Amati: “Primarie aperte per candidare un elenco di soluzioni chiare e non un repertorio di noiosi “ma anche”

È il momento di candidare alle primarie un elenco di soluzioni nette e non un repertorio di noiosi “ma anche”, cioè parole al vento o rimedi che paiono accontentare tutti perché non decidono niente per nessuno. Servono proposte di soluzioni chiare per affrontare i problemi più importanti e controversi, attorno ai quali aggregare un ampio fronte critico pronto alla sfida. Se il confronto non si mantiene sulle soluzioni ai problemi, si finisce per dibattere su vanità, ripicche o rivincite, a tutto vantaggio di Emiliano e delle politiche che si criticano”.

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati.

“Le elezioni regionali non sono un congresso per definire tattiche politiche o esperimenti su nuove aggregazioni. Per questo si facciano primarie aperte, in tempi ragionevoli e senza regole per escludere o limitare la partecipazione. La politica è bella se si fanno le cose con linearità e poi vinca il migliore – prosegue Amati –. Allora, quali secondo me le soluzioni ai problemi su cui accendere il dibattito e se il caso scontrarsi? Chi è d’accordo, chi le contesta, chi ne ha altre migliori?

Liste d’attesa: uno dei rimedi è la sospensione dell’attività libero-professionale se i giorni d’attesa risultano notevolmente diversi tra attività istituzionale e a pagamento.
Xylella: linea dura sul contenimento del contagio, attraverso l’estirpazione delle piante infette e l’uso degli agrofarmaci per controllare l’insetto vettore.
Rifiuti: chiudere il ciclo con gli impianti di compostaggio e di riutilizzo di materie e materiali, nell’ambito dell’economia circolare, evitando discariche e “tour” della monnezza per l’Europa a bordo di camion a gasolio.
Consorzi di bonifica: loro soppressione, se fosse possibile. In ogni caso, trasferimento degli schemi idraulici ad AQP per evitare la produzione di debiti da mettere a carico dei cittadini.
Piano casa: nelle zone urbanizzate, consentire con permesso di costruire diretto i cambi di destinazione con aumento di volume, per prevenire consumo di suolo e corruzione e dare forza a un settore produttivo trainante.
Vaccinazioni: esecuzione puntuale degli obblighi di vaccinazione per bambini, personale sanitario e scolastico, per realizzare e affermare il massimo livello di prevenzione dalle malattie.
Case popolari: buono per acquisto casa agli aventi diritto e assegnazione degli alloggi in proprietà, per contribuire a realizzare con le politiche abitative un’efficace integrazione sociale.
Agricoltura: promozione dell’agricoltura di precisione e del genoma editing per migliorare la resa e ridurre il consumo di acqua e l’uso di agrofarmaci.
Sanità: completamento o avvio lavori per cinque nuovi ospedali, investimenti in ricerca e innovazione per ridurre i viaggi della speranza e diffusione della rete territoriale con PTA e Ospedali di comunità.
Cantieri: opere di mitigazione del rischio idrogeologico, adeguamento e messa in sicurezza delle grandi arterie stradali, per evitare incidenti e isolamento.
Turismo: sostegno all’industria del turismo di qualità con lidi, resort e campi da golf irrigati con acque reflue affinate, promozione del turismo rurale con cambi di destinazione autorizzati per meglio tutelare gli immobili e in base alle previsioni del PPTR.
Energia: sostegno a impianti di produzione da fonti rinnovabili e a infrastrutture per approvvigionamento gas.
Industria: sostegno all’innovazione per impianti industriali esistenti e utilizzo delle tecnologie per ridurre al massimo (certamente entro i parametri della legge) le emissioni inquinanti.
Cultura: investimenti in ricerca scientifica e istituzione di centri di ricerca, promozione degli attrattori culturali permanenti a gestione pubblico-privata.
Acqua e fogna: estensione delle reti idriche e fognarie all’esterno del perimetro del servizio idrico integrato e realizzazione di tutti gli impianti di depurazione con il recapito finale dei reflui secondo le indicazioni chiare delle leggi”.

