Torre Rossa BR, Amati: “Urbanizzazioni e contributo SNAM. Serve uno scatto in avanti. Agosto può essere il momento decisivo”

Comunicato stampa del consigliere e assessore regionale Fabiano Amati.

“La vicenda delle urbanizzazioni nella contrada Torre Rossa di Brindisi, da realizzare con il contributo promesso da SNAM, procede ancora con una certa lentezza rispetto agli impegni assunti nel luglio 2023.
Nel corso del tempo sono emerse alcune giustificazioni, riferite anche dal rappresentante dell’amministrazione comunale. Tuttavia, amministrare significa dare termini che sappiano prevedere gli ostacoli e fissare tempi che tengano conto anche delle difficoltà fisiologiche di ogni procedura. Non prevedere i tempi non è una giustificazione.
In Commissione è intervenuto il dirigente dei Lavori pubblici del Comune di Brindisi, Fabio Lacinio, spiegando che è in attesa di una delibera della Giunta comunale, la cui adozione è prevista tra oggi e domani, per disporre la dotazione finanziaria utile alla sottoscrizione del contratto con il professionista incaricato della progettazione.
Da quel momento, il tecnico incaricato avrà 40 giorni per consegnare il progetto, che sarà sottoposto – nei successivi 60 giorni – ai pareri degli enti competenti. L’obiettivo è arrivare, verosimilmente prima della pausa estiva, all’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta, così da poter avviare la gara d’appalto.
Mi auguro che già da ora l’amministrazione comunale possa riprendere i contatti con SNAM per confermare e finalizzare il contributo, così da garantire tempi certi e un’accelerazione efficace. È importante dare risposte concrete ai cittadini e mantenere fede agli impegni assunti.”

Contrade Brindisi, Amati: “Affondato salvataggio case dove vivono 1000 persone senza acqua e fogna. Oggi ripresento la norma”

“Sono rammaricato. Il Consiglio regionale ha soppresso la norma approvata in Commissione e che sarebbe servita a salvare le case dei quartieri di Brindisi-Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro, già recuperate e sanate con un piano approvato definitivamente dalla Regione nel giugno 2005 dalla Giunta Vendola su proposta dell’assessore Barbanente, ove risiedono circa 1000 persone, e che senza questa norma in tanti non potrebbero allacciarsi alla rete idrica e fognaria. Quando l’ideologia orienta il merito e si ha qualche problema per le ragioni dei poveri, va a finire che si travolge le vite delle persone e la stessa ragione. Oggi ripresento la norma, affinché approdi rapidamente in Commissione per poi tornare in aula”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio
e Programmazione Fabiano Amati.

“La norma proposta consentiva all’Amministrazione comunale di Brindisi di non esporsi a un ridicolo paradosso, cioè dover applicare un Piano di recupero approvato dalla Regione ordinando la demolizione di piccoli ampliamenti, tutti nel volume massimo del 20%, per poi autorizzarne la ricostruzione ai sensi del Piano casa, cioè la norma che consente l’ampliamento delle residenze nei limiti del 20% della volumetria totale, calcolata ai sensi della stessa legge che consentiva l’approvazione dei Piani di recupero. Cioè una cosa irragionevole a dir poco.
A ciò si aggiunga (per abbondare nell’irragionevolezza) che il motivo della soppressione è stato motivato nella circostanza che la proposta violerebbe la legge regionale vigente, che è proprio il motivo per cui è stata presentata una norma regionale, cioè di pari rango, perché se non ci fosse stato il contrasto con la normativa regionale vigente non ci sarebbe stato ovviamente alcun bisogno di dotarsi di una norma approvata dal
Consiglio regionale. Faccio inoltre presente, a tutti i commentatori d’occasione, che a causa di questi mancati interventi si continua a compromettere l’ambiente di quel territorio, perché senza le canalizzazioni lo scarico fognario avviene in pozzi senza tenuta stagna e il prelievo dell’acqua – non potabile – è assicurato dalle acque sotterranee. Insomma, una combinazione di atti non aderenti alla cura dell’ambiente e del paesaggio.
Ringrazio comunque i capigruppo delle diverse parti politiche della maggioranza che hanno colto le necessità vitali per queste persone e la struttura tecnica dell’assessorato regionale, guidata dall’Ing. Barbara Valenzano, che ha posto a disposizione il proprio impegno tecnico – purtroppo invano – per cercare e trovare una soluzione condivisa”.

