Amati: “Acqua e fogna per tutti, ecco gli estendimenti delle reti approvati da AIP in provincia di Brindisi e nelle zone esterne ai centri urbani”

“L’Autorità Idrica Pugliese ha approvato nuovi interventi per l’estensione delle reti idriche e fognarie in tutto il territorio pugliese: acqua e fogna anche nelle zone esterne ai perimetri urbani e sulla base della mia legge ‘acqua e fogna per tutti’. Numerosi i Comuni della provincia di Brindisi che saranno interessati da questi lavori nelle zone agricole abitate, produttive e turistiche e che l’Autorità idrica Pugliese ha autorizzato. Ringrazio per questo il Presidente AIP Toni Matarrelli e il direttivo, il Direttore generale Vito Colucci e il responsabile del servizio Cecilia Passeri”.

Lo comunica Fabiano Amati Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione della Regione Puglia.

“Nello specifico in provincia di Brindisi, l’Autorità Idrica pugliese ha autorizzato AQP ad avviare la progettazione di numerosi interventi richiesti dalle Amministrazioni comunali all’interno delle aree urbane per un totale di 23.162 metri tra rete idrica e fognaria.
In provincia di Brindisi gli interventi autorizzati tra acqua e/o fogna sono:
– Cellino San Marco (vie Foggia, D’Acquisto, Napoli, Togliatti, Schipa, Amendola, Chinnici, Impastato, Alberto Dalla Chiesa; Falcone, Don Cavallo, Don Milani, Biagi, Papa Giovanni Paolo I);
– Erchie (vie Nazario Sauro, Menotti);
– Fasano (vie Della Navigazione, Paolo VI, Palmisano, Mancini, Savio, Giardinelli, Caroli);
– Fasano-Pezze di Greco (vie Fasano, Mazzini, Vico, Gatti e Don Gnocchi);
– Fasano-Torre Canne (vie Messina, Pisa e Palermo);
– Fasano-Savelletri (via Accademia Navale);
– Fasano-Montalbano (via Saladino);
– Fasano-Speziale (via Sicilia);
– Latiano (vie Osanna e Carbone);
– Mesagne (vie SP 2 bis Mesagne – San Vito dei Normanni, via Vecchia Francavilla e via Camignatello);
– San Pietro Vernotico (via Mario Pennetta);
– Torchiarolo (località Lido Presepe, via dell’Angelo).
Per quanto riguarda invece gli interventi fuori dal perimetro del servizio idrico integrato, cioè quelli consentito dalla legge ‘Acqua e fogna per tutti”, sono stati approvati inseguenti interventi:
– Cisternino (rete idrica in C.da Monte, C.da Donna Pasqua – San Leonardo, C.da Madonna d’Ibernia, C.da San Leonardo, C.da Terrabona, C.da Specchia e C.da Tanzarella);
– Fasano (rete idrica in C.da Lama d’Impisi);
– Mesagne (rete idrica e fognaria SC n.9, via Porto Cesareo – via Alberobello e via Palmitella – via Vecchia Francavilla);
– Oria (rete idrica e fognaria in C.da Visciuglio);
– Ostuni (rete idrica in C.da Pascarosa e in via dei Pioppi – località marina di Ostuni);
– Villa Castelli (rete idrica in Strada Vecchia Grottaglie Francavilla Fontana e Strada Carnevale, Strada Parpullo II, Strada Pezze Le Monache I e II e Strada Parpullo II e Strada Parpullo – Battaglia).
Sono invece stati ammessi alle verifiche tecnico-gestionali gli interventi di Fasano (per la rete idrica in località Gravinella, Cocolicchio, Canale di Pirro e Laureto) e Ostuni (per la rete idrico e fognaria per le zone C.da Follifuoco, C.da Ramunno e C.da Pignataro – Corvetta).
Con questi numerosi interventi si afferma ancora una volta il diritto all’acqua e alla fogna per tutti e in tutte le zone in cui si vive e si produce, questa è una straordinaria forma di tutela dell’ambiente e della salute”.

Amati: “Da oggi il primo allaccio acqua e fogna a Brindisi Torre Rossa”

Finalmente il primo allaccio di acqua e fogna per i quartieri Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro di Brindisi. Dopo più di quindici anni si avvia il percorso per eliminare le gravi criticità igienico-sanitarie per centinaia di cittadini”.

Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.