“Chi è d’accordo? Chi è contrario? Queste – conclude – sono ipotesi di soluzione ai maggiori problemi, in grado di selezionare programmi e candidati nelle elezioni primarie, e che non ammettono l’uscita di sicurezza del “ma anche”. Cioè del non far nulla e lasciare i problemi così come si sono trovati”.

Amati: “Parte la completa ristrutturazione del vecchio Ospedale di Fasano adibito a PTA e Ospedale di Comunità. Importo lavori pari a 7 milioni di euro”

Amati: “Parte la completa ristrutturazione del vecchio Ospedale di Fasano adibito a PTA e Ospedale di Comunità. Importo lavori pari a 7 milioni di euro”

 

Via alla gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione del vecchio Ospedale “Umberto I” di Fasano, già adibito con numeri di accesso imponenti a PTA e Ospedale di Comunità. Con la predisposizione del Bando di gara si può procedere al perfezionamento di una struttura in grado di diventare sempre più centro attivo e dinamico a servizio della Comunità locale e di accogliere e organizzare la domanda dei cittadini. Le somme a disposizione per la realizzazione dei lavori sono pari a 7 milioni di euro”.

Lo dichiara il presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati, comunicando l’approvazione avvenuta oggi da parte del Direttore generale dell’Asl Brindisi degli atti di gara.

“Questo importante risultato, che va accoppiato ai lavori per la costruzione del Nuovo Ospedale Monopoli-Fasano, è stato raggiunto per via di una decisione di prospettiva assunta qualche anno fa e grazie al lavoro della direzione generale della Asl Brindisi e del dott. Giuseppe Pasqualone. Il progetto esecutivo, predisposto dall’Asset (Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio), riguarda l’adeguamento della struttura sia dal punto di vista funzionale, con la riconversione e l’ammodernamento di alcuni piani e, nel contempo, interventi sugli spazi esterni di approccio e accoglienza. Come da progetto, le destinazioni funzionali ai vari piani saranno organizzate secondo quanto segue. Al piano meno 1 (seminterrato): Archivi, Depositi, Sottostazione termica, Vani Tecnici; al piano 0 (terra): Postazione Servizio 118, Punto di Primo Intervento Territoriale (PPIT), Guardia Medica, Servizio di Radiologia CUP, URP, Centro Assistenza Dialitica – CAD (articolazione rete dialitica aziendale), Servizio Farmacia, SERT, Point of care/Centro prelievi, Spogliatoi centralizzati, Deposito biancheria sporco-pulito, Sala mortuaria; al piano 1 (primo): Consultorio Familiare, Oncologia (articolazione rete oncologica aziendale), Punto Raccolta sangue, Area della Prevenzione (Ufficio Igiene, Servizio Vaccinazioni, ecc.), Centro Assistenza Dialitica – CAD, Distribuzione pasti; al piano 2 (secondo): Sale operatorie, Day Service chirurgici, Servizio di Cardiologia, Struttura di Riabilitazione (Fisiokinesiterapia), Struttura Polispecialistica, Servizi Amministrativi per l’utenza (anagrafe sanitaria, rimborsi, autorizzazioni, ecc.), Centro NIAT; al piano 3 (terzo): Porta unica di Accesso (PUA), Sede Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) Servizio Cure Domiciliari integrate, Servizio Assistenza Residenziale e Semi residenziale Servizio Assistenza Protesica, Servizio assistenza Integrativa, Centrale Operativa 118 – Stanza Direttore e deposito Uffici amministrativi PTA, Uffici direzione distrettuale – Medico Competente; al piano 4 (quarto): Unità di degenza territoriale (Ospedale di Comunità) – Posti letto adulti n.20, Centrale Operativa 118; al piano 5 (quinto): Unità di degenza territoriale (Ospedale di Comunità) – Posti letto pediatrici n.10, Centrale Operativa 118 – Server, Ambulatori Medici PTA”.