Amati: “Da oggi il primo allaccio acqua e fogna a Brindisi Torre Rossa”

Finalmente il primo allaccio di acqua e fogna per i quartieri Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro di Brindisi. Dopo più di quindici anni si avvia il percorso per eliminare le gravi criticità igienico-sanitarie per centinaia di cittadini”.

Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.

“Una vicenda che si trascinava da anni, tra lentezze e inghippi burocratici, ha trovato finalmente una soluzione a seguito di una mia proposta di legge approvata dal Consiglio regionale a tamburo battente. Ringrazio gli amministratori e i tecnici del Comune di Brindisi e gli amministratori e tecnici di Acquedotto pugliese, per la solerzia con cui hanno applicato la nuova disposizione regionale. Ringrazio il Prefetto di Brindisi per aver organizzato la prima riunione operativa tra le amministrazioni competenti. Sono contento – prosegue Amati – per le centinaia di famiglie che attendevano questo giorno, ovviamente carichi di scetticismo per le numerose occasioni in cui gli era stato annunciato ciò che poi non era mai avvenuto”.

“Restano ora da sbloccare i casi delle abitazioni che per allacciarsi avrebbero bisogno di un’ulteriore estensione della rete, per cui sarà chiesto all’Autorità Idrica Pugliese l’autorizzazione, e un’ulteriore modifica normativa per rendere sanabili con i criteri del Piano casa le modifiche aggiuntive effettuate agli immobili dal 2005 a oggi. E questo sarà il mio impegno dei prossimi mesi, qualora rieletto. Nel frattempo, spero che l’intero programma di allacci sia completato nel più breve tempo possibile. Naturalmente – conclude – non farò mancare la mia pressione; spero che questa vicenda insegni a tutti gli amministratori pubblici e commentatori più o meno interessati alla parte effimera della disputa politica, cioè la polemica, a risparmiare il tempo dedicato alle parole per indirizzarlo sui più proficui fatti”.

Acqua e fogna a Brindisi, Amati: “Tutto pronto per primi allacci, manca solo certificato comunale. Appello al sindaco”

È tutto pronto per i primi allacci di acqua e fogna a Brindisi-Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro. Serve solo un certificato comunale, che confidiamo di ricevere nel giro di poche ore. Mi appello pertanto al Sindaco, perché l’emergenza sanitaria in quei quartieri deve cessare subito”.

Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio.

Dopo l’approvazione di una norma regionale, l’incontro con il prefetto e i primi sopralluoghi – prosegue Amati -, è tutto pronto per avviare i lavori di allaccio alla rete idrica e fognaria. Manca solo un certificato rilasciato dal Comune di Brindisi, in grado di sancire la sanabilità degli immobili in base ai piani di recupero approvati. L’amministrazione pubblica si caratterizza innanzitutto per la capacità d’immedesimarsi nella condizione del cittadino richiedente, consapevoli dunque che ogni giorno di ritardo coincide con ore in più di sofferenza che nessuno sarebbe disposto a vivere. Per questo motivo – conclude – auspico un’immediata risposta all’ultimo adempimento burocratico richiesto, affinché la settimana prossima sia la prima dedicata alla concreta attivazione degli allacci”.

 

Acqua e fogna a Brindisi, Amati: “Da oggi si possono fare domande per allacci a Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro”

“Tra qualche ora sarà pubblicata la legge che consente gli allacci alle reti idriche e fognarie per gli abitanti dei quartieri Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro. In vista di ciò, il gestore del sevizio Acquedotto pugliese è già pronto a raccogliere le domande”.
Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.
Nel giro di quindici giorni abbiamo dato una soluzione a un problema che si protraeva da diversi anni. Una condizione igienico-sanitaria insostenibile ha caratterizzato a lungo la vita di diverse centinaia di persone, nonostante l’esistenza di una rete idrica e fognaria pienamente funzionante e l’approvazione di un Piano di recupero in attesa di essere attuato. Non appena i cittadini di quei quartieri mi hanno invitato a incontrarli – prosegue Amati -, ho colto un senso d’impotenza per le tante promesse mai mantenute e la grande quantità di parole spese inutilmente sull’argomento. Dopo l’approvazione in Consiglio regionale di una norma in grado di superare ogni impedimento burocratico e un incontro promosso dal Prefetto di Brindisi, oggi siamo in grado di avviare la fase operativa degli allacci: è l’ultimo miglio di una lunga strada e perciò – conclude – chiedo all’amministrazione comunale di Brindisi di prestare tutta la collaborazione possibile ad Acquedotto pugliese, affinché entro fine mese siano realizzati la maggior parte degli interventi”.