“Una vicenda che si trascinava da anni, tra lentezze e inghippi burocratici, ha trovato finalmente una soluzione a seguito di una mia proposta di legge approvata dal Consiglio regionale a tamburo battente. Ringrazio gli amministratori e i tecnici del Comune di Brindisi e gli amministratori e tecnici di Acquedotto pugliese, per la solerzia con cui hanno applicato la nuova disposizione regionale. Ringrazio il Prefetto di Brindisi per aver organizzato la prima riunione operativa tra le amministrazioni competenti. Sono contento – prosegue Amati – per le centinaia di famiglie che attendevano questo giorno, ovviamente carichi di scetticismo per le numerose occasioni in cui gli era stato annunciato ciò che poi non era mai avvenuto”.

“Restano ora da sbloccare i casi delle abitazioni che per allacciarsi avrebbero bisogno di un’ulteriore estensione della rete, per cui sarà chiesto all’Autorità Idrica Pugliese l’autorizzazione, e un’ulteriore modifica normativa per rendere sanabili con i criteri del Piano casa le modifiche aggiuntive effettuate agli immobili dal 2005 a oggi. E questo sarà il mio impegno dei prossimi mesi, qualora rieletto. Nel frattempo, spero che l’intero programma di allacci sia completato nel più breve tempo possibile. Naturalmente – conclude – non farò mancare la mia pressione; spero che questa vicenda insegni a tutti gli amministratori pubblici e commentatori più o meno interessati alla parte effimera della disputa politica, cioè la polemica, a risparmiare il tempo dedicato alle parole per indirizzarlo sui più proficui fatti”.

Acqua e fogna a Brindisi, Amati: “Tutto pronto per primi allacci, manca solo certificato comunale. Appello al sindaco”

È tutto pronto per i primi allacci di acqua e fogna a Brindisi-Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro. Serve solo un certificato comunale, che confidiamo di ricevere nel giro di poche ore. Mi appello pertanto al Sindaco, perché l’emergenza sanitaria in quei quartieri deve cessare subito”.

Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio.

Dopo l’approvazione di una norma regionale, l’incontro con il prefetto e i primi sopralluoghi – prosegue Amati -, è tutto pronto per avviare i lavori di allaccio alla rete idrica e fognaria. Manca solo un certificato rilasciato dal Comune di Brindisi, in grado di sancire la sanabilità degli immobili in base ai piani di recupero approvati. L’amministrazione pubblica si caratterizza innanzitutto per la capacità d’immedesimarsi nella condizione del cittadino richiedente, consapevoli dunque che ogni giorno di ritardo coincide con ore in più di sofferenza che nessuno sarebbe disposto a vivere. Per questo motivo – conclude – auspico un’immediata risposta all’ultimo adempimento burocratico richiesto, affinché la settimana prossima sia la prima dedicata alla concreta attivazione degli allacci”.

 

Ex Ilva e acqua Sinni: l’acqua affinata non è idonea agli usi industriali /rassegna stampa

#ExIlva. L’acqua affinata non è idonea agli usi industriali. Per questo il programma dei miei tempi, spero ancora attuale, prevedeva l’impianto di depurazione con osmosi inversa gestito da AQP, con Ilva che contribuiva ai costi di gestione e pagando una somma decisamente inferiore a quella che paga per l’acqua del #Sinni, nelle due voci di costo per remunerare la risorsa grezza e la componente ambientale.

Ex Ilva e acqua del Sinni, Amati: “AM come Riva? Programma prevede osmosi inversa e contributo di gestione ad AQP”

La lettera inviata da ArcelorMittal sembra l’eco più garbato di quelle che mi mandavano i Riva. Lo sanno pure i bambini che l’acqua affinata non è idonea agli usi industriali. Per questo il programma dei miei tempi, spero ancora attuale, prevedeva l’impianto di depurazione con osmosi inversa gestito da AQP, con ILVA che contribuiva ai costi di gestione e pagando una somma decisamente inferiore a quella che paga per l’acqua del Sinni, nelle due voci di costo per remunerare la risorsa grezza e la componente ambientale. Questo è il programma. Va bene per Mittal?”.

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, commentando la lettera inviata ieri da ArcelorMittal alla Regione Puglia e ad Acquedotto Pugliese S.p.A..

Il programma di utilizzo delle acque del Sinni – attualmente destinate allo stabilimento ex Ilva – per invasare la diga Pappadai e integrare la disponibilità idrica delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, è fondato sull’ottima pratica del riuso, auspicato dalla legislazione europea e statale. A questo scopo emerge la piena funzionalità degli impianti di depurazione Gennarini-Bellavista, con la tecnologia dell’osmosi inversa e non quella dell’affinamento, per produrre acqua idonea agli usi industriali. Acquedotto Pugliese, gestore del servizio idrico integrato, potrebbe occuparsi di produrre e convogliare tale risorsa sino all’ingresso dello stabilimento (nodo K), alla ovvia condizione che ArcelorMittal contribuisca ai costi di una parte del processo di gestione (l’osmosi inversa) posto al di fuori del servizio idrico integrato. Tale contributo annuo a carico di AM – prosegue Amati –, calcolato negli anni con particolare attenzione, sarebbe decisamente inferiore ai costi già sopportati dall’azienda per approvvigionarsi dell’acqua del Sinni, calcolati nella duplice voce dell’acqua grezza pagata all’EIPLI e della componente ambientale pagata alla Regione Basilicata”.