 

“Gli interventi di progetto – prosegue ancora – prevedono una serie di lavori edili, in particolare: lavori interni, tesi ad adeguare gli spazi alle nuove funzioni legate all’ospedale di Comunità; interventi più omogeni sull’involucro esterno, necessari per far fronte al diffuso stato di degrado e restituire un’immagine rinnovata del Complesso Ospedaliero. Scopo dell’intervento sulle facciate è quello di rendere il fabbricato più efficiente sotto il profilo energetico e di migliorarne anche la qualità estetica. Per quanto attiene la parte storica dell’edificio, gli interventi rivestiranno il carattere del restauro architettonico e, per alcune parti, del restauro artistico. Si precisa che, nel complesso, le opere previste per l’area del chiostro, sia di restauro che strutturali e impiantistiche, costituiranno un pacchetto a parte che l’impresa concorrente potrà offrire quale miglioria all’interno dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Gli interventi previsti all’esterno del Complesso Sanitario sono diffusi e di varia natura, riguardano aspetti di carattere tecnico, impiantistico e funzionale, di pavimentazione e di comunicazione, accessibilità e relazione. La proposta progettuale prevede poi una riconfigurazione dei percorsi pedonali, in alcuni casi ampliati a formare zone per la sosta (come davanti alla caffetteria), e la loro pavimentazione con materiale calcareo bocciardato; saranno predisposti anche stalli per il parcheggio opportunamente segnalati. Sul versante dell’accessibilità, invece, sarà migliorata l’identificazione degli ingressi sia attraverso una nuova insegna sia, in corrispondenza dell’ingresso principale di accesso al Pronto Soccorso, con il montaggio di un Totem di circa 12 metri opportunamente illuminato. Inoltre, per meglio identificare l’ingresso utilizzato dai fruitori della struttura, si prevede un percorso coperto immediatamente riconoscibile e opportunamente corredato di segnaletica orientativa. Dal punto di vista strutturale, sono previsti essenzialmente due tipologie di intervento: il primo relativo a nuove strutture che vengono realizzate ex novo e che quindi sono state progettate in conformità alle NTC 2018 per resistere alle azioni sismiche, il secondo attinente al miglioramento del comportamento delle strutture esistenti nei confronti del sisma. Infine, il progetto prevede la realizzazione degli impianti a servizio delle zone oggetto di ristrutturazione: impianto di condizionamento a pompa di calore negli ambienti oggetto di completa ristrutturazione; impianto elettrico (sostituzione di un trasformatore in cabina MT/BT, l’installazione di un nuovo gruppo elettrogeno, di un Power-Center, e la realizzazione di linee dorsali, quadri di zona, quadri di reparto, organi illuminanti, apparecchi di comando e prese, impianti ausiliari di chiamata infermieri, di rivelazione incendi, telefonico e dati e videocitofono ecc.); impianto idrico fognante a servizio delle nuove utenze (le tubazioni di adduzione saranno in acciaio per le montanti e dorsali e in multistrato per le derivazioni; le tubazioni di scarico fognante in PEAD; sarà realizzata una nuova centrale idrica dotata di gruppo di spinta con tre pompe azionate da motori ad inverter); impianto Gas Medicali (comprendente linee di alimentazione, quadri di regolazione prevenzione e di allarme)”.

“Come da quadro economico – conclude – l’importo totale dei lavori previsti è pari a € 5.632.187,82 (suddiviso in lavori edili ed impiantistici pari a € 5.367.918,91 e oneri per la sicurezza pari a € 264.268,91). Le somme totali a disposizione dell’Amministrazione ammontano a € 1.367.812,18. Il totale generale prevede dunque un importo di 7 milioni di euro”.

