Amati domani a Francavilla Fontana per presentare il libro “La storia assetata. Cent’anni di Acquedotto”

 

Domani (mercoledì 29 gennaio), alle ore 18.00, nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Francavilla Fontana (in piazza Umberto I, 31/35), sarà presentato il libro La storia assetata. Cent’anni di Acquedotto (Faso Editrice) di Fabiano Amati, Consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio. Il volume sui cent’anni dell’Acquedotto Pugliese, con prefazione di Giuseppe De Tomaso (direttore de «La Gazzetta del Mezzogiorno»), traccia un percorso nella storia della più grandiosa opera infrastrutturale realizzata dopo l’Unità di Italia attraverso i suoi protagonisti, corredato da ampio materiale fotografico.

Relatore della serata sarà il prof. Domenico Camarda. Porteranno il loro saluto Cosimo Rocco Franciosa, Presidente della S.O.M.S.; il sindaco di Francavilla, avv. Antonello De Nuzzo; il sindaco di Caposele, dott. Lorenzo Melillo; l’ing. Lucio Venditti, Responsabile Grandi Vettori e Serbatoi AQP. A concludere l’appuntamento sarà l’intervento di Amati.
L’incontro è a ingresso libero e aperto alla cittadinanza.

Newco AQP, Amati: “Colpo di scena. La nuova società dovrebbe fare attività già in fase di appalto. Si dimettano”

Colpo di scena. La nuova società con i privati dovrebbe fare attività di progettazione già in procedura di gara e che potrebbe essere aggiudicata nei prossimi giorni. In poche parole, stiamo assistendo alla vendita della fontana di Trevi. E mentre il presidente Emiliano tace, mi pare che servano le dimissioni del CdA e dell’amministratore delegato”.

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento all’ipotesi di costituzione di una società mista, presentata nei giorni scorsi dal Presidente del CdA e dall’amministratore delegato di Acquedotto Pugliese S.p.A.

“Avevamo cominciato la settimana con una conferenza stampa attillata per presentare una società con privati per progettazione, lavori e fornitura di tecnologie disumane quanto a novità; la concludiamo con comunicati stampa di precisazioni, che quanto a contorsioni aiutano a non capirci molto, e soprattutto con la scoperta che la progettazione per i lavori di ricerca perdite e risanamento reti, autorizzati dall’Autorità Idrica per circa 640 milioni, è già oggetto di gara che potrebbe concludersi nei prossimi giorni. Se si esclude allora il caso della stravaganza, qui le questioni sono due – prosegue Amati –: o i manager di AQP pensano di annullare la gara in corso, ma ciò sarebbe in contraddizione con la volontà di accelerare, oppure tutte le giustificazioni addotte sono menzogne e l’unico obiettivo è quello di privatizzare l’attività principale del nostro glorioso Acquedotto, cioè la gestione e manutenzione delle reti in esercizio”.

“A questo punto – conclude – mi pare indispensabile che il Presidente Emiliano interrompa il suo silenzio sull’argomento, riconquisti la solita loquacità, annunci la revoca di tutte le cariche di vertice e nomini un amministratore unico dotato di sapienza nel servizio idrico integrato e d’ignoranza nella composizione delle liste elettorali”.

 

Aqp, Amati: “I manager AQP dicono che non ce la fanno senza l’apporto di un privato: perché non si dimettono?”

Statale 172 dir, Amati: “È entrata oggi in esercizio la nuova condotta AQP. Ora avanti tutta con i lavori”

 

“È entrata poco fa in esercizio la nuova condotta AQP messa in opera sotto il tracciato della strada statale 172 dir. Da oggi sarà dunque possibile rimuovere la vecchia condotta e scavare la roccia per l’allargamento della carreggiata”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati.

“La vecchia condotta, utilizzata per servire di acqua potabile l’intero abitato di Fasano, rappresentava la più grande interferenza con le opere di allargamento e messa in sicurezza della strada 172 dir, perché situata in trincea all’interno del costone roccioso. Ora i lavori potranno procedere con maggiore celerità, secondo il cronoprogramma previsto. Proprio oggi sono state completate da parte di Acquedotto Pugliese le operazioni di bonifica e di potabilizzazione della nuova condotta in Polietilene ad alta Densità (PEAD) del diametro di 450 mm, posizionata appunto sul nuovo tracciato dell’arteria stradale. Pertanto, risultano completate tutte le operazioni per la dismissione definitiva della vecchia condotta idrica di diametro inferiore di 50 mm e in acciaio”.

“Una condotta dunque con maggiore capacità – prosegue Amati –, realizzata con un materiale, il PEAD, completamente atossico e quindi adatto al trasporto di acqua potabile, ovvero quella che arriva alle case dei fasanesi. Questi dati tecnici sui nuovi sotto servizi, resi necessari per la realizzazione della nuova strada, confermano che le opere pubbliche non hanno mai un’unica uscita o un solo effetto benefico, ma producono ricadute inaspettate su altri ammodernamenti funzionali al benessere generale, oltre che alla sicurezza, alla civiltà, al progresso e alla migliore qualità della vita delle persone. Ringrazio l’Acquedotto Pugliese per aver portato a compimento queste operazioni rispettando le tempistiche – conclude –”.

Galleria Pavoncelli bis, Amati: “Tutto pronto per portare acqua in Puglia, mancano solo le ultime carte. Ho scritto al Ministro Lezzi”

“È irragionevole e inspiegabile che sia tutto pronto per portare l’acqua in Puglia con la Galleria Pavoncelli e le ultime cose che manchino siano alcuni adempimenti burocratici, cioè le famosissime carte nel Paese delle lungaggini. Per questo ho scritto al Ministro per il Sud, Barbara Lezzi”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati.

“Il 24 ottobre 2017 si concludevano i lavori di scavo della galleria di valico Pavoncelli bis, importantissima opera idraulica in grado di convogliare nella rete di Acquedotto Pugliese le acque del gruppo sorgentizio del Sele e del Calore. Dall’ottobre 2017 ad oggi sono stati invece conclusi e collaudati i lavori di collegamento della nuova galleria con le sorgenti e il canale principale. Ciò nonostante, si frappongono all’entrata in esercizio dell’opera numerosi adempimenti burocratici di livello statale e infra-regionale”.

“La realizzazione della Pavoncelli bis – prosegue Amati – si rese necessaria all’indomani del terremoto irpino del 23 novembre 1980, le cui violente scosse avevano gravemente danneggiato la gloriosa – per storia – galleria “Pavoncelli”, oggi come ieri unico mezzo di approvvigionamento idrico per circa due milioni di pugliesi. A ciò si aggiunga la memoria di un trentennio di appalti andati a male, contenziosi, lungaggini burocratiche e spreco di denaro pubblico, per fortuna vendicati da una sensibile accelerazione registrata negli ultimi anni e che ha portato il risultato tanto atteso”.

“Dopo così tante traversie – conclude – appare dunque irragionevole e inspiegabile la circostanza che un’opera attesa per anni non entri in esercizio per la mancata adozione di atti burocratici di concerto tra amministrazioni pubbliche (in particolare quello tra Regioni Puglia e Campania), a fronte della sua piena funzionalità tecnica. Per questi motivi ho chiesto al Ministro di promuovere, presso i Ministeri competenti e le Regioni interessate, ogni iniziativa utile a rendere possibile il pieno utilizzo della nuova galleria e ad accettare l’invito a partecipare a una riunione della Commissione che presiedo, per far conoscere lo stato del procedimento e gli esiti dell’iniziativa che il Ministro stesso vorrà intraprendere”