Il programma è dunque un raro esempio di virtù amministrativa e aziendale – aggiunge ancora –, perché fa conseguire i seguenti risultati positivi: riuso e tutela ambientale, attivazione della diga Pappadai, maggiore risorsa idrica per potabile e agricoltura alle province di Brindisi, Lecce e Taranto, economia di scala nella gestione dell’impianto di depurazione per AQP e consistente risparmio economico per ArcelorMittal. Se questo problema cominciasse a essere affrontato con un approccio fondato sulla sensibilità amministrativa, sui saperi tecnici e sulle buone pratiche economico-aziendali, sono certo – conclude – che non staremmo ancora a scrivere dichiarazioni alla stampa per far sapere ciò che invece rischiamo di perdere tra un fiume di parole e pochi fatti concreti”.

Torre Rossa Brindisi, Amati: “Proficuo incontro operativo di oggi con Prefetto, Sindaco, Asl e Aqp”

È stato proficuo l’incontro di oggi pomeriggio convocato dal Prefetto di Brindisi in merito all’emergenza sanitaria causata dall’assenza degli allacci di acqua e fogna per i residenti dei quartieri di Torre Rossa, Sant’Elia, Montenegro e altri. Dopo l’emendamento approvato ieri c’era bisogno di mettere a punto la strategia operativa”.
Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati commentando l’esito dell’incontro convocato dal Prefetto di Brindisi richiesto qualche giorno fa.
“Ringrazio il Prefetto per aver raccolto l’invito a organizzare un confronto operativo tra i diversi soggetti competenti.
Acquedotto pugliese – prosegue Amati – è già a lavoro per avviare la raccolta delle istanze di allaccio e la predisposizione delle comunicazioni relative alla manomissione e al ripristino a regola d’arte del manto stradale. Il Comune di Brindisi, dal canto suo, ha manifestato la disponibilità alla trasmissione dei provvedimenti di sanabililità degli immobili per i quali non è stato ancora concluso il procedimento di sanatoria, così come previsto dalla nuova legge.
Continuerò a monitorare la questione affinché nel più breve tempo possibile siano realizzati gli allacci, ponendo fine così a una intollerabile situazione di emergenza che purtroppo – conclude –  vivono i residenti di alcuni quartieri della città di Brindisi”

Acqua e fogna per i quartieri di Brindisi: approvata ieri la legge / rassegna stampa

Acqua e fogna per centinaia di persone: è legge.

Ora i cittadini di Tuturano-Torre Rossa, Sant’Elia, Montenegro e di tutti i quartieri con Piani di recupero approvati, potranno allacciarsi alla rete idrica e fognaria. Dopo anni e anni di promesse non mantenute e riunioni interminabili, abbiamo risolto il problema.

 

Brindisi Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro, Amati: “L’acqua e la fogna per centinaia di persone è legge”

Ora i cittadini di Tuturano-Torre Rossa, Sant’Elia, Montenegro e di tutti i quartieri con Piani di recupero approvati, potranno allacciarsi alla rete idrica e fognaria. Dopo anni e anni di promesse non mantenute e riunioni interminabili, abbiamo risolto il problema”.

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, sottoscrittore di un emendamento approvato oggi e finalizzato ad allacciare alle reti idriche e fognarie i quartieri dotati di Piano di recupero. All’emendamento ha aggiunto la sua sottoscrizione il Consigliere regionale Mauro Vizzino, Presidente della Commissione regionale ambiente.

“Sono passati pochissimi giorni da quando i cittadini dei quartieri interessati mi hanno contattato e chiesto d’incontrarli per ottenere aiuto. Una norma da me proposta e approvata oggi dal Consiglio regionale ha risolto l’annosa questione. Acquedotto Pugliese è dunque pronto a ricevere le domande e a dotare le abitazioni di questi essenziali servizi. Abbiamo risolto un gravissimo problema igienico-sanitario-ambientale – aggiunge Amati –, riguardante centinaia di persone. In questi giorni mi è dispiaciuto sopportare una gara di vanità inconcludenti, con comunicati stampa e commenti social di posizionamento politico, che sembravano mirare non già alla soluzione del problema, ma a estenuanti giochi tattici finalizzati a perdite di tempo per screditare l’iniziativa. Sarebbe stato bello se tutti si fossero invece uniti attorno all’iniziativa legislativa, aiutandomi nel percorso e facendo trasparire – almeno per una volta – ciò che la politica dovrebbe essere: un luogo – conclude – in cui i problemi si risolvono e non si creano, e le giornate si impiegano non in riunioni ma nella produzione di atti”.