 

C-Entra il futuro: “Non è possibile. Xylella avanza e Borraccino porta saluto a convegno su cura Scortichini, quella dei miracoli che nessuno ha mai visto”

C-Entra il futuro: “Non è possibile. Xylella avanza e Borraccino porta saluto a convegno su cura Scortichini, quella dei miracoli che nessuno ha mai visto”

“Non è possibile che noi combattiamo per convincere le persone ad accettare le azioni di contenimento e evitare a tutta la Puglia il tragico destino degli ulivi salentini, e l’assessore regionale Borraccino si presenta a portare il saluto della Regione e del Presidente Emiliano a un convegno dove il dottor Marco Scortichini illustra la sua cura dei miracoli mai visti da alcuno”.

Lo dichiarano i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, commentando la partecipazione dell’assessore regionale Mino Borraccino a un convegno svoltosi a Monopoli, il 3 ottobre, sul tema “La tutela del patrimonio naturale dalla Xylella”.

“Nulla da dire o obiettare sull’associazione che ha organizzato il convegno, che è libera di sondare il dibattito in corso sul flagello Xylella con chiunque lo ritenga opportuno”, spiegano i sei consiglieri. “Abbiamo anzi notizia che si accingono a organizzare un nuovo incontro con coloro che parlano in virtù di prove scientifiche. Il problema – proseguono – è la presenza istituzionale della Regione Puglia, attraverso l’assessore Borraccino, in un appuntamento in cui il professor Scortichini obietta di fatto sull’attività della Regione e dei suoi bravi funzionari e celebra un metodo alternativo, la cosiddetta cura Scortichini, che non ha prodotto alcun risultato utile e che è stata reputata inefficace dal professor Roberto Bassi e dagli esperti del gruppo Seta Enrico Bucci, Roberto Defez e Donatello Sandroni. E tutto questo accade – rimarcano – nel periodo in cui molti di noi sono raccolti attorno ai funzionari regionali per difendere tutte le decisioni di contenimento del patogeno, che è ormai giunto nel territorio degli ulivi e dei trulli, grotte e mare.

In poche parole – concludono – c’è chi alla Regione prova a tutelare il paesaggio e la produzione agricola, limitando gli effetti del contagio e chi, senza contestare alcunché, porta il saluto grato della Regione per una cura che non cura nulla. Da ricovero”.

Lavori 172 dir, Amati: “Senso unico alternato, un errore. Troppi disagi. Se extra costi trasporto pubblico può provvedere la Regione”

Lavori 172 dir, Amati: “Senso unico alternato, un errore. Troppi disagi. Se extra costi trasporto pubblico può provvedere la Regione”

 

“Per consentire i lavori sulla 172 dir il senso unico alternato sarebbe un errore. Si tratterebbe di triplicare i disagi già riscontrati nei mesi scorsi. Per questo motivo sto controllando le clausole contrattuali sull’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale e l’ammontare degli extra costi occorrenti per garantire le corse. E se sarà il caso chiederò alla Regione di garantire il comune per la maggior spesa”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati.

“I disagi del senso unico alternato sono già stati sopportati, con un unico semaforo, in occasione della sostituzione della condotta idrica. Figuriamoci cosa accadrebbe con tre diversi punti di alternanza del traffico – prosegue Amati -. Per questo motivo mi pare che se la soluzione del senso unico dovesse comportare extra costi per il trasporto pubblico comunale (Fasano-località collinari), si potrebbe ipotizzare un intervento regionale. Ovviamente, dopo le opportune verifiche sulle condizioni contrattuali che regolano il contratto di affidamento del servizio e sull’ammontare del fabbisogno, che allo stato non mi pare siano state puntualmente effettuate. In questo modo si risolverebbe pure un ulteriore problema amministrativo, e cioè l’avvenuto consenso prestato dall’amministrazione comunale al senso unico di marcia, che ha comportato l’utilizzo di risorse economiche per l’allestimento della segnaletica e della messa in sicurezza delle strade alternative. Tali spese – conclude – sarebbero oggetto di richiesta di rimborso da parte di Anas al Comune, qualora si dovesse optare per il non augurabile senso unico alternato, e quindi probabile fonte di responsabilità contabile nei confronti dell’erario”.