Torre Rossa Brindisi, Amati: “Proficuo incontro operativo di oggi con Prefetto, Sindaco, Asl e Aqp”

È stato proficuo l’incontro di oggi pomeriggio convocato dal Prefetto di Brindisi in merito all’emergenza sanitaria causata dall’assenza degli allacci di acqua e fogna per i residenti dei quartieri di Torre Rossa, Sant’Elia, Montenegro e altri. Dopo l’emendamento approvato ieri c’era bisogno di mettere a punto la strategia operativa”.
Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati commentando l’esito dell’incontro convocato dal Prefetto di Brindisi richiesto qualche giorno fa.
“Ringrazio il Prefetto per aver raccolto l’invito a organizzare un confronto operativo tra i diversi soggetti competenti.
Acquedotto pugliese – prosegue Amati – è già a lavoro per avviare la raccolta delle istanze di allaccio e la predisposizione delle comunicazioni relative alla manomissione e al ripristino a regola d’arte del manto stradale. Il Comune di Brindisi, dal canto suo, ha manifestato la disponibilità alla trasmissione dei provvedimenti di sanabililità degli immobili per i quali non è stato ancora concluso il procedimento di sanatoria, così come previsto dalla nuova legge.
Continuerò a monitorare la questione affinché nel più breve tempo possibile siano realizzati gli allacci, ponendo fine così a una intollerabile situazione di emergenza che purtroppo – conclude –  vivono i residenti di alcuni quartieri della città di Brindisi”

Torre Rossa Brindisi, Amati: “Emergenza sanitaria per 450 persone. Anche i pozzi non hanno più acqua per cause misteriose. Ho scritto al Prefetto”

Nel quartiere Torre Rossa di Brindisi, 450 persone vivono in emergenza sanitaria, senza acqua e fogna, aggravata nelle ultime settimane per cause misteriose, poiché l’unica fonte di precario approvvigionamento, i pozzi, non riescono più a essere alimentati dalla falda, lasciando quindi senz’acqua le persone. AQP è pronta agli allacci ma la burocrazia comunale impedisce di farlo. Ho scritto al Prefetto per chiedere la convocazione di una riunione con Comune, ASL e AQP, affinché o si proceda agli allacci o si sgomberi il quartiere”.

Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.

“Ieri sera ho visitato il quartiere Torre Rossa di Brindisi e ho avuto modo di studiare tutta la documentazione urbanistica e idrogeologica. Ho potuto constatare che da qualche settimana la già assurda condizione igienico-sanitaria è stata aggravata dall’improvvisa e misteriosa interruzione del tributo idrico della falda ai pozzi artesiani. È come se fosse stata rotta la calotta in creta della falda superficiale in pressione, determinando un nuovo equilibrio idrologico e mettendo dunque fuori gioco i pozzi. Tutto questo – prosegue Amati – ha reso non più rinviabile, nemmeno per una settimana, il procedimento di allaccio alle reti idriche e fognarie”.

“Torre Rossa è un quartiere di Brindisi dove vivono circa 450 persone in case generalmente unifamiliari, in attesa dei permessi di costruire rivenienti dall’approvazione della variante di recupero degli insediamenti. Il quartiere è dotato di rete idrico-fognaria pienamente funzionante, ma il Comune di Brindisi non agevola l’allaccio delle singole utenze, nonostante AQP sia pronta a realizzare le opere. La carenza di acqua e fogna crea gravissimi problemi igienico-sanitari, sia per l’assenza di acqua potabile – sostituita sino a qualche settimana fa dall’emungimento dai pozzi – sia per l’utilizzo di veri e propri pozzi neri, privi di tenuta e dunque con caratteristiche altamente inquinanti. Allo stato è del tutto ingiustificata l’inerzia dell’apparato burocratico del Comune di Brindisi nel consentire gli allacci, considerato che il Consiglio comunale ha approvato l’acquisizione delle aree di sedime stradale al demanio comunale, ovvero la sottoscrizione di un atto unilaterale d’obbligo alla cessione. Poiché ogni ritardo è in grado di infliggere un danno alla salute degli interessati e all’ambiente – conclude –, ho scritto al Prefetto di Brindisi chiedendo la convocazione di una riunione urgentissima con la ASL, il Comune di Brindisi e AQP”.