caracciolo, Vizzino, Paolicelli.

“Ringrazio il presidente della Commissione Mauro Vizzino, che ha reso precoce una decisione avente come oggetto una diagnosi la cui precocità è necessaria per salvare la vita. Appunto.
Lo screening neonatale per tutti i neonati e per le malattie neuromuscolari è un livello essenziale di assistenza dalla fine del 2018, attraverso la legge statale di bilancio per il 2019. È davvero ingiustificabile, dunque, che da oltre due anni si attenda l’aggiornamento dell’elenco degli screening da parte dal Ministero della Salute, nonostante si sappia che per queste malattie la diagnosi precoce è strettamente collegata alla possibilità di poter accedere o meno alle più innovative cure, a partire dalle terapie geniche.
E in questo senso spero che la decisione pugliese possa servire anche da sollecitazione, affinché l’obbligo di screening sia esteso all’intero Paese.
L’atrofia muscolare spinale – SMA è una malattia causata dalla degenerazione dei motoneuroni, prima causa di mortalità infantile e definita rara per la sua incidenza compresa tra 1/6000 a 1/10000. La diagnosi molecolare di SMA può essere realizzata mediante un test che metta in evidenza l’assenza di funzione di un gene e interpelli un gene omologo a quello che ha subito la perdita di funzione, così da stabilire la gravità della malattia. Poiché la SMA si presta bene a programmi di screening neonatale è più facile con diagnosi precoce l’utilizzo di diverse terapie, ma tutte comunque con maggiore efficacia di successo in base alla precocità dell’avvio del trattamento. Se diagnosticata in tempo, diverse possono essere le terapie a cui poter sottoporre i neonati entro i 6 mesi di vita. Un esempio per tutti, la possibilità di poter ottenere il farmaco Zolgensma nome che abbiamo imparato a conoscere con le storie di Melissa, Federico, Paolo e Marco che hanno superato i 6 mesi e che non possono accedere a questa terapia in base alle norme AIFA. Per questo lo screening neonatale diventa una possibilità di riconoscere in tempo la malattia e la proposta di legge approvata oggi in Commissione renderà obbligatorio lo screening con un test genetico effettuato entro e non oltre l’arco temporale di 2-5 giorni dall’accettazione del campione prelevato e con le modalità stabilite dal centro di riferimento. In caso d’identificazione di un neonato affetto da SMA, il risultato dovrà essere confermato su un nuovo campione di DNA estratto dallo stesso materiale prelevato, comunicato al Punto nascita di riferimento e da questo alla famiglia, che verrà indirizzata presso un servizio di Genetica medica della Regione per effettuare una completa consulenza specialistica. Spero ora nell’immediata approvazione della proposta di legge in Consiglio regionale, affinché si possa partire subito, considerando che il testo è autoesecutivo e che quindi non ha bisogno di alcun provvedimento amministrativo d’esecuzione: una pratica in Italia molto abusata e che purtroppo ci rende spesso intempestivi.
Ovviamente lo screening neonatale è solo una tappa. In questi anni la genetica medica sta mettendo a punto tecnologie che il sol pensiero reclama ottimismo. Stiamo andando infatti verso il sequenziamento esomico, cioè analisi del 1-2% del genoma che codifica i geni, filtrato ad evitare che possano essere registrate variazioni di significato incerto, ovvero mutazioni in geni che lascerebbero presagire diagnosi per malattie indesiderate ad esordio in età adulta, per le quali al momento non vi è alcuna cura”.