C-Entra il futuro: “Non eravamo impazziti. Anche la Corte dei conti attesta che l’attesa in sanità è un rilevante problema”

C-Entra il futuro: “Non eravamo impazziti. Anche la Corte dei conti attesta che l’attesa in sanità è un rilevante problema”

“La situazione delle liste d’attesa in sanità ha un rilevante profilo problematico. Se a dirlo è la Corte dei conti ci pare di poter concludere che non eravamo impazziti e che è stato ingiusto sabotare la nostra iniziativa legislativa. Non è possibile che pochi medici siano in grado di intimidire con la leva del consenso elettorale un’intera classe politica”.

Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, commentando la relazione del Procuratore generale presso la Corte dei conti regionale Carmela De Gennaro, esposta nell’udienza odierna per il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2018.

“Siamo sotto la media nazionale sia per le prestazioni con classe di priorità a breve, cioè da effettuarsi entro 10 giorni, e differita, cioè da effettuarsi entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami diagnostici. Abbiamo perso il conto di quante volte, nel corso degli ultimi due anni, abbiamo pubblicato questo dati, struttura sanitaria per struttura sanitaria e unità operativa per unità operativa.

C’è un’eclatante sproporzione tra tempi d’attesa per le prestazioni istituzionali e quelle a pagamento, senza che purtroppo nessuno muova un dito per applicare il più immediato rimedio previsto dalla legge statale e dai piani nazionale e regionale di governo delle liste d’attesa: la sospensione dell’attività a pagamento qualora i tempi d’attesa siano disallineati, ovviamente a parità di numero di prestazioni, personale impiegato e ore lavorate. Siamo stati contrastati in ogni modo sulla nostra proposta, anche assistendo alla formazione di maggioranze trasversali, col risultato che il problema persiste e che i rimedi parolai e privi di concretezza non hanno prodotto nemmeno gli effetti di una persuasione morale. Sulle liste d’attesa tutto continua purtroppo come prima, con grande sofferenza dei cittadini in fila al Cup e col risultato paradossale che a causa dell’attesa anche la gran parte di lavoro buono sembra marcio, con la relativa mortificazione del lavoro serio compiuto ogni giorno da migliaia di operatori”.

Xylella e taglio piante infette, Amati: “Estirpati oggi gli alberi infetti di Fasano. Esemplari la collaborazione e la celerità delle operazioni”

Xylella e taglio piante infette, Amati: “Estirpati oggi gli alberi infetti di Fasano. Esemplari la collaborazione e la celerità delle operazioni”

“Sono stati estirpati questa mattina gli alberi infetti dalla Xylella di Fasano: il fronte più avanzato della tragedia da cui il contagio potrebbe propagarsi verso nord. L’operazione è avvenuta dopo appena 7 giorni dall’ordine, e con la massima collaborazione dei proprietari, a cui va la nostra riconoscenza, e del Presidente del Consorzio agro-alimentare Donato Palasciano”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati.

“È una grande tristezza vedere alberi che cadono sotto la lama della sega. Ma questo male serve per evitare un male ancora più grande. Se solo si fosse fatto ovunque così, con questa stessa celerità e senza interferenze di ogni tipo, forse oggi staremmo raccontando un’altra storia. Noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno per evitare che qualcuno un giorno possa dirci di non aver nemmeno provato a fare qualcosa e sulla base di ciò che la Scienza ci dice” – conclude Amati.