Acqua e fogna a Brindisi, Amati: “Commissione approva mio emendamento per sottrarre centinaia di cittadini dall’emergenza igienico-sanitaria. Spero nel Consiglio di domani”

Domani il Consiglio regionale ha l’opportunità di dare acqua e fogna a centinaia di cittadini di Brindisi, che risiedono in quartieri con piano di recupero approvato e dotati delle reti idriche e fognarie. Per questo la I Commissione ha approvato oggi un mio emendamento, in grado di superare le inerzie burocratiche del Comune di Brindisi e mettere riparo a un’eclatante emergenza igienica, sanitaria e ambientale. Su questo argomento c’è poco da chiacchierare in politichese o con confronti e tavoli inutili, ma molto da fare con concretezza e nel rispetto delle leggi vigenti”.

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, che oggi ha presentato un emendamento approvato dalla I Commissione e relativo alle emergenze igienico-sanitarie-ambientali di molti quartieri di città pugliesi e in particolare di tre quartieri del Comune di Brindisi (Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro) oggetto di Piano di recupero.

Conosco perfettamente il caso di Brindisi – prosegue Amati –, ma sono informato anche sui tanti altri casi presenti in Puglia. Si tratta di quartieri dove si attendono solo gli allacci alle reti idriche e fognarie, nonostante un Piano di recupero approvato e in attesa della conclusione del procedimento comunale attuativo, una dotazione di reti idriche e fognarie collaudate e funzionanti e con tutte le strade con storico uso pubblico e comunque cedute al demanio comunale. Non sussiste, peraltro, nemmeno una preclusione sulla pericolosità idraulica di alcune piccole porzioni del territorio, poiché le norme tecniche di attuazione del PAI consentono gli interventi di allaccio alle reti anche in casi di pericolosità. Si tratta in sostanza di una norma che mette fine all’inerzia burocratica del Comune di Brindisi – conclude – e consente ad AQP di procedere agli allacci, sottraendo centinaia di cittadini da uno stato d’emergenza insopportabile”.

Acqua ex Ilva, Amati: “Offro a sottosegretario Turco collaborazione. C’è solo da fare e non da polemizzare”

“Il sottosegretario Mario Turco e il Governo possono contare sulla mia collaborazione politica e tecnica per realizzare il programma di sostituzione delle acque del Sinni con quelle ultra-affinate del Gennarini-Bellavista. La questione riguarda il risparmio idrico, l’entrata in esercizio della diga Pappadai, e quindi l’approvvigionamento idrico e irriguo delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Una grande iniziativa che non può finire nell’elenco delle incompiute”.

Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio, con riferimento al botta e risposta con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Mario Turco. Lo scambio di dichiarazioni si riferisce all’esito dell’ultima riunione Cis di Taranto e in particolare sul programma di utilizzo delle acque ultra-affinate degli impianti Gennarini-Bellavista al servizio delle necessità industriali solo stabilimento ex Ilva.

Le acque del Sinni sono così preziose che non possono continuare a essere utilizzate per scopi industriali – prosegue Amati –, soprattutto se l’alternativa per il processo produttivo è a portata di mano. Il sottosegretario ha riferito che il programma è ritenuto irrealizzabile dai commissari Ilva e da ArcelorMittal. Sono disponibile ad aiutare Turco nell’opera di smentita alla luce degli atti tecnici già in possesso degli enti pubblici interessati e di alcuni progetti tecnici in possesso della gestione commissariale. Devo dire che anche quando varammo l’idea i giudizi della proprietà Ilva, nelle persone dei Riva e dei loro ambasciatori, si mantennero sulla irrealizzabilità. Infondatamente e strumentalmente. Cerchiamo di evitare, dunque, che la storia si ripeta, perché l’acqua del Sinni, la piena funzionalità della diga Pappadai, il riuso dei reflui e la siccità sono gli argomenti di una visione non fondata sul potere ma sui fatti. Cioè – conclude – l’unico luogo dove si produce il futuro”.

 

Acqua a ex Ilva, Amati: “Sottosegretario Turco dice una balla clamorosa. L’acqua affinata si può usare”