 

Xylella, Amati e Pentassuglia: “817 piante infette non ancora estirpate, nonostante la scadenza dei termini. Si sta procedendo sulle due piante di Fasano”

Xylella, Amati e Pentassuglia: “817 piante infette non ancora estirpate, nonostante la scadenza dei termini. Si sta procedendo sulle due piante di Fasano”
“Al 16 settembre risultano non ancora estirpate 817 piante infette da Xylella, su un totale di 1251, oggetto di ordinanze d’estirpazione già abbondantemente scadute. Nel frattempo, grazie alla disponibilità dei proprietari, oggi sono stati avviati i trattamenti preliminari per l’estirpazione delle due piante infette di Fasano. In questa ingarbugliata vicenda sembra un record di virtuosismo”.
Lo comunicano i Presidenti delle Commissioni regionali bilancio e attività produttive, Fabiano Amati e Donato Pentassuglia.
“Su un totale di 39 ordinanze per 1252 piante di ulivi infetti, con scadenza del termine per adempiere dal 7.02.2019 al 26.09.2019, risultano estirpate 434 piante. Di queste, 393 sono state estirpate dall’Arif e 41 dai proprietari. Ne deriva che ad oggi risulta un’inadempienza per 817 piante. Questo quadro di ritardi, peraltro non nuovo, per una patologia vegetale così aggressiva non è ammissibile – rimarcano Amati e Pentassuglia –. Un eccesso di burocratizzazione mantenuto nella logica delle carte e posto a prescindere dalla realtà, unito a numerose interferenze, timidezze e omissioni, è ciò che ha portato il batterio nel pieno della Piana degli ulivi monumentali”.
E se da un lato la pronta disponibilità dei proprietari degli ulivi di Fasano lascia presagire un profondo cambio di metodo – concludono –, restano intatti i problemi all’interno dell’amministrazione pubblica. Per quanto il ruolo di Cassandre è decisamente fastidioso, non smetteremo di denunciare i problemi e proporre soluzioni, sino a quando ci resterà l’ultima speranza di contenere la diffusione del batterio”.

Xylella e taglio piante infette, Amati: “Arif non faccia proclami ma agisca. I proprietari degli alberi di Fasano hanno già dato disponibilità: a quando intervento?”

Xylella e taglio piante infette, Amati: “Arif non facci proclami ma agisca. I proprietari degli alberi di Fasano hanno già dato disponibilità: a quando intervento?”

“Il compito di Arif non consiste in annunci e proclami, ma in azioni concrete. I proprietari dei due alberi di Fasano, a cui va il più sentito ringraziamento, hanno già comunicato la disponibilità: a quando l’intervento dell’Arif? Si può sapere la data in cui saranno effettuati i trattamenti preventivi e l’estirpazione?”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati.

“Dopo l’adozione nei giorni scorsi degli atti di estirpazione di numerosi ulivi infetti, con il caso più avanzato riguardante il territorio di Fasano, è partita una notevole e giusta campagna di comunicazione per accelerare i tempi. A questa campagna sta partecipando anche l’Arif, cioè l’agenzia incaricata di eseguire i provvedimenti di estirpazione, che però omette di riferire la cosa più importante, cioè la data in cui saranno effettuate le operazioni.

 

 

Ciò rileva in particolare per il caso di Fasano, ove i proprietari delle due piante hanno già dato ampia disponibilità con comunicazione ufficiale, cioè collaborando in modo encomiabile con l’amministrazione pubblica. Se dunque la comunicazione non vale più dell’azione, ci aspettiamo che già dalla giornata di domani possano cominciare le operazioni previste o al più tardi nei primi giorni della settimana prossima. Staremo a vedere. Resta ovviamente e clamorosamente in piedi – conclude Amati – la questione di tutte le piante infette oggetto di ordinanza d’estirpazione ancora non eseguite, nonostante la scadenza dei termini assegnati. Ribadisco per l’ennesima volta la questione, perché la battaglia per contenere la Xylella non si fonda sulla produzione di carte ma sulla esecuzione di ciò che nelle carte è scritto”.

Finanziamenti per le zone industriali, Amati: “Quasi 10 milioni per la Provincia di Brindisi, suddivisi per la città capoluogo, Fasano e Ostuni. Ecco il dettaglio delle opere e la suddivisione tra le diverse province pugliesi”

Finanziamenti per le zone industriali, Amati: “Quasi 10 milioni per la Provincia di Brindisi, suddivisi per la città capoluogo, Fasano e Ostuni. Ecco il dettaglio delle opere e la suddivisione tra le diverse province pugliesi”

 

Sono sei le opere finanziate per tutte le aree industriali della provincia di Brindisi, per un totale di € 9.702.858,88. Con la pubblicazione ufficiale di assegnazione, è stato reso noto l’elenco completo delle opere finanziate. Si continua a scrivere così la grande storia delle opere pubbliche che si realizzano”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati.

 

“Con le aree industriali di Brindisi sono state finanziate anche quelle di Bari con € 11.296.446,12 e 5 opere, di Foggia con € 10.143.915 e 4 opere, di Lecce con € 9.200.000,00 e 8 opere e di Taranto con € 9.650.000,00 e 2 opere. Per un totale di € 50.000.000,00. Questo il dettaglio dei progetti finanziati per le zone industriali della Provincia di Brindisi: completamento della viabilità a servizio dell’agglomerato industriale di Ostuni (€ 1.038.850,10); realizzazione del tronco di adduzione idrica, primo anello di distribuzione e parti della viabilità di PRT a servizio dell’agglomerato industria di Fasano sud (€ 2.999.113,57); miglioramento del servizio di produzione e distribuzione Acqua industriale dell’invaso del Cillarese (€ 1.950.000,00); interventi per la ristrutturazione ed ampliamento della fognatura pluviale nell’agglomerato industriale di Brindisi (€ 1.700.000,00); efficientamento e razionalizzazione del sistema di distribuzione delle acque di provenienza AQP all’interno della zona industriale di Brindisi (€ 799.368,00); copertura con pannelli fotovoltaici di parte delle vasche di accumulo delle acque trattate dell’impianto di trattamento acque dell’invaso del Cillarese (€ 1.215.527,21)”.

 

 

“Le somme sono state assegnate con una procedura negoziata con la quale la Regione Puglia ha assegnato le risorse alle ASI (Aree di Sviluppo Industriale) pugliesi per la loro riqualificazione, finalizzata all’attrazione di nuovi investimenti. Interventi importantissimi che si attendevano da anni – conclude Amati –”.

 

Acqua per zone industriali sud di Fasano e Brindisi, Amati: “Quasi cinque milioni per realizzare opere attese da anni”

 

Acqua per zone industriali sud di Fasano e Brindisi, Amati: “Quasi cinque milioni per realizzare opere attese da anni”

“Le zone industriali di Brindisi e Fasano sud hanno ottenuto il finanziamento € 4.949.213,57 per due progetti in ambito idrico. Con la pubblicazione ufficiale di assegnazione, che avverrà domani, si conoscerà l’elenco completo delle opere finanziate per tutte le aree industriali della provincia di Brindisi. Continua la grande storia delle opere pubbliche che si realizzano”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati.

“Per Fasano si tratta della realizzazione del tronco di adduzione idrica, primo anello di distribuzione e parte della viabilità a servizio dell’agglomerato industriale di Fasano Sud (€ 2.999.113,57). Per Brindisi si tratta delle opere per il miglioramento servizio di produzione e distribuzione Acqua industriale invaso del Cillarese (€ 1.950.000,00). Le somme sono state assegnate con una procedura negoziata con la quale la Regione Puglia ha assegnato 50 milioni di euro alle ASI (Aree di Sviluppo Industriale) pugliesi per la loro riqualificazione, finalizzata all’attrazione di nuovi investimenti. Interventi importantissimi che si attendevano da anni – conclude Amati –”.